Paolo è alla linea, arriva il responsabile delle Risorse Umane.
“Paolo, la direzione vuole parlarti”.
Paolo si pulisce le mani in uno straccio.
“Che succede stavolta?”
“Seguimi, te lo diranno loro”.
Paolo stacca la saldatrice e posa la maschera vicino alla sua postazione.
Segue l’uomo.
Nel corridoio si dirige verso gli uffici.
“No, non di la”.
“Ma l’ufficio non è di la?”
“Seguimi” dice il responsabile.
Escono nel cortile.
Attraversano lo spiazzo dove le bisarche vengono caricate.
Scendono una scala di cemento che si ferma davanti a una porta di metallo con vetri smerigliati.
L’uomo la apre.
“Prego” dice “ti stanno aspettando”.
Paolo entra.
“Paolo, la direzione vuole parlarti”.
Paolo si pulisce le mani in uno straccio.
“Che succede stavolta?”
“Seguimi, te lo diranno loro”.
Paolo stacca la saldatrice e posa la maschera vicino alla sua postazione.
Segue l’uomo.
Nel corridoio si dirige verso gli uffici.
“No, non di la”.
“Ma l’ufficio non è di la?”
“Seguimi” dice il responsabile.
Escono nel cortile.
Attraversano lo spiazzo dove le bisarche vengono caricate.
Scendono una scala di cemento che si ferma davanti a una porta di metallo con vetri smerigliati.
L’uomo la apre.
“Prego” dice “ti stanno aspettando”.
Paolo entra.
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