Rick si chiude la porta alle spalle, getta le chiavi sulla grande ciotola di vetro che sporge dal mobiletto accanto all'attaccapanni e si dirige trascinando i piedi verso il salotto.
Jenny, seduta sulla poltrona con un giornale in mano, non alza nemmeno la testa per salutare il marito.
"Ciao, amore" sospira l'agente, osservando il buio oltre l'arco che conduce in cucina: il tavolo non è apparecchiato e non ci sono pentole sui fornelli. Accende la luce, apre il frigorifero e osserva la desolazione dei ripiani vuoti. Afferra una bottiglia d'acqua, si versa un generoso bicchiere e torna in soggiorno. Jenny ha richiuso il giornale e lo sta osservando con aria interrogativa, le sinuose gambe accavallate ed il piede che si agita appena.
"Che cos'hai, caro?" chiede la donna, battendo un paio di volte con la mano sul bracciolo per farlo sedere accanto a lei.
"E' stata una pessima giornata, amore" mormora Rick, bevendo una lunga sorsata ed appoggiando poi il bicchiere sulla mensola sopra il caminetto.
Un colpo di tosse fa alzare di scatto la testa all'agente, che si accorge di non aver utilizzato un sottobicchiere. Estrae un fazzoletto pulito dalla tasca e lo piazza sotto al bicchiere, quindi si volta verso Jenny, che ora lo osserva con un sorriso compiaciuto.
"Su, raccontami cosa ti cruccia" esclama la donna, battendo di nuovo sul bracciolo.
Rick si accomoda e le passa un braccio attorno alle spalle. "Mi spiace tanto, amore, non so cosa mi sia preso... sei bellissima e a volte la gelosia mi acceca".
"Grazie del complimento, tesoro" commenta la donna con un sorriso. "Ma di cosa sei geloso? O di chi?"
"Di te, amore. Ero convinto mi tradissi con lo sceriffo".
Jenny scoppia a ridere. "Questa è bella! Io e Rosco?"
"Sì, lo so che sembra stupido, ma sei venuta spesso a trovarmi in ufficio e ti ho visto parlare più volte con lo sceriffo..."
"Ti assicuro che io e Rosco non abbiamo una storia" sospira, scuotendo la testa e accarezzando la mano del marito. "Anzi, più sto lontano da lui e meglio è".
Rick osserva perplesso la moglie. "Perché? C'è qualcosa che devo sapere?"
"Forse non dovrei dirtelo, ma ultimamente l'ho visto un po' troppo spesso mentre giravo per i negozi. E' come se mi seguisse... una volta mi ha anche fermata e mi ha fatto delle strane domande".
"Che tipo di domande?" chiede Rick, vagamente agitato.
"Non ricordo bene, però mi ha turbato parecchio" risponde Jenny, abbassando lo sguardo. "Non è che potresti risolvere questa cosa per me? Non mi piace essere seguita".
"Certo, cara" esclama d'impulso Rick. "Vedrò di capire perché lo sceriffo ti perseguita".
"Grazie" ribatte Jenny, stampandogli un bacio sulla guancia. "Sapevo di poter contare su di te. Che ne dici, ora, se andiamo al ristorante? Ho voglia di pesce!"

05 - CONFESSIONI

Rick si chiude la porta alle spalle, getta le chiavi sulla grande ciotola di vetro che sporge dal mobiletto accanto all'attaccapanni e si dirige trascinando i piedi verso il salotto.
Jenny, seduta sulla poltrona con un giornale in mano, non alza nemmeno la testa per salutare il marito.
"Ciao, amore" sospira l'agente, osservando il buio oltre l'arco che conduce in cucina: il tavolo non è apparecchiato e non ci sono pentole sui fornelli. Accende la luce, apre il frigorifero e osserva la desolazione dei ripiani vuoti. Afferra una bottiglia d'acqua, si versa un generoso bicchiere e torna in soggiorno. Jenny ha richiuso il giornale e lo sta osservando con aria interrogativa, le sinuose gambe accavallate ed il piede che si agita appena.
"Che cos'hai, caro?" chiede la donna, battendo un paio di volte con la mano sul bracciolo per farlo sedere accanto a lei.
"E' stata una pessima giornata, amore" mormora Rick, bevendo una lunga sorsata ed appoggiando poi il bicchiere sulla mensola sopra il caminetto.
Un colpo di tosse fa alzare di scatto la testa all'agente, che si accorge di non aver utilizzato un sottobicchiere. Estrae un fazzoletto pulito dalla tasca e lo piazza sotto al bicchiere, quindi si volta verso Jenny, che ora lo osserva con un sorriso compiaciuto.
"Su, raccontami cosa ti cruccia" esclama la donna, battendo di nuovo sul bracciolo.
Rick si accomoda e le passa un braccio attorno alle spalle. "Mi spiace tanto, amore, non so cosa mi sia preso... sei bellissima e a volte la gelosia mi acceca".
"Grazie del complimento, tesoro" commenta la donna con un sorriso. "Ma di cosa sei geloso? O di chi?"
"Di te, amore. Ero convinto mi tradissi con lo sceriffo".
Jenny scoppia a ridere. "Questa è bella! Io e Rosco?"
"Sì, lo so che sembra stupido, ma sei venuta spesso a trovarmi in ufficio e ti ho visto parlare più volte con lo sceriffo..."
"Ti assicuro che io e Rosco non abbiamo una storia" sospira, scuotendo la testa e accarezzando la mano del marito. "Anzi, più sto lontano da lui e meglio è".
Rick osserva perplesso la moglie. "Perché? C'è qualcosa che devo sapere?"
"Forse non dovrei dirtelo, ma ultimamente l'ho visto un po' troppo spesso mentre giravo per i negozi. E' come se mi seguisse... una volta mi ha anche fermata e mi ha fatto delle strane domande".
"Che tipo di domande?" chiede Rick, vagamente agitato.
"Non ricordo bene, però mi ha turbato parecchio" risponde Jenny, abbassando lo sguardo. "Non è che potresti risolvere questa cosa per me? Non mi piace essere seguita".
"Certo, cara" esclama d'impulso Rick. "Vedrò di capire perché lo sceriffo ti perseguita".
"Grazie" ribatte Jenny, stampandogli un bacio sulla guancia. "Sapevo di poter contare su di te. Che ne dici, ora, se andiamo al ristorante? Ho voglia di pesce!"

3 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Sarà l'assonanza del nome ma lo stile del personaggio di Jenny mi ricorda un po' Penny di Rosso Cyberpunk! :)
Misteriosa questa Jenny chissà quali saranno i suoi segreti!

Mr. Mist ha detto...

Ah tra parentesi, la scena del sottobicchiere è stupenda!

Nicholas ha detto...

E anche il quarto personaggio si aggiunge al gruppo, ne manca solo più uno...