Il rumore dello scotch che si strappa è l'unico suono che si sente nella cucina della villa più bella di Thilgman Road, rialzata rispetto al manto stradale e circondata su tre lati da un folto boschetto. O'Donnell afferra un pennarello, scrive il numero di buste che ha riposto all'interno della scatola, afferra la confezione e la impila sopra ad altri scatoloni già pronti. Nonostante abbia quasi sessant'anni, è ancora un uomo energico, con i muscoli al posto giusto e lo sguardo intelligente di chi sa muoversi nel mondo.
Quell'idiota crede di essere ancora in Vietnam pensa, piegando un nuovo cartone ed iniziando a infilarci dentro svariate bustine piene di cristalli. Se il suo banco dei pegni non fosse ad un tiro di sputo dalle scuole...
I suoi pensieri vengono interrotti dal rumore della porta che sbatte. O'Donnell chiude in velocità i lembi dello scatolone e allunga una mano sotto al tavolo, dove è nastrata una pistola.
"Eccoti qui!" esclama Jenny entrando in cucina. L'alone di profumo che emana riempie velocemente la stanza, coprendo gli odori dei solventi che ormai impregnano i mobili.
"Cosa ci fai qui?" chiede l'uomo, contrariato dalla distrazione. "Non devi andare a preparare il pranzo a tuo marito, che putacaso, è anche mio figlio?"
"Preparare il pranzo per Rick?" esclama la donna con una risatina. "No, no... come al solito pranzerà fuori. E poi mi sono appena fatta le unghie, non vorrei mai si rovinassero" aggiunge, sventolando le dita per asciugare lo smalto.
"Ovviamente, come ho fatto a non pensarci?" sbuffa O'Donnell, scuotendo la testa.
"Tu, piuttosto, cosa stai combinando? Cosa sono tutte queste bustine?" chiede Jenny, osservando incuriosita il cumulo che sporge tra gli scatoloni ed afferrandone una con la punta delle dita, ben attenta a non sfiorare nulla con le unghie.
Il vecchio allunga fulmineo una mano e gliela strappa di mano. "Detersivo, è solamente detersivo" esclama con un sorriso tirato, rimettendo la busta insieme alle altre.
"Detersivo? Ma non vendevi auto? Hai deciso di cambiare lavoro?" chiede Jenny, fissandolo negli occhi.
"La prima regola per il successo è diversificare il business!" ribatte pronto O'Donnell, sostenendo il suo sguardo.
"Se lo dici tu..." sospira lei, piegando di nuovo i gomiti e tornando ad agitare le mani.
Lo sguardo dell'uomo si sofferma sulle dita, lunghe e aggraziate, su cui spicca il velo di smalto rosso fuoco. Poi il suo occhio attento nota la mancanza di un particolare. "Che fine ha fatto la tua fede, Jenny? Ricordi cos'ho detto quando vi ho sposato? Finché siete sposati non dovrai mai..."
"... togliere quest'anello" completa lei la frase con un sospiro. "Certo che me lo ricordo! Solo che si era opacizzata e l'ho portata a far lucidare" esclama Jenny, poi esplode in uno sternuto.
"Questo detersivo ha un odore decisamente forte" borbotta, poi apre la borsetta ed inizia a frugarci dentro alla ricerca di un fazzolettino. 
"E... quella?" chiede O'Donnell, colto di sorpresa. "Da quando in qua giri con una pistola?"

07 - DIVERSIFICARE GLI AFFARI

Il rumore dello scotch che si strappa è l'unico suono che si sente nella cucina della villa più bella di Thilgman Road, rialzata rispetto al manto stradale e circondata su tre lati da un folto boschetto. O'Donnell afferra un pennarello, scrive il numero di buste che ha riposto all'interno della scatola, afferra la confezione e la impila sopra ad altri scatoloni già pronti. Nonostante abbia quasi sessant'anni, è ancora un uomo energico, con i muscoli al posto giusto e lo sguardo intelligente di chi sa muoversi nel mondo.
Quell'idiota crede di essere ancora in Vietnam pensa, piegando un nuovo cartone ed iniziando a infilarci dentro svariate bustine piene di cristalli. Se il suo banco dei pegni non fosse ad un tiro di sputo dalle scuole...
I suoi pensieri vengono interrotti dal rumore della porta che sbatte. O'Donnell chiude in velocità i lembi dello scatolone e allunga una mano sotto al tavolo, dove è nastrata una pistola.
"Eccoti qui!" esclama Jenny entrando in cucina. L'alone di profumo che emana riempie velocemente la stanza, coprendo gli odori dei solventi che ormai impregnano i mobili.
"Cosa ci fai qui?" chiede l'uomo, contrariato dalla distrazione. "Non devi andare a preparare il pranzo a tuo marito, che putacaso, è anche mio figlio?"
"Preparare il pranzo per Rick?" esclama la donna con una risatina. "No, no... come al solito pranzerà fuori. E poi mi sono appena fatta le unghie, non vorrei mai si rovinassero" aggiunge, sventolando le dita per asciugare lo smalto.
"Ovviamente, come ho fatto a non pensarci?" sbuffa O'Donnell, scuotendo la testa.
"Tu, piuttosto, cosa stai combinando? Cosa sono tutte queste bustine?" chiede Jenny, osservando incuriosita il cumulo che sporge tra gli scatoloni ed afferrandone una con la punta delle dita, ben attenta a non sfiorare nulla con le unghie.
Il vecchio allunga fulmineo una mano e gliela strappa di mano. "Detersivo, è solamente detersivo" esclama con un sorriso tirato, rimettendo la busta insieme alle altre.
"Detersivo? Ma non vendevi auto? Hai deciso di cambiare lavoro?" chiede Jenny, fissandolo negli occhi.
"La prima regola per il successo è diversificare il business!" ribatte pronto O'Donnell, sostenendo il suo sguardo.
"Se lo dici tu..." sospira lei, piegando di nuovo i gomiti e tornando ad agitare le mani.
Lo sguardo dell'uomo si sofferma sulle dita, lunghe e aggraziate, su cui spicca il velo di smalto rosso fuoco. Poi il suo occhio attento nota la mancanza di un particolare. "Che fine ha fatto la tua fede, Jenny? Ricordi cos'ho detto quando vi ho sposato? Finché siete sposati non dovrai mai..."
"... togliere quest'anello" completa lei la frase con un sospiro. "Certo che me lo ricordo! Solo che si era opacizzata e l'ho portata a far lucidare" esclama Jenny, poi esplode in uno sternuto.
"Questo detersivo ha un odore decisamente forte" borbotta, poi apre la borsetta ed inizia a frugarci dentro alla ricerca di un fazzolettino. 
"E... quella?" chiede O'Donnell, colto di sorpresa. "Da quando in qua giri con una pistola?"

8 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Hai reso alla grande una delle scene più belle di quella giocata ho riso di gusto mentre la leggevo! XD

Grande Andrea!

Ale ha detto...

Eheheh, ecco finalmente che entra in scena il detersivo! :D :D

Nicholas ha detto...

Nemmeno finito il primo giro di scene e già le basi del disastro c'erano tutte.

andrea ha detto...

Quando i giocatori sono bravi, non aspettano che arrivi il disastro. Se lo creano.

Nicholas ha detto...

"Bravi" is the new "Casinari" :D

Mr. Mist ha detto...

Modestamente per noi il casino è una scelta di vita, la cialtroneria una virtù ed il disastro una forma d'arte!

Adesso aspettiamo che ci chiamino Tarantino o Guy Ritchie (ma ci vanno bene anche Sollima o Sorrentino ok?!)

XD

andrea ha detto...

... basta che non chiami Muccino... (ok, lo ammetto: risponderei comunque).

Mr. Mist ha detto...

Si ma solo se c'è anche Will Smith! XD