Rosco supera l'incrocio senza curarsi del semaforo e si ferma dietro alla volante dell'agente, ferma lungo la via. Un piccolo capannello di gente sta chiacchierando animatamente sul marciapiede dall'altra parte della strada, alcuni sembrano impazienti e lanciano occhiate alla casa del vecchio O'Donnell.
Da sopra l'abitacolo dell'auto di pattuglia spuntano tre teste. Due stanno parlando concitatamente tra loro, il terzo ha il capo chino.
Ecco quei maledetti funzionari pensa Rosco, scendendo dalla macchina, aggiustandosi il cinturone ed avviandosi lungo il marciapiede dopo aver recuperato il fucile a pompa d'ordinanza dall'abitacolo. Dopo aver risposto con un cenno al saluto di uno dei vicini di O'Donnell, lo sceriffo gira attorno al veicolo e si piazza di fronte ai tre.
"Buongiorno, signori" esclama con un sorriso forzato. "Immagino siate gli impiegati della Na..."
Le parole gli muoiono in gola: l'uomo al centro, con la cravatta allentata ed un'espressione tra lo stralunato e l'avido, sta contando una spessa mazzetta di banconote. E la busta gialla, appoggiata sul cofano, riporta una lettera R scritta a penna. Quel denaro è di O'Donnell, e la mazzetta era destinata a lui.
Questi stronzi stanno rubando i miei soldi! pensa, mentre la canna del fucile si alza e si appoggia sulla punta del naso di Scott. L'uomo si blocca, i suoi occhi incontrano quelli di Rosco mentre perle di sudore si materializzano sulle tempie.
"Voi tre, mani in alto!" urla lo sceriffo, poi allunga una mano e afferra le banconote. "Questi li sequestro io, e voi siete in arresto!"
"Non è c-come crede, sceriffo!" esclama Scott, alzando lentamente le mani per evitare di dare un qualsiasi pretesto all'uomo che gli sta puntando la canna di un fucile in faccia. "L'agente O'Donnell si è ferm..."
La canna si alza, puntando il cielo, poi la mano libera di Rosco si appoggia alla spalla dell'uomo e lo fa ruotare, sbattendolo sul cofano. "Non me ne frega niente, vi arresto tutti e tre per corruzione!"
"Ma non può farlo!" esclama l'uomo alla sua destra, che si affretta ad alzare il più possibile le mani non appena si accorge di aver attirato l'attenzione del fucile.
"Certo che posso" ribatte Rosco, poi si volta verso le persone che assistono alla scena ed individua un tipo in là con gli anni, che sta osservando incuriosito le mosse dello sceriffo. "Ehi, Greg! Ti va di guadagnare qualche dollaro lavorando per la città? Prendi il mio fucile e tienili sott'occhio, io devo andare a controllare che succede alla villa degli O'Donnell".
Greg gli dà le spalle per un momento, allunga il braccio dietro al muretto che delimita la sua proprietà e torna con una carabina di grosso calibro. "Tenga pure il fucile, sceriffo, ho già il mio!"
"Ottimo, Greg!" esclama Rosco, mentre l'uomo si avvicina alla macchina con l'arma spianata. "E se qualcuno tenta di scappare, sparagli".
"Non si preoccupi, sceriffo" ribatte Greg con un ghigno. "Sa che ho un'ottima mira".
Rosco risponde con un cenno e, fucile in spalla, si avvia verso la grande villa.

15 - LA MAZZETTA

Rosco supera l'incrocio senza curarsi del semaforo e si ferma dietro alla volante dell'agente, ferma lungo la via. Un piccolo capannello di gente sta chiacchierando animatamente sul marciapiede dall'altra parte della strada, alcuni sembrano impazienti e lanciano occhiate alla casa del vecchio O'Donnell.
Da sopra l'abitacolo dell'auto di pattuglia spuntano tre teste. Due stanno parlando concitatamente tra loro, il terzo ha il capo chino.
Ecco quei maledetti funzionari pensa Rosco, scendendo dalla macchina, aggiustandosi il cinturone ed avviandosi lungo il marciapiede dopo aver recuperato il fucile a pompa d'ordinanza dall'abitacolo. Dopo aver risposto con un cenno al saluto di uno dei vicini di O'Donnell, lo sceriffo gira attorno al veicolo e si piazza di fronte ai tre.
"Buongiorno, signori" esclama con un sorriso forzato. "Immagino siate gli impiegati della Na..."
Le parole gli muoiono in gola: l'uomo al centro, con la cravatta allentata ed un'espressione tra lo stralunato e l'avido, sta contando una spessa mazzetta di banconote. E la busta gialla, appoggiata sul cofano, riporta una lettera R scritta a penna. Quel denaro è di O'Donnell, e la mazzetta era destinata a lui.
Questi stronzi stanno rubando i miei soldi! pensa, mentre la canna del fucile si alza e si appoggia sulla punta del naso di Scott. L'uomo si blocca, i suoi occhi incontrano quelli di Rosco mentre perle di sudore si materializzano sulle tempie.
"Voi tre, mani in alto!" urla lo sceriffo, poi allunga una mano e afferra le banconote. "Questi li sequestro io, e voi siete in arresto!"
"Non è c-come crede, sceriffo!" esclama Scott, alzando lentamente le mani per evitare di dare un qualsiasi pretesto all'uomo che gli sta puntando la canna di un fucile in faccia. "L'agente O'Donnell si è ferm..."
La canna si alza, puntando il cielo, poi la mano libera di Rosco si appoggia alla spalla dell'uomo e lo fa ruotare, sbattendolo sul cofano. "Non me ne frega niente, vi arresto tutti e tre per corruzione!"
"Ma non può farlo!" esclama l'uomo alla sua destra, che si affretta ad alzare il più possibile le mani non appena si accorge di aver attirato l'attenzione del fucile.
"Certo che posso" ribatte Rosco, poi si volta verso le persone che assistono alla scena ed individua un tipo in là con gli anni, che sta osservando incuriosito le mosse dello sceriffo. "Ehi, Greg! Ti va di guadagnare qualche dollaro lavorando per la città? Prendi il mio fucile e tienili sott'occhio, io devo andare a controllare che succede alla villa degli O'Donnell".
Greg gli dà le spalle per un momento, allunga il braccio dietro al muretto che delimita la sua proprietà e torna con una carabina di grosso calibro. "Tenga pure il fucile, sceriffo, ho già il mio!"
"Ottimo, Greg!" esclama Rosco, mentre l'uomo si avvicina alla macchina con l'arma spianata. "E se qualcuno tenta di scappare, sparagli".
"Non si preoccupi, sceriffo" ribatte Greg con un ghigno. "Sa che ho un'ottima mira".
Rosco risponde con un cenno e, fucile in spalla, si avvia verso la grande villa.

5 commenti:

Nicholas ha detto...

"Ho già il mio" è stato un capolavoro :D
Cmq don't mess with The Man.

rocco ha detto...

gran giocata...l'atmosfera si sta scaldando al punto giusto...

Mr. Mist ha detto...

Quoto Nicholas: "Ho già il mio" è un tocco di genio!

Quanto a Rosco sicuramente non ha letto Brecht quando diceva: "Il vero ladro non è chi rapina una banca ma chi la fonda!" quindi da uomo religioso si sarà ricordato un comandamento che recita: "Non desiderar la mazzetta d'altri..." o giù di lì!
XD

Nicholas ha detto...

Anche l'immagine è bellissima!

andrea ha detto...

La battuta entrerà negli annali =D

E grazie per i complimenti all'immagine... cercavo un fucile grosso ed è apparso lui. Decisione presa.