Todd posa per l'ultima volta gli occhi nello specchietto retrovisore ed osserva compiaciuto le alte fiamme gialle, rosse e blu che si propagano verso il cielo, poi riporta lo sguardo sulla strada. Quei fottuti musi gialli! pensa Todd, scalando una marcia. Di sicuro lì sotto tenevano un carico di agente arancio rubato ai nostri... meglio. Farà piazza pulita del loro covo...
Ora però deve allontanarsi da lì prima che i vietcong lo raggiungano, ma soprattutto deve riuscire a contattare il comando centrale.
Il furgone sobbalza e scarta di lato quando il veterano lascia la stradina sterrata e si immette sulla provinciale deserta. I suoi occhi scrutano tra la vegetazione alla ricerca del luccichio caratteristico delle armi dei vietcong mentre il furgone prosegue a velocità sostenuta. Un movimento improvviso alla sua sinistra ed uno scoppio lo fanno sobbalzare. "Granata!" esclama con quanto fiato ha in gola, quindi afferra il volante e sterza di colpo.
La macchia scura scorta da Todd, un corvo disturbato dallo scoppiettare dello scarico del vecchio camioncino, stende le ali e si allontana osservando incuriosito il furgone che si infila in mezzo al sottobosco, sradicando nella sua corsa alcuni arbusti ed un piccolo alberello la cui unica colpa è stata quella di crescere troppo vicino alla strada.

Todd respira a fondo, mentre le sue mani frugano tra i pedali alla ricerca della sua pipetta. Dopo un paio di tirate, la vista si sdoppia e un senso di rilassamento si diffonde per tutto il corpo. Il veterano apre la portiera, si lascia scivolare giù dal sedile e dopo un tempo indefinito si rialza in piedi. Deve trovare una ricetrasmittente; è ormai questione di vita o di morte per i suoi commilitoni.
I suoi piedi si muovono lentamente in mezzo alla foresta, scivolando sul tappeto di foglie marcite. Una piccola stazione di servizio gli si para davanti. Una cabina del telefono! pensa il veterano, dirigendosi verso l'apparecchio appeso sul retro dell'edificio. Se i vietcong non hanno fatto saltare le linee di comunicazione, posso avvisare il quartier generale.
Le sue dita afferrano la cornetta e digitano un numero.
"Qui Stermann" esclama una voce dall'altro capo del filo. Todd sorride: il tenente Stermann è un bravo soldato, di quelli che non si tirano indietro, costi quel che costi.
"Tenente, che piacere sentire che è vivo!" ribatte il veterano.
"Ehi, Todd!" esclama la voce del tenente, leggermente impastata da un probabile doposbronza. "E' da un pezzo che non ti fai sentire! Tutto a posto?"
"Tenente" ribatte Todd, "L'unità di Brad è stata presa, suppongo siano tutti morti".
"Brad? Cristo santo..." mormora Stermann. "Chi è stato?"
"Non si preoccupi, signore, ho sistemato il quartier generale dei fottuti musi gialli".
"Cazzo, ti sei incasinato con la Triade?"
Triade? pensa Todd. Forse è il nome in codice per una qualche gruppo organizzato di Vietcong.
"Signore, sono arrivato tardi, non ho visto nessuno. Se n'erano già andati. Però ho bisogno che la tua unità raggiunga il quartier generale e lo difenda ad ogni costo".
Todd sente il suono caratteristico di un caricatore che viene inserito. "Io e gli altri ragazzi siamo con te. Dammi le coordinate".
"Arrivano subito, tenente". Ed il veterano ripete a memoria l'indirizzo della villa di O'Donnell, a quasi quattromila chilometri da Tan Hiep.

18 - QUESTIONE DI VITA O DI MORTE

Todd posa per l'ultima volta gli occhi nello specchietto retrovisore ed osserva compiaciuto le alte fiamme gialle, rosse e blu che si propagano verso il cielo, poi riporta lo sguardo sulla strada. Quei fottuti musi gialli! pensa Todd, scalando una marcia. Di sicuro lì sotto tenevano un carico di agente arancio rubato ai nostri... meglio. Farà piazza pulita del loro covo...
Ora però deve allontanarsi da lì prima che i vietcong lo raggiungano, ma soprattutto deve riuscire a contattare il comando centrale.
Il furgone sobbalza e scarta di lato quando il veterano lascia la stradina sterrata e si immette sulla provinciale deserta. I suoi occhi scrutano tra la vegetazione alla ricerca del luccichio caratteristico delle armi dei vietcong mentre il furgone prosegue a velocità sostenuta. Un movimento improvviso alla sua sinistra ed uno scoppio lo fanno sobbalzare. "Granata!" esclama con quanto fiato ha in gola, quindi afferra il volante e sterza di colpo.
La macchia scura scorta da Todd, un corvo disturbato dallo scoppiettare dello scarico del vecchio camioncino, stende le ali e si allontana osservando incuriosito il furgone che si infila in mezzo al sottobosco, sradicando nella sua corsa alcuni arbusti ed un piccolo alberello la cui unica colpa è stata quella di crescere troppo vicino alla strada.

Todd respira a fondo, mentre le sue mani frugano tra i pedali alla ricerca della sua pipetta. Dopo un paio di tirate, la vista si sdoppia e un senso di rilassamento si diffonde per tutto il corpo. Il veterano apre la portiera, si lascia scivolare giù dal sedile e dopo un tempo indefinito si rialza in piedi. Deve trovare una ricetrasmittente; è ormai questione di vita o di morte per i suoi commilitoni.
I suoi piedi si muovono lentamente in mezzo alla foresta, scivolando sul tappeto di foglie marcite. Una piccola stazione di servizio gli si para davanti. Una cabina del telefono! pensa il veterano, dirigendosi verso l'apparecchio appeso sul retro dell'edificio. Se i vietcong non hanno fatto saltare le linee di comunicazione, posso avvisare il quartier generale.
Le sue dita afferrano la cornetta e digitano un numero.
"Qui Stermann" esclama una voce dall'altro capo del filo. Todd sorride: il tenente Stermann è un bravo soldato, di quelli che non si tirano indietro, costi quel che costi.
"Tenente, che piacere sentire che è vivo!" ribatte il veterano.
"Ehi, Todd!" esclama la voce del tenente, leggermente impastata da un probabile doposbronza. "E' da un pezzo che non ti fai sentire! Tutto a posto?"
"Tenente" ribatte Todd, "L'unità di Brad è stata presa, suppongo siano tutti morti".
"Brad? Cristo santo..." mormora Stermann. "Chi è stato?"
"Non si preoccupi, signore, ho sistemato il quartier generale dei fottuti musi gialli".
"Cazzo, ti sei incasinato con la Triade?"
Triade? pensa Todd. Forse è il nome in codice per una qualche gruppo organizzato di Vietcong.
"Signore, sono arrivato tardi, non ho visto nessuno. Se n'erano già andati. Però ho bisogno che la tua unità raggiunga il quartier generale e lo difenda ad ogni costo".
Todd sente il suono caratteristico di un caricatore che viene inserito. "Io e gli altri ragazzi siamo con te. Dammi le coordinate".
"Arrivano subito, tenente". Ed il veterano ripete a memoria l'indirizzo della villa di O'Donnell, a quasi quattromila chilometri da Tan Hiep.

2 commenti:

Nicholas ha detto...

Di bene in meglio :D

Ale ha detto...

Spettacolo! :D