Bene, siamo giunti alla fine di questo pippone infinito.
Inizio con ricordarvi da dove siamo partiti: questi post riguardano cosa io ho imparato nello scrivere le one-shot, sono solo consigli, sono sicuro che molti possono essere migliorati e affinati, che ne esistono molti altri che neppure conosco e che molti di quelli che ho scritto (spero di no) siano in realtà sbagliati.

Come per le campagne e come per ogni cosa nella vita, il modo migliore di fare un buon lavoro è studiare e provare.
Leggete tante one-shot, il web ne è pieno e poi scrivetene tante, dopo un paio vi renderete conto di cosa funziona e cosa no, di cosa si può migliorare e come, di cosa vi piace vedere messo in gioco e di cosa invece preferite evitare.
Giocate one-shot di altri se vi piacciono, vi daranno l’idea di come sia masterizzarne una prima di scrivere la vostra.
Saccheggiate le meccaniche, le ambientazioni e i regolamenti che vi piacciono di più, l’importante è la vostra idea, se c’è una meccanica o un’ambientazione che si sposa bene con quello che avete in mente ottimo! Meno lavoro da fare sulle cose di contorno.

E non abbiate paura di rischiare.
È una one-shot, può fallire, può anche venire brutta, alla peggio avrete perso un pomeriggio, la prossima volta andrà meglio, non c’è bisogno di limitarsi.
Nelle one-shot potete scatenare la vostra fantasia senza avere vincoli, approfittatene.
Non è un problema scrivere una one-shot brutta, il problema è se vi accontentate di scrivere one-shot al di sotto di quello che volevate solo per evitare determinate scelte o meccaniche perché magari sono fuori dagli schemi ai quali siete abituati.

Vale per voi, vale per i giocatori.
Che assaporino anche loro il divertimento di giocare senza troppe remore o vincoli, di uscire dalla comfort-zone una volta ogni tanto, di giocare personaggi con caratteri o obiettivi che mai potrebbero aver spazio in una campagna, che si confrontino con il conflitto non solo verso l’esterno ma anche verso l’interno.

Le one-shot sono belle, sono divertenti e, a volte, sono memorabili.
Ma soprattutto sono libere.
Se avete un’idea perseguitela, scriveteci una bella one-shot.
Non ve ne pentirete.

CONCLUSIONI


Bene, siamo giunti alla fine di questo pippone infinito.
Inizio con ricordarvi da dove siamo partiti: questi post riguardano cosa io ho imparato nello scrivere le one-shot, sono solo consigli, sono sicuro che molti possono essere migliorati e affinati, che ne esistono molti altri che neppure conosco e che molti di quelli che ho scritto (spero di no) siano in realtà sbagliati.

Come per le campagne e come per ogni cosa nella vita, il modo migliore di fare un buon lavoro è studiare e provare.
Leggete tante one-shot, il web ne è pieno e poi scrivetene tante, dopo un paio vi renderete conto di cosa funziona e cosa no, di cosa si può migliorare e come, di cosa vi piace vedere messo in gioco e di cosa invece preferite evitare.
Giocate one-shot di altri se vi piacciono, vi daranno l’idea di come sia masterizzarne una prima di scrivere la vostra.
Saccheggiate le meccaniche, le ambientazioni e i regolamenti che vi piacciono di più, l’importante è la vostra idea, se c’è una meccanica o un’ambientazione che si sposa bene con quello che avete in mente ottimo! Meno lavoro da fare sulle cose di contorno.

E non abbiate paura di rischiare.
È una one-shot, può fallire, può anche venire brutta, alla peggio avrete perso un pomeriggio, la prossima volta andrà meglio, non c’è bisogno di limitarsi.
Nelle one-shot potete scatenare la vostra fantasia senza avere vincoli, approfittatene.
Non è un problema scrivere una one-shot brutta, il problema è se vi accontentate di scrivere one-shot al di sotto di quello che volevate solo per evitare determinate scelte o meccaniche perché magari sono fuori dagli schemi ai quali siete abituati.

Vale per voi, vale per i giocatori.
Che assaporino anche loro il divertimento di giocare senza troppe remore o vincoli, di uscire dalla comfort-zone una volta ogni tanto, di giocare personaggi con caratteri o obiettivi che mai potrebbero aver spazio in una campagna, che si confrontino con il conflitto non solo verso l’esterno ma anche verso l’interno.

Le one-shot sono belle, sono divertenti e, a volte, sono memorabili.
Ma soprattutto sono libere.
Se avete un’idea perseguitela, scriveteci una bella one-shot.
Non ve ne pentirete.

3 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Grazie per l'importante lavoro che hai fatto Nicholas, da un po' di tempo mi vengono in mente personaggi interessanti e penso a questo punto che sfruttando quanto da te consigliato, potrò costruirci qualcosa di interessante!

Nicholas ha detto...

Ottimo!
Allora spero di leggere a breve nuove oneshot!

Ale ha detto...

Un grazie anche da parte mia, hai razionalizzato e messo nero su bianco sotto forma di comodi tools molti concetti che già utilizzavo in maniera randomica, di fatto sprecando un sacco di tempo. Ne farò tesoro!