"Lei rimanga qui, suo marito arriverà non appena avrà sbrigato l'incarico che gli è stato affidato" le aveva detto l'agente Parrish, prima di fiondarsi fuori dalla centrale per unirsi agli altri poliziotti, pronti per la retata. La donna aveva spiegato al poliziotto dove aveva rinvenuto la scatola ed aveva accennato al fatto di aver visto altri scatoloni simili nella casa del padre di suo marito.
Ma Jenny non vuole perdersi la visione di suo suocero caricato su una volante in manette. Finalmente il mio Rick la smetterà di essere il burattino di quel vecchiaccio e potrà dedicarsi a me pensa sorridendo, mentre la De Soto sfreccia per le vie cittadine in direzione della villa di O'Donnell.
Raggiunto l'incrocio, la donna ferma la macchina. Numerose volanti sono disposte di traverso al centro della strada, a pochi metri dal vialetto che conduce alla grande casa che sovrasta il quartiere; una decina di poliziotti, con le pistole in mano, si ripara dietro alle portiere o si muove chinata tra le vetture.
Che cavolo sta succedendo, ora? si chiede Jenny, scendendo dalla macchina e raggiungendo l'agente Parrish, in piedi vicino ad una camionetta a pochi passi dall'incrocio. Seduti sul bordo del pianale, un paio di poliziotti stanno caricando cartucce calibro 12 nei fucili a pompa d'ordinanza.
"Signorina, si metta al riparo!" esclama Parrish, afferrandola per il braccio e trascinandola al coperto.
"Agente, le sembra il modo?" esclama Jenny, scrollandosi di dosso la mano dell'uomo. "Mi spiega che sta succedendo?" chiede poi, indicando con un cenno i due agenti.
Parrish si sporge e indica un pick up fermo ad una ventina di metri dal posto di blocco, nei pressi di una macchia di alberi. "Degli uomini in fondo alla via stanno difendendo l'accesso alla villa" spiega l'agente. "Quando uno dei nostri ha imboccato il vialetto, per poco non gli hanno fatto saltare le cervell... ops, chiedo scusa per l'espressione colorita" si scusa Parrish, portandosi una mano davanti alla bocca.
"E non pensate sia il caso di stanarli?" chiede Jenny, tappettando con il piede. "State rischiando di far scappare O'Donnell!"
L'agente Parrish arrossisce. "Non è così semplice, sono armati di fucili mitragliatori e non vorremmo forzare loro la mano. Non sarebbe sicuro per gli abitanti del quartiere, capisce?"
"Sinceramente... no" ribatte Jenny e, prima che l'agente possa replicare, lo spinge via e si dirige correndo verso la prima linea. Nulla le toglierà il piacere di vedere suo suocero marcire dietro le sbarre, anche a costo di doversene occupare lei stessa.
"Signorina O'Donnell, si fermi! Non è sicuro!" esclama Parrish, afferrandosi il cinturone ed iniziando a correre dietro alla donna. Le sue dita afferrano il vuoto mentre un brivido gli scende giù per la schiena. "Ehi! EHI! La mia pistola!"

20 - STALLO DAVANTI ALLA VILLA

"Lei rimanga qui, suo marito arriverà non appena avrà sbrigato l'incarico che gli è stato affidato" le aveva detto l'agente Parrish, prima di fiondarsi fuori dalla centrale per unirsi agli altri poliziotti, pronti per la retata. La donna aveva spiegato al poliziotto dove aveva rinvenuto la scatola ed aveva accennato al fatto di aver visto altri scatoloni simili nella casa del padre di suo marito.
Ma Jenny non vuole perdersi la visione di suo suocero caricato su una volante in manette. Finalmente il mio Rick la smetterà di essere il burattino di quel vecchiaccio e potrà dedicarsi a me pensa sorridendo, mentre la De Soto sfreccia per le vie cittadine in direzione della villa di O'Donnell.
Raggiunto l'incrocio, la donna ferma la macchina. Numerose volanti sono disposte di traverso al centro della strada, a pochi metri dal vialetto che conduce alla grande casa che sovrasta il quartiere; una decina di poliziotti, con le pistole in mano, si ripara dietro alle portiere o si muove chinata tra le vetture.
Che cavolo sta succedendo, ora? si chiede Jenny, scendendo dalla macchina e raggiungendo l'agente Parrish, in piedi vicino ad una camionetta a pochi passi dall'incrocio. Seduti sul bordo del pianale, un paio di poliziotti stanno caricando cartucce calibro 12 nei fucili a pompa d'ordinanza.
"Signorina, si metta al riparo!" esclama Parrish, afferrandola per il braccio e trascinandola al coperto.
"Agente, le sembra il modo?" esclama Jenny, scrollandosi di dosso la mano dell'uomo. "Mi spiega che sta succedendo?" chiede poi, indicando con un cenno i due agenti.
Parrish si sporge e indica un pick up fermo ad una ventina di metri dal posto di blocco, nei pressi di una macchia di alberi. "Degli uomini in fondo alla via stanno difendendo l'accesso alla villa" spiega l'agente. "Quando uno dei nostri ha imboccato il vialetto, per poco non gli hanno fatto saltare le cervell... ops, chiedo scusa per l'espressione colorita" si scusa Parrish, portandosi una mano davanti alla bocca.
"E non pensate sia il caso di stanarli?" chiede Jenny, tappettando con il piede. "State rischiando di far scappare O'Donnell!"
L'agente Parrish arrossisce. "Non è così semplice, sono armati di fucili mitragliatori e non vorremmo forzare loro la mano. Non sarebbe sicuro per gli abitanti del quartiere, capisce?"
"Sinceramente... no" ribatte Jenny e, prima che l'agente possa replicare, lo spinge via e si dirige correndo verso la prima linea. Nulla le toglierà il piacere di vedere suo suocero marcire dietro le sbarre, anche a costo di doversene occupare lei stessa.
"Signorina O'Donnell, si fermi! Non è sicuro!" esclama Parrish, afferrandosi il cinturone ed iniziando a correre dietro alla donna. Le sue dita afferrano il vuoto mentre un brivido gli scende giù per la schiena. "Ehi! EHI! La mia pistola!"

5 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Non metterti tra la casalinga americana e la sua preda...

Nicholas ha detto...

Più armi ci renderanno più sicuri!

andrea ha detto...

Ma bisogna avere anche la testa per saperle usare! ... o no?

Mr. Mist ha detto...

Una volta ho visto un video sul tubo che mostrava incidenti domestici con le armi negli USA, l'atteggiamento totalmente noncurante ed irresponsabile che quella gente aveva mi ha davvero inquietato soprattutto considerando che gli USA hanno ancora un bell'arsenale nucleare!

andrea ha detto...

Considerano più "sicure" le armi da fuoco che le auto: "farsi la patente? SCHERZI? No, no, piuttosto impara a sparare..."

Per me è qualcosa di incomprensibile.