Alcune settimane prima…

Il silenzio cala nella grande sala, illuminata a giorno da centinaia, migliaia di torce infilate ognuna nella bocca di una faccia di pietra incisa sulle colonne portanti di questo luogo. I volti, immobili maschere dall’espressione triste o sorridente a seconda del caso, sono i muti testimoni della tragedia appena consumatasi.
Il cadavere del Gran Vizir, lo stregone, giace sul pavimento lucido. Il suo bastone è rotolato poco distante, assieme ad una grande gemma blu.
Radgar si china per afferrarla, quindi la solleva ben in vista in mezzo ai compagni: “La Pietra della Morte…” sussurra.
“Una delle due gemelle” continua Samia. “Ma la Pietra rossa della Vita non è qui…”
“Le leggende vogliono le Pietre separate per molto, molto tempo, e questa occasione non fa eccezione. Forse chi la possiede non sa nemmeno di possederla” spiega Raphael.
“Quale potere nasconde la loro unione?” chiede ancora Samia, scrutando il proprio volto riflesso nelle sfaccettature della gemma.
“Non lo so di per certo, ma i testi dicono l’illusione. Ma non l’illusione del ciarlatano, del millantatore o del prestigiatore. Non l’illusione di un miraggio. Un tempo il mio maestro disse che esistono stregonerie in grado di ingannare il tempo e le dimensioni.”
Radgar abbassa la gemma, spostando l’attenzione.
“Ci sono alcune torce spente, l’avete notato?”
Si avvicina ad una delle colonne, ed i suoi passi riecheggiano nel salone.
“Maledizione…” bisbiglia mentre un brivido gli corre lungo la schiena.
Il suo sguardo è fisso su uno dei volti la cui torcia si è spenta. Quel volto è il suo volto!

10 - LA PIETRA BLU

Alcune settimane prima…

Il silenzio cala nella grande sala, illuminata a giorno da centinaia, migliaia di torce infilate ognuna nella bocca di una faccia di pietra incisa sulle colonne portanti di questo luogo. I volti, immobili maschere dall’espressione triste o sorridente a seconda del caso, sono i muti testimoni della tragedia appena consumatasi.
Il cadavere del Gran Vizir, lo stregone, giace sul pavimento lucido. Il suo bastone è rotolato poco distante, assieme ad una grande gemma blu.
Radgar si china per afferrarla, quindi la solleva ben in vista in mezzo ai compagni: “La Pietra della Morte…” sussurra.
“Una delle due gemelle” continua Samia. “Ma la Pietra rossa della Vita non è qui…”
“Le leggende vogliono le Pietre separate per molto, molto tempo, e questa occasione non fa eccezione. Forse chi la possiede non sa nemmeno di possederla” spiega Raphael.
“Quale potere nasconde la loro unione?” chiede ancora Samia, scrutando il proprio volto riflesso nelle sfaccettature della gemma.
“Non lo so di per certo, ma i testi dicono l’illusione. Ma non l’illusione del ciarlatano, del millantatore o del prestigiatore. Non l’illusione di un miraggio. Un tempo il mio maestro disse che esistono stregonerie in grado di ingannare il tempo e le dimensioni.”
Radgar abbassa la gemma, spostando l’attenzione.
“Ci sono alcune torce spente, l’avete notato?”
Si avvicina ad una delle colonne, ed i suoi passi riecheggiano nel salone.
“Maledizione…” bisbiglia mentre un brivido gli corre lungo la schiena.
Il suo sguardo è fisso su uno dei volti la cui torcia si è spenta. Quel volto è il suo volto!

3 commenti:

Mr. Mist ha detto...

E' uscita una qualche particolare combinazione coi dadi, o è una delle fasi previste dal regolamento del gioco?

Nicholas ha detto...

Molto figa come idea, mi piace molto!

Ale ha detto...

Era una fase di scoperta che come overplayer ho deciso di ambientare in un momento antecedente. Poi lo sviluppo è stato fatto dai giocatori seguendo il meccanismo di domanda e risposta previsto da questa fase.
Non ricordo se c'era stato qualche particolare tiro di dadi, tipo una Morale o un Mistero (non ho l'actual play sotto mano...)