Gli occhi di Rick si fissano sulla canna della pistola, poi lentamente salgono fino ad incontrare quelli del padre. Ricco venditore d'auto un cazzo! pensa con un moto di rabbia e frustrazione. Che stupido che sono stato, a non capirlo prima... il mio vecchio è il boss dello spaccio di Wilson.
Nella sua mente, tutte le stranezze che non è mai riuscito a spiegarsi iniziano ad assumere un nuovo significato, incastrandosi come i pezzi di un puzzle: la grande casa acquistata ad un prezzo stracciato, le numerose amicizie con gente poco raccomandabile, gli improvvisi viaggi d'affari all'estero, le telefonate a tarda notte nello studio. Rick ricorda chiaramente quella sera di tanti anni fa, quando suo padre ha aperto lentamente la porta della sua cameretta, si è seduto sul letto e gli ha rivelato quello che nessun figlio vorrebbe mai sentirsi dire. "Jaqueline è andata via e non tornerà, ma non devi preoccuparti. Ci sono io, qui con te" aveva detto a bassa voce, senza nessuna incrinatura nella voce. Senza nemmeno una lacrima. Lui invece ne aveva versate a fiumi, bagnando le lenzuola e cercando un suo abbraccio. O'Donnell si era limitato ad un paio di colpetti sulla schiena.
Non c'era stato alcun funerale, e Rick aveva iniziato ad odiarla perché se n'era andata e l'aveva lasciato solo. No, ora era abbastanza evidente che sua madre era morta; quasi sicuramente l'aveva uccisa lui. Chissà che motivo gli aveva dato. In fondo a lui non era mai mancato niente: vestiti, istruzione, divertimenti, denaro. L'affetto, invece... Forse sua madre aveva semplicemente scoperto qualcosa che non doveva sapere. O forse O'Donnell si era semplicemente stufato.
"Allora? Abbiamo chiarito sì o no?"
La voce di O'Donnell lo riporta alla realtà, a quel lurido bagno impregnato dell'odore di solventi chimici. Suo padre è ancora lì, come anche la pistola. Forse è il caso di assecondarlo, se vuole portare a casa la pelle.
"Mmmpf" farfuglia, la bocca ancora imprigionata dal bavaglio.
Rosco lancia un'occhiata al vecchio, che annuisce impercettibilmente ed arretra. Lo sceriffo quindi allunga una mano e scioglie il nodo; il fazzoletto bagnato di saliva cade in grembo a Rick, che inizia a muovere a destra ed a sinistra la mandibola, irrigidita dalla posizione forzata.
"Allora?" ringhia O'Donnel.
"Va bene, va bene" ribatte l'agente. "La storia può reggere, ed alle scartoffie ci penso io. Come del resto ho sempre fatto" aggiunge, lanciando un'occhiata in tralice allo sceriffo.
Rosco si lascia andare ad un sospiro di sollievo. "Ottimo, quindi possiamo ancora cavarcela".
"E' giunto il momento, per te, di diventare un vero uomo" esclama O'Donnell, strappando il nastro adesivo con cui aveva legato il figlio.
"Una sola domanda" esclama Rick. "Hai mai venduto un'auto in vita tua?"
Un ghigno appare sul volto di O'Donnell. "Sì, la tua".

23 - TUTTO SI INCASTRA

Gli occhi di Rick si fissano sulla canna della pistola, poi lentamente salgono fino ad incontrare quelli del padre. Ricco venditore d'auto un cazzo! pensa con un moto di rabbia e frustrazione. Che stupido che sono stato, a non capirlo prima... il mio vecchio è il boss dello spaccio di Wilson.
Nella sua mente, tutte le stranezze che non è mai riuscito a spiegarsi iniziano ad assumere un nuovo significato, incastrandosi come i pezzi di un puzzle: la grande casa acquistata ad un prezzo stracciato, le numerose amicizie con gente poco raccomandabile, gli improvvisi viaggi d'affari all'estero, le telefonate a tarda notte nello studio. Rick ricorda chiaramente quella sera di tanti anni fa, quando suo padre ha aperto lentamente la porta della sua cameretta, si è seduto sul letto e gli ha rivelato quello che nessun figlio vorrebbe mai sentirsi dire. "Jaqueline è andata via e non tornerà, ma non devi preoccuparti. Ci sono io, qui con te" aveva detto a bassa voce, senza nessuna incrinatura nella voce. Senza nemmeno una lacrima. Lui invece ne aveva versate a fiumi, bagnando le lenzuola e cercando un suo abbraccio. O'Donnell si era limitato ad un paio di colpetti sulla schiena.
Non c'era stato alcun funerale, e Rick aveva iniziato ad odiarla perché se n'era andata e l'aveva lasciato solo. No, ora era abbastanza evidente che sua madre era morta; quasi sicuramente l'aveva uccisa lui. Chissà che motivo gli aveva dato. In fondo a lui non era mai mancato niente: vestiti, istruzione, divertimenti, denaro. L'affetto, invece... Forse sua madre aveva semplicemente scoperto qualcosa che non doveva sapere. O forse O'Donnell si era semplicemente stufato.
"Allora? Abbiamo chiarito sì o no?"
La voce di O'Donnell lo riporta alla realtà, a quel lurido bagno impregnato dell'odore di solventi chimici. Suo padre è ancora lì, come anche la pistola. Forse è il caso di assecondarlo, se vuole portare a casa la pelle.
"Mmmpf" farfuglia, la bocca ancora imprigionata dal bavaglio.
Rosco lancia un'occhiata al vecchio, che annuisce impercettibilmente ed arretra. Lo sceriffo quindi allunga una mano e scioglie il nodo; il fazzoletto bagnato di saliva cade in grembo a Rick, che inizia a muovere a destra ed a sinistra la mandibola, irrigidita dalla posizione forzata.
"Allora?" ringhia O'Donnel.
"Va bene, va bene" ribatte l'agente. "La storia può reggere, ed alle scartoffie ci penso io. Come del resto ho sempre fatto" aggiunge, lanciando un'occhiata in tralice allo sceriffo.
Rosco si lascia andare ad un sospiro di sollievo. "Ottimo, quindi possiamo ancora cavarcela".
"E' giunto il momento, per te, di diventare un vero uomo" esclama O'Donnell, strappando il nastro adesivo con cui aveva legato il figlio.
"Una sola domanda" esclama Rick. "Hai mai venduto un'auto in vita tua?"
Un ghigno appare sul volto di O'Donnell. "Sì, la tua".

6 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Bravissimo Andrea da poche cose e sfruttando i vuoti della storia hai scritto un backgroud veramente bello. Azzeccata l'idea del flashback di Rick! Complimenti! ;D

andrea ha detto...

Di questa scena avevo appunti scarsi e ricordi quasi del tutto assenti... ho dovuto lavorarci un po' sopra! =)

andrea ha detto...

E grazie per i complimenti!

Ale ha detto...

Mi accodo ai complimenti, e stai rendendo veramente quello che avevo in mente per quel figlio di buona donna di O'Donnell

Nicholas ha detto...

Che bel quadretto familiare, mi chiedo cosa potrebbe rovinarlo...

andrea ha detto...

cosa... o CHI... =P