Rick si alza in piedi e si strofina i polsi indolenziti. "Usciamo prima che il tuo vicino ammazzi qualcuno. Sempre che non l'abbia già fatto... sono l'unico ad aver sentito quella fucilata?"
O'Donnell realizza in quel momento di aver deliberatamente ignorato il colpo d'arma da fuoco sparato all'esterno. E si rende conto che il suono che ha sentito non proveniva da un calibro .12, quanto piuttosto da un'arma semiautomatica.
"Che cazzo sta succedendo?" esclama, avvicinandosi alla sporca vetrata che dà sull'esterno, su cui anni di produzione di metanfetamine hanno depositato innumerevoli strati di residui chimici.
Mentre tenta di togliere la patina giallastra dal vetro, alcune urla rompono il silenzio, poi risuona distintamente un colpo di pistola, a cui rispondono numerose scariche di fucile e raffiche di armi automatiche.
O'Donnell si ritrae allarmato ed osserva perplesso Rick e Rosco; il ragazzo lo sta osservando spaventato, mentre lo sceriffo, piegato di lato, sta allungando il braccio verso il suo fucile a pompa. "La strada è piena di poliziotti!" sbraita digrignando i denti. "Qualcuno mi spieghi che cazzo ci fanno tutti questi sbirri fuori da casa mia!"
"Io non li ho chiamati" ribatte Rosco, fermando il braccio a mezz'aria e riacquistando la posizione eretta. "Per ogni evenienza, comunque, è meglio scendere ed uscire dal retro".
O'Donnell socchiude gli occhi, riflettendo sulle possibili conseguenze della proposta dello sceriffo. E' probabile che chiunque stia sparando contro la polizia cerchi un rifugio sicuro, e potrebbe scegliere di barricarsi all'interno della sua villa. E potrebbe scoprire il suo laboratorio ed i suoi traffici. "Inaccettabile" esclama, concludendo il pensiero a voce alta, poi sussulta quando un proiettile si incassa nel legno del montante che sostiene la finestra.
"Vaffanculo, non starò qui ad aspettare che una pallottola vagante mi faccia saltare la testa" ringhia Rosco, afferrando la maniglia ed aprendo la porta.
Il corridoio è avvolto nella penombra, ma la luce che filtra dal bagno gli permette di scorgere una figura piegata in avanti che, lentamente, sta salendo le scale. Todd sembra stupito di vedere Rosco in piedi, sull'uscio della stanza usata come laboratorio, poi il suo volto si distorce in preda al disprezzo ed il fucile si alza, puntando nella sua direzione.
"Maledetti collaborazionisti!" urla, quindi preme il grilletto.

24 - GLI SPARI FUORI

Rick si alza in piedi e si strofina i polsi indolenziti. "Usciamo prima che il tuo vicino ammazzi qualcuno. Sempre che non l'abbia già fatto... sono l'unico ad aver sentito quella fucilata?"
O'Donnell realizza in quel momento di aver deliberatamente ignorato il colpo d'arma da fuoco sparato all'esterno. E si rende conto che il suono che ha sentito non proveniva da un calibro .12, quanto piuttosto da un'arma semiautomatica.
"Che cazzo sta succedendo?" esclama, avvicinandosi alla sporca vetrata che dà sull'esterno, su cui anni di produzione di metanfetamine hanno depositato innumerevoli strati di residui chimici.
Mentre tenta di togliere la patina giallastra dal vetro, alcune urla rompono il silenzio, poi risuona distintamente un colpo di pistola, a cui rispondono numerose scariche di fucile e raffiche di armi automatiche.
O'Donnell si ritrae allarmato ed osserva perplesso Rick e Rosco; il ragazzo lo sta osservando spaventato, mentre lo sceriffo, piegato di lato, sta allungando il braccio verso il suo fucile a pompa. "La strada è piena di poliziotti!" sbraita digrignando i denti. "Qualcuno mi spieghi che cazzo ci fanno tutti questi sbirri fuori da casa mia!"
"Io non li ho chiamati" ribatte Rosco, fermando il braccio a mezz'aria e riacquistando la posizione eretta. "Per ogni evenienza, comunque, è meglio scendere ed uscire dal retro".
O'Donnell socchiude gli occhi, riflettendo sulle possibili conseguenze della proposta dello sceriffo. E' probabile che chiunque stia sparando contro la polizia cerchi un rifugio sicuro, e potrebbe scegliere di barricarsi all'interno della sua villa. E potrebbe scoprire il suo laboratorio ed i suoi traffici. "Inaccettabile" esclama, concludendo il pensiero a voce alta, poi sussulta quando un proiettile si incassa nel legno del montante che sostiene la finestra.
"Vaffanculo, non starò qui ad aspettare che una pallottola vagante mi faccia saltare la testa" ringhia Rosco, afferrando la maniglia ed aprendo la porta.
Il corridoio è avvolto nella penombra, ma la luce che filtra dal bagno gli permette di scorgere una figura piegata in avanti che, lentamente, sta salendo le scale. Todd sembra stupito di vedere Rosco in piedi, sull'uscio della stanza usata come laboratorio, poi il suo volto si distorce in preda al disprezzo ed il fucile si alza, puntando nella sua direzione.
"Maledetti collaborazionisti!" urla, quindi preme il grilletto.

2 commenti:

Mr. Mist ha detto...

No. Vittima del "Fuoco amico"! XD

Nicholas ha detto...

Collaborazionisti!
Collaborazionisti everywhere!