Radgar indica finalmente una griglia sul soffitto: “Ecco, dovremmo esserci.”
Gli uomini fanno da scaletta per Samia, che spinge sulla grata metallica sollevandola quel tanto che basta per sbirciare fuori. Dietro un muro, davanti un cespuglio che copre parzialmente la vista della maestosa cattedrale della Città del Ferro e del Fuoco.
“Perfetto, siamo proprio dove volevamo!” esulta, facendo scivolare la griglia di lato. Uno ad uno gli avventurieri si aiutano ad uscire. Samia osserva gli armigeri del Re passeggiare lenti nei rigogliosi giardini antistanti il tempio, quando all’improvviso un rumore metallico alle sue spalle attira la sua attenzione e mette in allerta una ronda.
Radgar impreca sottovoce dopo essere inavvertitamente inciampato nella grata spostata ed aver provocato il trambusto.
Samia fa cenno ai compagni di restare nascosti, ci penserà lei. Forse questo imprevisto potrà addirittura giocare a loro vantaggio.
Osserva le due guardie confabulare tra loro, e constata la posizione degli altri soldati, tutti sufficientemente lontani.
Bisbiglia parole arcane e oscure afferrando le else delle sue spade gemelle, che vibrano eccitate percorse dal loro terribile potere, come belve impazienti davanti alla loro preda preferita. Samia reprime un brivido lungo le braccia, e la consapevolezza dell’orrore che sta per compiere.
Quando i due sono abbastanza vicini balza su di loro come un gatto, lasciando che la sua abilità trovi per le spade un varco verso le loro carni.
Prima ancora che possano gridare, i loro corpi rinsecchiscono come piante bruciate dal sole, mentre le lame gemelle bevono avide i loro fluidi e il loro spirito.
Rapidamente la loro pelle e i loro resti si polverizzano, lasciando a terra solo il guscio vuoto delle loro armature.

13 - I GIARDINI DELLA CATTEDRALE

Radgar indica finalmente una griglia sul soffitto: “Ecco, dovremmo esserci.”
Gli uomini fanno da scaletta per Samia, che spinge sulla grata metallica sollevandola quel tanto che basta per sbirciare fuori. Dietro un muro, davanti un cespuglio che copre parzialmente la vista della maestosa cattedrale della Città del Ferro e del Fuoco.
“Perfetto, siamo proprio dove volevamo!” esulta, facendo scivolare la griglia di lato. Uno ad uno gli avventurieri si aiutano ad uscire. Samia osserva gli armigeri del Re passeggiare lenti nei rigogliosi giardini antistanti il tempio, quando all’improvviso un rumore metallico alle sue spalle attira la sua attenzione e mette in allerta una ronda.
Radgar impreca sottovoce dopo essere inavvertitamente inciampato nella grata spostata ed aver provocato il trambusto.
Samia fa cenno ai compagni di restare nascosti, ci penserà lei. Forse questo imprevisto potrà addirittura giocare a loro vantaggio.
Osserva le due guardie confabulare tra loro, e constata la posizione degli altri soldati, tutti sufficientemente lontani.
Bisbiglia parole arcane e oscure afferrando le else delle sue spade gemelle, che vibrano eccitate percorse dal loro terribile potere, come belve impazienti davanti alla loro preda preferita. Samia reprime un brivido lungo le braccia, e la consapevolezza dell’orrore che sta per compiere.
Quando i due sono abbastanza vicini balza su di loro come un gatto, lasciando che la sua abilità trovi per le spade un varco verso le loro carni.
Prima ancora che possano gridare, i loro corpi rinsecchiscono come piante bruciate dal sole, mentre le lame gemelle bevono avide i loro fluidi e il loro spirito.
Rapidamente la loro pelle e i loro resti si polverizzano, lasciando a terra solo il guscio vuoto delle loro armature.

5 commenti:

jamila ha detto...

Cercavo da leggere, e sapevo dove trovarlo! Bravi ragazzi. Buone vacanze per chi ancora non le ha finite.

Ale ha detto...

Ciao J, passa più spesso, noi siamo sempre attivi! :)

jamila ha detto...

Ci proverò;-)

Mr. Mist ha detto...

No! Provare no! Fare, o non fare! Non c'è provare!


p.s ed ovviamente tu fare... vero J? ;D

jamila ha detto...

XD
Ok.(in effetti sono di nuovo qui...)