Tutti i poliziotti si gettano a terra d'istinto quando la violenta esplosione sradica parte del muro del primo piano della villa di O'Donnell. Pezzi di legno, mattoni ed intonaco si riversano come grandine sulle volanti della polizia, sull'asfalto e nei giardini dall'altra parte della strada. Un agente esplode in un urlo di dolore quando una grossa scheggia gli penetra nella spalla, tingendo di rosso la camicia.
Jenny, colta alla sprovvista, si copre la testa con le mani; ogni tonfo che sente la fa sussultare. Quando il rumore dei detriti viene sostituito dalle urla dei poliziotti, apre gli occhi e raddrizza lentamente la schiena. La villa di suo suocero, un tempo maestosa e immacolata, sembra ora il soggetto di una delle vecchie fotografie provenienti dal fronte: una parte del tetto è stata scoperchiata ed al primo piano, dove prima c'era una finestra incassata nel muro, ora si apre un largo squarcio che espone le travi del pavimento ed i montanti in legno delle pareti. Quel che rimane della carta da parati, scollata dal muro, si agita mossa dall'aria e dal denso fumo che inizia a sprigionarsi dall'interno dell'abitazione.
Alcuni movimenti, nascosti dalla cortina scura, attirano l'attenzione di Jenny. La donna si alza lentamente in piedi per vedere meglio e sente una mano sulla spalla. Si volta di scatto e nota l'agente Parrish accanto a lei. "Signora O'Donnell, sta bene?"
La voce dell'agente è tentennante, l'esplosione deve aver scosso anche i suoi nervi.
"S-sì, tutto a posto" balbetta Jenny in risposta, tornando a guardare in direzione della villa.
"Mi dovrebbe restituire la..."
La frase di Parrish viene interrotta a metà dall'esclamazione della donna. "Eccolo! E' lui, il negro che mi ha tamponato!" esclama, puntando il dito verso un'ombra in mezzo alle volute di fumo. "E' armato!"
L'agente alza la testa e tenta invano di distinguere qualcosa in mezzo alla densa cortina che avvolge il piano superiore della casa. "Io non vedo niente" balbetta, strizzando gli occhi.
"E' lui, le dico! Ed ho anche visto mio marito! O mio Dio, è ferito!" urla Jenny, scrollandosi di dosso la mano di Parrish. Senza esitare, si appoggia al cofano della volante e scivola dall'altro lato.
"Signora, no! E' pericoloso!" urla invano l'agente.
Jenny, con la pistola in pugno, sta già correndo verso la casa.

26 - PIOGGIA DI DETRITI

Tutti i poliziotti si gettano a terra d'istinto quando la violenta esplosione sradica parte del muro del primo piano della villa di O'Donnell. Pezzi di legno, mattoni ed intonaco si riversano come grandine sulle volanti della polizia, sull'asfalto e nei giardini dall'altra parte della strada. Un agente esplode in un urlo di dolore quando una grossa scheggia gli penetra nella spalla, tingendo di rosso la camicia.
Jenny, colta alla sprovvista, si copre la testa con le mani; ogni tonfo che sente la fa sussultare. Quando il rumore dei detriti viene sostituito dalle urla dei poliziotti, apre gli occhi e raddrizza lentamente la schiena. La villa di suo suocero, un tempo maestosa e immacolata, sembra ora il soggetto di una delle vecchie fotografie provenienti dal fronte: una parte del tetto è stata scoperchiata ed al primo piano, dove prima c'era una finestra incassata nel muro, ora si apre un largo squarcio che espone le travi del pavimento ed i montanti in legno delle pareti. Quel che rimane della carta da parati, scollata dal muro, si agita mossa dall'aria e dal denso fumo che inizia a sprigionarsi dall'interno dell'abitazione.
Alcuni movimenti, nascosti dalla cortina scura, attirano l'attenzione di Jenny. La donna si alza lentamente in piedi per vedere meglio e sente una mano sulla spalla. Si volta di scatto e nota l'agente Parrish accanto a lei. "Signora O'Donnell, sta bene?"
La voce dell'agente è tentennante, l'esplosione deve aver scosso anche i suoi nervi.
"S-sì, tutto a posto" balbetta Jenny in risposta, tornando a guardare in direzione della villa.
"Mi dovrebbe restituire la..."
La frase di Parrish viene interrotta a metà dall'esclamazione della donna. "Eccolo! E' lui, il negro che mi ha tamponato!" esclama, puntando il dito verso un'ombra in mezzo alle volute di fumo. "E' armato!"
L'agente alza la testa e tenta invano di distinguere qualcosa in mezzo alla densa cortina che avvolge il piano superiore della casa. "Io non vedo niente" balbetta, strizzando gli occhi.
"E' lui, le dico! Ed ho anche visto mio marito! O mio Dio, è ferito!" urla Jenny, scrollandosi di dosso la mano di Parrish. Senza esitare, si appoggia al cofano della volante e scivola dall'altro lato.
"Signora, no! E' pericoloso!" urla invano l'agente.
Jenny, con la pistola in pugno, sta già correndo verso la casa.

2 commenti:

Nicholas ha detto...

Explosions, a fun and engaging game mechanics :D

andrea ha detto...

ehehehe