Le spade s’intrecciano cozzando tra loro, e l’eco metallica risuona sul selciato davanti al tempio.
Le guardie sono abili e addestrate, uno degli ultimi baluardi a difesa del sovrano, nelle loro scintillanti armature dall’elmo con la bocca bendata a rappresentare il Re Silente.
Uno di essi compie una giravolta che sorprende Samia, la lama si scontra con l’armatura a scaglie che indossa procurandole una botta dolorosa.
Un altro incalza Raphael giù per gli scalini, che tenta di tenerlo a distanza volteggiando la scimitarra. L’arma non è delle sue preferite, e basta un attimo d’incertezza e disattenzione per non notare il pugnale che il nemico ha sfoderato con la mano libera e che gli pianta a sorpresa nel fianco. Il coltello incontra dapprima la resistenza della corazza, ma poi affonda nelle carni ed il sangue inizia a sgorgare.
Qualcuno, da qualche parte, urla: “Chiamate i maghi! Chiamate i maghi!”
Samia approfitta dell’inutile acrobazia dell’avversario per trovarlo scoperto e trafiggerlo con un affondo. Quindi, vedendo Raphael in difficoltà, attinge agli amuleti delle forza e afferra il braccio di colui che l’ha pugnalato. Con un movimento di torsione spezza ulna e radio come fossero bastoncini di pane. La guardia si volta urlando di dolore, Samia gli afferra la testa e la piega di lato affondando la sua lama nel collo per metterlo a tacere.

Il veterano impegna Radgar in un feroce scambio. E’ un avversario formidabile, e spesso il furfante si trova sulla difensiva a dover parare i suoi colpi con la spada corta sottratta ad uno degli armigeri assassinati nel giardino. Para ripetutamente, aspettando un varco per affondare che non si apre mai. Lui è forte e Radgar stanco, con la visuale impedita dal pesante elmo che porta sul capo.
“Morirai inetto!” afferma presuntuoso il veterano.
Radgar stringe i denti e sente il sapore del sangue - anzi brama il sapore del sangue, quello del suo nemico. Stanco di un combattimento onorevole si sfila l’elmo piumato e lo fa roteare come un mazzafrusto. L’insolito gesto coglie impreparato il veterano, l’elmo cozza sulla sua spada deviandola di lato e lasciandolo scoperto.
Con un grugnito Ragdar si piega su un ginocchio e affonda lo spadino dal basso all’alto nelle terga dell’avversario, un colpo sleale direttamente dal suo passato di tagliagole.
Il sangue cola dall’inguine a terra, e quando quello accenna ad una reazione Radgar rigira la lama e la spinge su nelle budella, aprendolo letteralmente come un maiale.

I tre compagni reduci dalla battaglia si girano realizzando che le porte della Cattedrale ora sono aperte, qualcuno le ha appena spalancate dall’interno. Tutti tacciono, non vola una mosca.
I presenti li fissano voltati all’indietro dalle loro panche nella navata centrale, ed in fondo, dinanzi all’altare, l’intero battaglione delle guardie del corpo del Re si appresta a proteggere il sovrano e la sua sposa.

15 - MORTE SUL SELCIATO

Le spade s’intrecciano cozzando tra loro, e l’eco metallica risuona sul selciato davanti al tempio.
Le guardie sono abili e addestrate, uno degli ultimi baluardi a difesa del sovrano, nelle loro scintillanti armature dall’elmo con la bocca bendata a rappresentare il Re Silente.
Uno di essi compie una giravolta che sorprende Samia, la lama si scontra con l’armatura a scaglie che indossa procurandole una botta dolorosa.
Un altro incalza Raphael giù per gli scalini, che tenta di tenerlo a distanza volteggiando la scimitarra. L’arma non è delle sue preferite, e basta un attimo d’incertezza e disattenzione per non notare il pugnale che il nemico ha sfoderato con la mano libera e che gli pianta a sorpresa nel fianco. Il coltello incontra dapprima la resistenza della corazza, ma poi affonda nelle carni ed il sangue inizia a sgorgare.
Qualcuno, da qualche parte, urla: “Chiamate i maghi! Chiamate i maghi!”
Samia approfitta dell’inutile acrobazia dell’avversario per trovarlo scoperto e trafiggerlo con un affondo. Quindi, vedendo Raphael in difficoltà, attinge agli amuleti delle forza e afferra il braccio di colui che l’ha pugnalato. Con un movimento di torsione spezza ulna e radio come fossero bastoncini di pane. La guardia si volta urlando di dolore, Samia gli afferra la testa e la piega di lato affondando la sua lama nel collo per metterlo a tacere.

Il veterano impegna Radgar in un feroce scambio. E’ un avversario formidabile, e spesso il furfante si trova sulla difensiva a dover parare i suoi colpi con la spada corta sottratta ad uno degli armigeri assassinati nel giardino. Para ripetutamente, aspettando un varco per affondare che non si apre mai. Lui è forte e Radgar stanco, con la visuale impedita dal pesante elmo che porta sul capo.
“Morirai inetto!” afferma presuntuoso il veterano.
Radgar stringe i denti e sente il sapore del sangue - anzi brama il sapore del sangue, quello del suo nemico. Stanco di un combattimento onorevole si sfila l’elmo piumato e lo fa roteare come un mazzafrusto. L’insolito gesto coglie impreparato il veterano, l’elmo cozza sulla sua spada deviandola di lato e lasciandolo scoperto.
Con un grugnito Ragdar si piega su un ginocchio e affonda lo spadino dal basso all’alto nelle terga dell’avversario, un colpo sleale direttamente dal suo passato di tagliagole.
Il sangue cola dall’inguine a terra, e quando quello accenna ad una reazione Radgar rigira la lama e la spinge su nelle budella, aprendolo letteralmente come un maiale.

I tre compagni reduci dalla battaglia si girano realizzando che le porte della Cattedrale ora sono aperte, qualcuno le ha appena spalancate dall’interno. Tutti tacciono, non vola una mosca.
I presenti li fissano voltati all’indietro dalle loro panche nella navata centrale, ed in fondo, dinanzi all’altare, l’intero battaglione delle guardie del corpo del Re si appresta a proteggere il sovrano e la sua sposa.

4 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Bella descrizione del combattimento estremamente realistica, complimenti!

Rocco ha detto...

E adesso? Mi sa che l'effetto sorpresa si è un po'...come dire...esaurito...

Mr. Mist ha detto...

Non è detto Rocco in S.W.M. non bisogna mai dare nulla per scontato! Dadi giocatori ed Overpalyer ci possono sempre stupire, spesso anche con effetti speciali! ;)

Ale ha detto...

Esatto! Come dice Mr. Mist le regole sono tali per cui la storia può davvero prendere strade inaspettate anche quando la situazione sembra a senso unico!