"Agente O'Donnell, le hanno già letto i suoi diritti?"
La voce di Parrish suona ovattata nelle orecchie di Rick, ancora stordito dall'esplosione. La ferita alla spalla destra continua a scaricargli fitte di dolore lungo tutto il corpo, facendogli digrignare i denti e strizzare le palpebre. Probabilmente è stato colpito da uno dei proiettili di quel veterano schizzato; non ne è sicuro, però, l'ultimo quarto d'ora è costellato da ricordi frammentari misti a momenti di buio assoluto.
"Mi ha sentito, agente?" ripete Parrish, schioccandogli davanti al naso le dita.
Rick alza la testa ed infine annuisce. "Sì, l'ha fatto Browne".
Accanto a lui passa una barella e O'Donnell si volta a guardare il corpo che vi giace sopra. Rosco, con il bacino steccato e diverse fasce di cuoio che lo tengono fermo, è ancora svenuto. Ha sentito i paramedici discutere animatamente mentre tentavano di sollevare la pesante vasca che lo teneva bloccato: frattura della spina dorsale. Un miracolo che sia ancora vivo. Il dettaglio che attira il suo sguardo, però, sono le lucide manette ai polsi, fissate alle maniglie della barella. Ha odiato quell'uomo, è vero, ma ora Rick prova solo pena per le sue condizioni.
Passi veloci fanno voltare i due. Jenny, liberatasi del dottore che la stava visitando, li raggiunge camminando attraverso i calcinacci, poi si ferma drizzando la schiena, un pugno piantato sul fianco, e fissa l'agente con un'espressione dura, fredda come il ghiaccio. Suo marito sbatte un paio di volte le palpebre, incredulo: non ha mai visto quello sguardo nei suoi occhi.
"Perché arresta mio marito?"
"Signora, l'agente O'Donnell è accusato di complicità nella produzione di stupefacenti e di aggressione nei confronti di tre funzionari di banca" replica Parrish, secco.
Lo sguardo di Jenny si fissa su Rick, e l'uomo vi legge un disprezzo così profondo che non può far altro che abbassare il capo e guardarsi i piedi.
"Così eri in combutta con quello stronzo di tuo padre... non ti vergogni ad aver portato tutto questo disonore nella mia vita?"
"Sono innocente" balbetta Rick. "Non c'entro niente con tutto questo".
"Non ti credo".
L'agente Parrish la fissa per un momento, si gratta la nuca e alla fine sospira. "In quanto a lei... ha sottratto una pistola ad un agente ed ha aperto il fuoco verso dei civili".
"Se non fosse stato per me, sareste ancora tenuti sotto scacco dagli amici di quel veterano drogato. E comunque ho tutta l'intenzione di chiamare mio padre ed informarlo della vostra incompetenza e del fatto che il centro dello spaccio di questa contea fosse in uno dei quartieri migliori della sua cittadina. Lei non vuole perdere il posto, vero?"
Lo sguardo dell'agente si vela di paura. E' solo un'apparizione fugace, ma viene notata sia da Rick che da Jenny.
In sei anni di matrimonio non mi ha mai parlato di suo padre pensa O'Donnell, osservando i lineamenti induriti di sua moglie. Pensavo fosse morto... quante cose che non so della donna che ho sposato.
"Signora, l'agente Browne la scorterà in centrale dove prenderà la sua deposizione. Poi sarà libera di andare, per quanto mi riguarda".
"Saggia decisione" ribatte la donna con leggero sorriso.
"Sono libero anch'io?" chiede Rick, alzando a fatica i polsi ammanettati.
Parrish fissa per un momento Jenny, che accenna un no con la testa. "Agente Murdoch, sbatta il signor O'Donnell dietro le sbarre e avverta il procuratore".

28 - DUE PESI, DUE MISURE

"Agente O'Donnell, le hanno già letto i suoi diritti?"
La voce di Parrish suona ovattata nelle orecchie di Rick, ancora stordito dall'esplosione. La ferita alla spalla destra continua a scaricargli fitte di dolore lungo tutto il corpo, facendogli digrignare i denti e strizzare le palpebre. Probabilmente è stato colpito da uno dei proiettili di quel veterano schizzato; non ne è sicuro, però, l'ultimo quarto d'ora è costellato da ricordi frammentari misti a momenti di buio assoluto.
"Mi ha sentito, agente?" ripete Parrish, schioccandogli davanti al naso le dita.
Rick alza la testa ed infine annuisce. "Sì, l'ha fatto Browne".
Accanto a lui passa una barella e O'Donnell si volta a guardare il corpo che vi giace sopra. Rosco, con il bacino steccato e diverse fasce di cuoio che lo tengono fermo, è ancora svenuto. Ha sentito i paramedici discutere animatamente mentre tentavano di sollevare la pesante vasca che lo teneva bloccato: frattura della spina dorsale. Un miracolo che sia ancora vivo. Il dettaglio che attira il suo sguardo, però, sono le lucide manette ai polsi, fissate alle maniglie della barella. Ha odiato quell'uomo, è vero, ma ora Rick prova solo pena per le sue condizioni.
Passi veloci fanno voltare i due. Jenny, liberatasi del dottore che la stava visitando, li raggiunge camminando attraverso i calcinacci, poi si ferma drizzando la schiena, un pugno piantato sul fianco, e fissa l'agente con un'espressione dura, fredda come il ghiaccio. Suo marito sbatte un paio di volte le palpebre, incredulo: non ha mai visto quello sguardo nei suoi occhi.
"Perché arresta mio marito?"
"Signora, l'agente O'Donnell è accusato di complicità nella produzione di stupefacenti e di aggressione nei confronti di tre funzionari di banca" replica Parrish, secco.
Lo sguardo di Jenny si fissa su Rick, e l'uomo vi legge un disprezzo così profondo che non può far altro che abbassare il capo e guardarsi i piedi.
"Così eri in combutta con quello stronzo di tuo padre... non ti vergogni ad aver portato tutto questo disonore nella mia vita?"
"Sono innocente" balbetta Rick. "Non c'entro niente con tutto questo".
"Non ti credo".
L'agente Parrish la fissa per un momento, si gratta la nuca e alla fine sospira. "In quanto a lei... ha sottratto una pistola ad un agente ed ha aperto il fuoco verso dei civili".
"Se non fosse stato per me, sareste ancora tenuti sotto scacco dagli amici di quel veterano drogato. E comunque ho tutta l'intenzione di chiamare mio padre ed informarlo della vostra incompetenza e del fatto che il centro dello spaccio di questa contea fosse in uno dei quartieri migliori della sua cittadina. Lei non vuole perdere il posto, vero?"
Lo sguardo dell'agente si vela di paura. E' solo un'apparizione fugace, ma viene notata sia da Rick che da Jenny.
In sei anni di matrimonio non mi ha mai parlato di suo padre pensa O'Donnell, osservando i lineamenti induriti di sua moglie. Pensavo fosse morto... quante cose che non so della donna che ho sposato.
"Signora, l'agente Browne la scorterà in centrale dove prenderà la sua deposizione. Poi sarà libera di andare, per quanto mi riguarda".
"Saggia decisione" ribatte la donna con leggero sorriso.
"Sono libero anch'io?" chiede Rick, alzando a fatica i polsi ammanettati.
Parrish fissa per un momento Jenny, che accenna un no con la testa. "Agente Murdoch, sbatta il signor O'Donnell dietro le sbarre e avverta il procuratore".

1 commento:

Mr. Mist ha detto...

Eh certo un poveraccio s'impegna per fare la cosa giusta, a scapito della propria vita, ne esce ferito, con l'animo distrutto e viene ancora accusato ingiustamente...

Povero Rosco!

XD