Andrea si lega a una corda e inizia ad attraversare il guado.
L’acqua fangosa gli riempie gli stivali mentre avanza sui sassi scivolosi.
È quasi a metà quando sente un colpo molto forte alla spalla che lo fa cadere nell’acqua, una detonazione si propaga nell'aria.
Andrea si aggrappa alla corda cercando di rimettersi in piedi.
Sulla riva i due inquisitori si buttano al riparo di un masso, Mauro estrae il Carcano e si butta dietro in tronco.
Jacopo afferra la corda cercando ti tirare fuori il suo maestro.
Altri due colpi arrivano dalle colline.
Giulio abbassa la testa.
“Dove sono?”
Francesco di sporge oltre la pietra.
Di colpo viene sbattuto indietro con un urlo.
Giulio lo afferra e lo trascina al riparo.
L’inquisitore ha la testa piena di sangue.
“Merda, merda, merda!”
Si sporge.
“Hanno colpito Francesco! Qualcuno mi aiuti!”
2 commenti:
Uhm a quanto pare non sono gli unici ad avere scoperto che lì si può guadare il torrente in piena!
Mi permetto di fare notare che un uomo di fede retto e probo come un inquisitore, sebbene emotivamente provato dalla situazione, non dovrebbe esprimersi con un simile turpiloquio! -_-
Tra l'altro gli inquisitori hanno usato il plurale imperativo: guadiamo -> i templari guadano.
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