Il sole sta tramontando è l’aria è fredda e umida.
Mauro ferma il gruppo.
“Inutile proseguire oltre, non arriveremo ad Ameglia in tempo e qui intorno non c’è nulla, ho paura che ci tocchi una notte all'addiaccio”.
Gli altri posano gli zaini e iniziano a tirare fuori coperte e sacchi a pelo.
“Possiamo accendere un fuoco?”
“È rischioso, ma stanotte farà molto freddo, quindi forse è meglio farlo”.
Una mezz'ora dopo il fuoco rischiara il pendio, la temperatura intorno è scesa ancora e tutti spostano i loro giacigli vicino alla fiamma.
Gli abiti umidi sono stesi vicino al falò.

Al mattino il gruppo si prepara a ripartire, sono tutti intirizziti ma il pallido sole che fa capolino tra gli alberi li rinfranca un po’.
Mauro guida il gruppo su un costone che domina la strada provinciale.
A metà mattinata qualcosa appare sulla strada.
Tutti si acquattano tra i cespugli.
Una colonna di Morti si muove sulla provinciale.
“E quelli che sono?”
“Sono guai grossi”.
L’orda conta almeno un centinaio di creature.
“Che facciamo?”
“Ci allontaniamo e in fretta”.
Guidati da Mauro i cinque procedono sul costone, sempre con un occhio alle creature.
Alcune di esse si staccano dalla colonna e provano a risalire il pendio.
Un paio ricadono quasi subito ma tre di loro trovano un passaggio e iniziano a seguire il gruppo.
“Ignoriamoli” ordina Mauro mentre continua a farsi strada tra i rovi.

23 - L'ORDA


Il sole sta tramontando è l’aria è fredda e umida.
Mauro ferma il gruppo.
“Inutile proseguire oltre, non arriveremo ad Ameglia in tempo e qui intorno non c’è nulla, ho paura che ci tocchi una notte all'addiaccio”.
Gli altri posano gli zaini e iniziano a tirare fuori coperte e sacchi a pelo.
“Possiamo accendere un fuoco?”
“È rischioso, ma stanotte farà molto freddo, quindi forse è meglio farlo”.
Una mezz'ora dopo il fuoco rischiara il pendio, la temperatura intorno è scesa ancora e tutti spostano i loro giacigli vicino alla fiamma.
Gli abiti umidi sono stesi vicino al falò.

Al mattino il gruppo si prepara a ripartire, sono tutti intirizziti ma il pallido sole che fa capolino tra gli alberi li rinfranca un po’.
Mauro guida il gruppo su un costone che domina la strada provinciale.
A metà mattinata qualcosa appare sulla strada.
Tutti si acquattano tra i cespugli.
Una colonna di Morti si muove sulla provinciale.
“E quelli che sono?”
“Sono guai grossi”.
L’orda conta almeno un centinaio di creature.
“Che facciamo?”
“Ci allontaniamo e in fretta”.
Guidati da Mauro i cinque procedono sul costone, sempre con un occhio alle creature.
Alcune di esse si staccano dalla colonna e provano a risalire il pendio.
Un paio ricadono quasi subito ma tre di loro trovano un passaggio e iniziano a seguire il gruppo.
“Ignoriamoli” ordina Mauro mentre continua a farsi strada tra i rovi.

3 commenti:

andrea ha detto...

Una domanda che mi sono sempre posto: come fanno i morti a percepire i vivi? Ed in questo caso... un'orda non si muove sempre assieme? Come mai solo qualche elemento si è staccato dal gruppo? (a parte per il discorso di non rendere impossibile lo scontro...)

Mr. Mist ha detto...

Bah credo che sia un discorso che cambia da ambientazione ad ambientazione...
In Walking dead una volta isopravvissuti sono scappati tra i "walkers" spalmandosi di icore putrefatte prese da un walker morto, quindi sembrerebbe che i morti riescano a sentire gli odori, ma come fanno se non respirano?
In altri casi i rumori li attirano i rumori, motivo per cui sparare con armi da fuoco non silenziate ha poco senso (è il caso della maggior parte dei film sugli zombi).
Ne "la terra dei morti viventi" gli zombi venivano distratti con i fuochi d'artificio, quindi di sicuro ci vedono...
Quanto al discorso orda, credo che gli zombi sentano ancora il bisogno di aggregazione, cioè che rimanga come istinto di base, sul fatto di come l'orda si muova e su come alcuni individui si stacchino da essa, beh le ipotesi sono tante: forse hanno una sorta di forma di comunicazione che permette ad alcuni di comunicare con individui prossimi a loro, per cui chi individua il cibo lo comunica al successivo e così via, fino ad allarmare tutto il gruppo coi dovuti tempi però... Se così è allora è una sorta di comunicazione che noi viventi non possiamo percepire, forse è a livello di grugniti o forse è gestuale o forse istintiva a livello animale.
Non conoscendo il sistema di Sine Requie così a fondo le mie restano però delle speculazioni!

Nicholas ha detto...

A Sine Requie non è spiegato, nel senso che i morti percepiscono i vivi ma non viene detto come.
Questo lascia molta arbitrarietà narrativa.
Ad esempio io personalmente uso un sistema basato sul quanto sono casinisti i pg: se vanno tanto in giro, se fanno tanto rumore, se si fermano tanto nello stesso posto, usano mezzi a motore o accendono fuochi e cose così aumenta il livello di "attività" dei Morti.
Che di solito sono sonnolenti e quasi immobili se non c'è da mangiare in giro.

I gruppi di Morti sono previsti da SR ma anche li le spiegazioni sono lacunose e contraddittorie (proprio da design non è che le regole non siano chiare).
Infatti questo gruppone ha messo sul chi vive i pg.

Nello specifico hanno agito velocemente, allontanandosi e tenendosi nascosti, quindi solo pochi Morti si sono "attivati"