I Morti che li seguivano si fermano, rimanendo a una decina di metri dalla struttura.
Il gruppo riprende fiato.
“Cosa dicono le scritte?” chiede Jacopo a Giulio.
“Sono generici avvertimenti”.
“E perché qualcuno li avrebbe scritti su ogni muro?”
“Non ne ho idea”.
“Avanti non perdiamo tempo, raggiungiamo l’entrata” intima Francesco.
Seguendo il muro i cinque arrivano alla piazza antistante l'ingresso.
Diversi Morti si aggirano nei dintorni ma senza avvicinarsi.
Jacopo guarda i fregi del portale.
“Ma questa chiesa è consacrata a Sant’Ignazio di Loyola! Ecco chi era il santo famoso di cui parlavano i valdesi, era il fondatore dell’inquisizione!”.
Andrea si gira verso gli inquisitori.
“Credo che ci dobbiate delle spiegazioni”.
“Certo…”
Con un rapido movimento Francesco prende Giulio per un braccio e entrano nella chiesa.
Mauro li segue.
I due templari restano interdetti.
“Che facciamo?” chiede Jacopo fissando i Morti e stringendo la spada.
“Restiamo sulla porta”.

34 - IL SANTO


I Morti che li seguivano si fermano, rimanendo a una decina di metri dalla struttura.
Il gruppo riprende fiato.
“Cosa dicono le scritte?” chiede Jacopo a Giulio.
“Sono generici avvertimenti”.
“E perché qualcuno li avrebbe scritti su ogni muro?”
“Non ne ho idea”.
“Avanti non perdiamo tempo, raggiungiamo l’entrata” intima Francesco.
Seguendo il muro i cinque arrivano alla piazza antistante l'ingresso.
Diversi Morti si aggirano nei dintorni ma senza avvicinarsi.
Jacopo guarda i fregi del portale.
“Ma questa chiesa è consacrata a Sant’Ignazio di Loyola! Ecco chi era il santo famoso di cui parlavano i valdesi, era il fondatore dell’inquisizione!”.
Andrea si gira verso gli inquisitori.
“Credo che ci dobbiate delle spiegazioni”.
“Certo…”
Con un rapido movimento Francesco prende Giulio per un braccio e entrano nella chiesa.
Mauro li segue.
I due templari restano interdetti.
“Che facciamo?” chiede Jacopo fissando i Morti e stringendo la spada.
“Restiamo sulla porta”.

10 commenti:

Mr. Mist ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Mr. Mist ha detto...

Il comportamento dei due inquisitori non mi sembra quello di chi ha voglia di fornire spiegazioni...

Nicholas ha detto...

Siamo vicini alla conclusione, i pg stanno prendendo le loro ultime decisioni che determineranno la fine dell'avventura e delle loro storie.
Uno dei momenti preferiti del master :D

Rocco ha detto...

Complimenti come sempre ragazzi! Adoro la fine delle avventure di nicholas...

Nicholas ha detto...

Perchè non sei uno dei giocatori, se no staresti sudando freddo... :D

Mr. Mist ha detto...

Confermo quanto scritto da Nicholas!

Ale ha detto...

Il clima di sfiducia tra i giocatori che si respira fin dall'inizio nelle avventure di Nicholas è unico. Si parte tutti prevenuti! :D

Nicholas ha detto...

Ormai sono così prevenuti che a volte ne approfitto scrivendo avventure totalmente cooperative che però si svolgono in clima si sospetto reciproco :D

Mr. Mist ha detto...

In quest'avventura però il sospetto e la diffidenza non sono solo a livello di personaggio (rimane sempre valida la regola che ognuno ha i suoi segreti che ne influenzano il comportamento personale) ma di "sottogruppi" ben definiti: in pratica templari vs. inquisitori con Mauro come eventuale ago della bilancia. Mi sono spesso domandato come sei riuscito gestire queste dinamiche al tavolo da gioco, come potevano i componenti dei due gruppi comunicare tra di loro senza far trapelare troppo a quelli dell'altro gruppo. Mi riferisco per esempio alle reazioni di sfiducia dei due templari di fronte alle traduzioni dal latino dei due inquisitori. Bastava pochi sguardi d'intesa oppure avevi escogitato un linguaggio in codice come nelle avventure precedenti?

Nicholas ha detto...

In questa avventura, diversamente dalle altre, la divisione in gruppi era anche rafforzata da una divisione al tavolo:
a capotavola c'era Mauro, a sinistra i due templari e a destra i due inquisitori.
Avevo già disposto così le schede dei personaggi all'arrivo dei giocatori, dicendo che dovevano sedersi dove era la loro scheda.
Così veniva più facile per i gruppi "discutere" la loro interno.