Le pale del ventilatore girano lentamente, muovendo l'aria calda senza ottenere alcun effetto apprezzabile. Il barista finisce di pulire l'ennesimo bicchiere e lo piazza sullo sgangherato mobiletto alle sue spalle, poi osserva il bar praticamente vuoto e si concede un sorso di cerveza.
Jose ha ereditato il locale da suo padre e, con i pochi avventori della sera, riesce a malapena a pagare le bollette ed a permettersi una bistecca di tanto in tanto.
Ha pensato tante volte di vendere tutto ed abbandonare Corpus Christi, trasferendosi in un posto meno dimenticato da Dio. Questo, però, vorrebbe dire sradicare sua moglie Maria dal luogo in cui è nata e cresciuta, dai suoi genitori e soprattutto dai suoi giovani studenti. Non può farle questo. In fondo al cuore sa che vivrà per sempre qui, in periferia, e crescerà i suoi figli in maniera semplice, ma onesta.
E comunque questa è anche la sua terra. E in fondo, il profondo Texas non fa poi così schifo. Non così tanto, almeno.
"Vuole qualcos'altro da bere, señor?" domanda, rivolto al nero seduto sulla panca in fondo. Alcune mosche gli girano attorno e Jose si chiede se sia morto, poi un colpo di tosse scuote l'uomo. Non è morto, ma poco ci manca... pensa, girando attorno al bancone, depositando una birra sul suo tavolo e portandosi via il posacenere colmo di mozziconi.
"... grazie. Gracias, o come cazzo si dice" bofonchia Todd, afferrando la bottiglia e scolandosene più di metà in un singolo sorso.
Le sue dita lavorano per estrarre l'ennesima sigaretta dal pacchetto e per portarsela alla bocca. La fiammella guizza davanti al suo naso, accendendo il tabacco un po' troppo in alto. Qui ci vorrebbe un po' di meth, altro che... quella del vecchio sì, che era buona... chissà che fine ha fatto quel figlio di puttana pensa, appoggiando la testa alla parete ed espirando una nuvoletta di denso fumo azzurro. Roba che ti faceva vedere il paradiso, sì...
I suoi occhi si aprono e fissano la televisione appesa sulla parete. Quello schifo di telenovela ha lasciato il posto al telegiornale, ed il cronista ora sta blaterando qualcosa riguardo ad alcune manifestazioni di reduci davanti alla Casa Bianca, ma la mente di Todd è troppo dissociata per riuscire a percepire le parole. File e file di uomini trasandati, dalla barba lunga e dal passo incespicante, marciano lungo il viale sotto l'occhio vigile dei poliziotti e delle telecamere; alcuni in divisa, altri avvolti nella bandiera. Tutti che cercano di tenere la schiena dritta e dimostrare una dignità lasciata in un altro continente. Una triste parata di reduci di quell'inferno che è stato il Vietnam.
Alla fine quei figli di puttana ce l'hanno fatta pensa Todd, appoggiando la sigaretta sul posacenere vuoto e prendendosi la testa fra le mani. Quei fottuti vietcong hanno vinto e ce l'hanno messa in culo a tutti.

30 - LA PARATA

Le pale del ventilatore girano lentamente, muovendo l'aria calda senza ottenere alcun effetto apprezzabile. Il barista finisce di pulire l'ennesimo bicchiere e lo piazza sullo sgangherato mobiletto alle sue spalle, poi osserva il bar praticamente vuoto e si concede un sorso di cerveza.
Jose ha ereditato il locale da suo padre e, con i pochi avventori della sera, riesce a malapena a pagare le bollette ed a permettersi una bistecca di tanto in tanto.
Ha pensato tante volte di vendere tutto ed abbandonare Corpus Christi, trasferendosi in un posto meno dimenticato da Dio. Questo, però, vorrebbe dire sradicare sua moglie Maria dal luogo in cui è nata e cresciuta, dai suoi genitori e soprattutto dai suoi giovani studenti. Non può farle questo. In fondo al cuore sa che vivrà per sempre qui, in periferia, e crescerà i suoi figli in maniera semplice, ma onesta.
E comunque questa è anche la sua terra. E in fondo, il profondo Texas non fa poi così schifo. Non così tanto, almeno.
"Vuole qualcos'altro da bere, señor?" domanda, rivolto al nero seduto sulla panca in fondo. Alcune mosche gli girano attorno e Jose si chiede se sia morto, poi un colpo di tosse scuote l'uomo. Non è morto, ma poco ci manca... pensa, girando attorno al bancone, depositando una birra sul suo tavolo e portandosi via il posacenere colmo di mozziconi.
"... grazie. Gracias, o come cazzo si dice" bofonchia Todd, afferrando la bottiglia e scolandosene più di metà in un singolo sorso.
Le sue dita lavorano per estrarre l'ennesima sigaretta dal pacchetto e per portarsela alla bocca. La fiammella guizza davanti al suo naso, accendendo il tabacco un po' troppo in alto. Qui ci vorrebbe un po' di meth, altro che... quella del vecchio sì, che era buona... chissà che fine ha fatto quel figlio di puttana pensa, appoggiando la testa alla parete ed espirando una nuvoletta di denso fumo azzurro. Roba che ti faceva vedere il paradiso, sì...
I suoi occhi si aprono e fissano la televisione appesa sulla parete. Quello schifo di telenovela ha lasciato il posto al telegiornale, ed il cronista ora sta blaterando qualcosa riguardo ad alcune manifestazioni di reduci davanti alla Casa Bianca, ma la mente di Todd è troppo dissociata per riuscire a percepire le parole. File e file di uomini trasandati, dalla barba lunga e dal passo incespicante, marciano lungo il viale sotto l'occhio vigile dei poliziotti e delle telecamere; alcuni in divisa, altri avvolti nella bandiera. Tutti che cercano di tenere la schiena dritta e dimostrare una dignità lasciata in un altro continente. Una triste parata di reduci di quell'inferno che è stato il Vietnam.
Alla fine quei figli di puttana ce l'hanno fatta pensa Todd, appoggiando la sigaretta sul posacenere vuoto e prendendosi la testa fra le mani. Quei fottuti vietcong hanno vinto e ce l'hanno messa in culo a tutti.

4 commenti:

Mr. Mist ha detto...

L'amara riflessione finale di Todd mi è piaciuta davvero tanto, anche il modo in cui hai descritto Jose ed il suo locale denotano il tuo amore per i particolari Andrea, complimenti!

Nicholas ha detto...

Ed ecco Todd, poverino, una vittima degli eventi.
A lui l'ha fregato la guerra prima che la vita, e finirà come è sempre vissuto, strafatto e senza capire tutto quello che succede intorno a lui.

Mr. Mist ha detto...

... a suo modo felice nella sua lisergica incoscienza! :D

Nicholas ha detto...

Quando hai 1000 problemi inizia a drogarti, così ne avrai solo più uno (cit.)