"Che fatica, con quel piantagrane della 2A!" esclama Judith, appoggiando sul bancone il vassoio con i bicchierini di carta vuoti. "Quante storie per prendere le medicine! Le sue mani, però, non volevano saperne di stare al loro posto. Fortuna che domani posso dormire fino a tardi, almeno il mio sedere avrà un po' di riposo!"
Nora, la caposala, appoggia il cruciverba ed alza lo sguardo sulla giovane infermiera. "Sei arrivata da un mese e ti lamenti già? Forse avrei fatto bene a non firmarti le ferie..."
"Da quanti anni lavori qui dentro? Venti, giusto? Come hai fatto a sopportare tutto questo?"
Nora si toglie gli occhiali e li pulisce con l'angolo della tutina. "Pazienza e dedizione, mia cara" esclama stizzita. "Ora compila i diari delle medicine".
Mentre Judith segna i farmaci sulle cartelle, la caposala riprende in mano il giornale ed assapora quell'attimo di tranquillità.
"Ecco qui, questo è l'ultimo" esclama l'infermiera, chiudendo lo schedario. "Posso farti una domanda?"
"Certo, mia cara" sbuffa Nora, alzando lo sguardo al cielo.
"Il tipo che passa le giornate davanti al televisore, quello della 13C in sedia a rotelle... quello che piagnucola sempre".
"Parli di Rosco?"
"Sì, proprio lui!" esclama con un sorriso Judith, poi abbassa il tono della voce. "Come mai sta sempre da solo? Sembra quasi che tutti lo evitino".
"Quello è uno stronzo, credimi! Meglio stargli lontano".
L'infermiera si siede sulla sedia e fissa Nora negli occhi. "Cosa ti ha fatto per meritare tutto questo astio?"
"Non dirmi che non hai mai sentito parlare di quel fattaccio di droga!"
"Intendi quel giovane poliziotto che è stato condannato? O'Donnell, giusto?"
"Sì, mi riferisco proprio a quello".
"E Rosco che c'entra con quel tipo?"
"C'entra eccome! Era il capo della polizia, il suo diretto superiore, e sembra fosse corrotto. E' finito sulla sedia a rotelle proprio durante la cattura di O'Donnell. Sono certa che fosse implicato nella vicenda fino al collo, ma quegli idioti dei giurati l'hanno assolto per mancanza di prove".
"Stai scherzando?"
"No, sono serissima. Forse si sono commossi perché era uno storpio, sta di fatto che l'hanno affidato a sua moglie. Povera donna..."
"Cosa le è successo?"
"Deve averle fatto passare le pene dell'inferno... ne ho sentite di tutti i colori. Sembra che i vicini lo sentissero urlare a tutte le ore, non la faceva dormire. Quando la polizia si è presentata a casa sua, alla fine, ha trovato lei in lacrime e..."
"E...? Continua, non tenermi sulle spine!"
Nora abbassa la voce e controlla che nessuno la senta. "Hanno trovato lui che urlava come un pazzo, disteso per terra, in mezzo alle sue feci. Si è cacato nelle mutande apposta, capisci? Tutto pur di liberarsi di sua moglie, prendersi i suoi soldi e fare la bella vita in una casa di lusso! Figurati che quello stronzo si è addirittura procurato delle bruciature di sigaretta, pur di liberarsi di quella povera donna! Ma a quanto sembra era lui l'unico che fumava, quindi la polizia non gli ha creduto".
"Incredibile..." mormora Judith, gli occhi fuori dalle orbite per lo stupore. "Avevo visto i segni sulle braccia, ma non mi sarei mai immaginata una cosa simile!"
"Alla fine sua moglie è riuscita a convincere il giudice a confinarlo qui ed ora tocca a noi sopportarlo" commenta Nora, disgustata. "Ma io non sono buona come quella santa donna. No, proprio no! E tutti, qui dentro, sanno di cosa è capace ed è per questo che gli stanno alla larga".
"Sarà bene che faccia attenzione, allora!" esclama Judith, osservando il corridoio. "Chi l'avrebbe detto... un vero orco!"
Dalla camera 13C proviene il suono del cicalino.
L'infermiera sobbalza. "Oddio! Che ci abbia sentito?"
"Ne dubito... probabilmente vorrà da bere. Se ti chiede un caffè, fai come fanno tutti... prima di dargli il bicchiere, sputaci dentro".

31 - VOCI DI CORRIDOIO

"Che fatica, con quel piantagrane della 2A!" esclama Judith, appoggiando sul bancone il vassoio con i bicchierini di carta vuoti. "Quante storie per prendere le medicine! Le sue mani, però, non volevano saperne di stare al loro posto. Fortuna che domani posso dormire fino a tardi, almeno il mio sedere avrà un po' di riposo!"
Nora, la caposala, appoggia il cruciverba ed alza lo sguardo sulla giovane infermiera. "Sei arrivata da un mese e ti lamenti già? Forse avrei fatto bene a non firmarti le ferie..."
"Da quanti anni lavori qui dentro? Venti, giusto? Come hai fatto a sopportare tutto questo?"
Nora si toglie gli occhiali e li pulisce con l'angolo della tutina. "Pazienza e dedizione, mia cara" esclama stizzita. "Ora compila i diari delle medicine".
Mentre Judith segna i farmaci sulle cartelle, la caposala riprende in mano il giornale ed assapora quell'attimo di tranquillità.
"Ecco qui, questo è l'ultimo" esclama l'infermiera, chiudendo lo schedario. "Posso farti una domanda?"
"Certo, mia cara" sbuffa Nora, alzando lo sguardo al cielo.
"Il tipo che passa le giornate davanti al televisore, quello della 13C in sedia a rotelle... quello che piagnucola sempre".
"Parli di Rosco?"
"Sì, proprio lui!" esclama con un sorriso Judith, poi abbassa il tono della voce. "Come mai sta sempre da solo? Sembra quasi che tutti lo evitino".
"Quello è uno stronzo, credimi! Meglio stargli lontano".
L'infermiera si siede sulla sedia e fissa Nora negli occhi. "Cosa ti ha fatto per meritare tutto questo astio?"
"Non dirmi che non hai mai sentito parlare di quel fattaccio di droga!"
"Intendi quel giovane poliziotto che è stato condannato? O'Donnell, giusto?"
"Sì, mi riferisco proprio a quello".
"E Rosco che c'entra con quel tipo?"
"C'entra eccome! Era il capo della polizia, il suo diretto superiore, e sembra fosse corrotto. E' finito sulla sedia a rotelle proprio durante la cattura di O'Donnell. Sono certa che fosse implicato nella vicenda fino al collo, ma quegli idioti dei giurati l'hanno assolto per mancanza di prove".
"Stai scherzando?"
"No, sono serissima. Forse si sono commossi perché era uno storpio, sta di fatto che l'hanno affidato a sua moglie. Povera donna..."
"Cosa le è successo?"
"Deve averle fatto passare le pene dell'inferno... ne ho sentite di tutti i colori. Sembra che i vicini lo sentissero urlare a tutte le ore, non la faceva dormire. Quando la polizia si è presentata a casa sua, alla fine, ha trovato lei in lacrime e..."
"E...? Continua, non tenermi sulle spine!"
Nora abbassa la voce e controlla che nessuno la senta. "Hanno trovato lui che urlava come un pazzo, disteso per terra, in mezzo alle sue feci. Si è cacato nelle mutande apposta, capisci? Tutto pur di liberarsi di sua moglie, prendersi i suoi soldi e fare la bella vita in una casa di lusso! Figurati che quello stronzo si è addirittura procurato delle bruciature di sigaretta, pur di liberarsi di quella povera donna! Ma a quanto sembra era lui l'unico che fumava, quindi la polizia non gli ha creduto".
"Incredibile..." mormora Judith, gli occhi fuori dalle orbite per lo stupore. "Avevo visto i segni sulle braccia, ma non mi sarei mai immaginata una cosa simile!"
"Alla fine sua moglie è riuscita a convincere il giudice a confinarlo qui ed ora tocca a noi sopportarlo" commenta Nora, disgustata. "Ma io non sono buona come quella santa donna. No, proprio no! E tutti, qui dentro, sanno di cosa è capace ed è per questo che gli stanno alla larga".
"Sarà bene che faccia attenzione, allora!" esclama Judith, osservando il corridoio. "Chi l'avrebbe detto... un vero orco!"
Dalla camera 13C proviene il suono del cicalino.
L'infermiera sobbalza. "Oddio! Che ci abbia sentito?"
"Ne dubito... probabilmente vorrà da bere. Se ti chiede un caffè, fai come fanno tutti... prima di dargli il bicchiere, sputaci dentro".

4 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Eh niente uno dedica tutta la vita alla legge, al prossimo, e finisce in una casa di cura-lager, bella riconoscenza povero Rosco martire fino in fondo!
Adesso seriamente però il quoziente intellettivo della gente a quelle latituduni è imbarazzante! Dalla sentenza di Rick al non vedere i maltrattamenti subiti da un povero non autosifficiente...

Nicholas ha detto...

A leggere tutti i finali pare che a Todd sia andata di lusso :D

Mr. Mist ha detto...

Possiamo affermare con una certa sicurezza che Todd è sul podio! ;D

andrea ha detto...

ammetto di aver calcato un po' la mano... comunque sì, a Todd è andata di lusso. Gli appunti lo confermano.