Katrine rimane un attimo stordita, poi si incammina nella direzione dove è andata la sorella.
Passa vicino ad alcuni bagni chimici, nauseanti sotto il sole battente, e si inoltra nel boschetto.
Si aggira tra alcune tende di tela, bottiglie abbandonate e cartacce.
Un uomo completamente nudo sta dormendo nell'erba.
Poco più avanti un altro è sdraiato in terra, c’è una chiazza di vomito vicino a lui.
Katrine lo scavalca e va avanti.
Dopo qualche metro vede di nuovo sua sorella, è seduta vicino a un ragazzo magro, che indossa solo un paio di jeans lisi.
In mano ha un cucchiaio e lo sta scaldando con un accendino.
Anja lo sta guardando e gli sorride.
Katrine si avvicina.
“Anja cosa stai facendo?” chiede preoccupata.
I due si girano verso di lei.
“Oh, tu devi essere Katrine” dice il ragazzo senza smettere di scaldare il cucchiaino “Anja mi ha parlato di te”.
Le fa un sorriso.
Anja invece si alza di scatto.
“Che diavolo vuoi ancora!” le urla.
“Anja, per favore, vieni con me, hai bisogno di essere aiutata”.
“Potevi aiutarmi quando te l’ho chiesto! Invece ve ne siete sbattuti! Ve ne siete sempre sbattuti!”.
Anja avanza verso la sorella.
“Sei un ipocrita come la la mamma, vai affanculo” urla Anja.
“Anja...”
Katrine non sa più cosa dire.
All’improvviso sente una mano sulla sua spalla, è il ragazzo, ha messo una mano anche sulla spalla di Anja.
“Anja non fare così, è tua sorella, è venuta fino a qui per te, ti vuole bene” le dice con voce calma.
“Vuole bene solo a se stessa!”
Il ragazzo si gira verso Katrine.
“Scusaci” dice “io sono Luckas”.
Luckas le tende una mano sporca.
Katrine la stringe frettolosamente.
“Anja è un po’ agitata in questi giorni, ma siamo felici che tu sia qui”.
Le sorride di nuovo mettendo in mostra i denti anneriti.
Anja continua a guardarla con odio, ma rimane in silenzio.
Luckas mette un braccio attorno alla vita di Anja.
“Magari puoi aiutarci, abbiamo finito quasi tutto, magari puoi darci una mano...”
“Volete che vi trovi della droga?” chiede Katrine incredula.
“Solo per il concerto, non siamo dei drogati, solo per godercelo meglio” dice Luckas.
“Si sorella, dacci una mano, non sei venuta qui per aiutarmi?” chiede Anja in tono di sfida.
Katrine guarda i due
“Poi tornerai a casa?”
Anja la guarda.
“Dopo il concerto” risponde.
Katrine annuisce.
Anja si rilassa.
“Grazie sorella” le dice contenta, e Katrine, per un attimo, vede di nuovo la sua sorellina.

4 - LUCKAS


Katrine rimane un attimo stordita, poi si incammina nella direzione dove è andata la sorella.
Passa vicino ad alcuni bagni chimici, nauseanti sotto il sole battente, e si inoltra nel boschetto.
Si aggira tra alcune tende di tela, bottiglie abbandonate e cartacce.
Un uomo completamente nudo sta dormendo nell'erba.
Poco più avanti un altro è sdraiato in terra, c’è una chiazza di vomito vicino a lui.
Katrine lo scavalca e va avanti.
Dopo qualche metro vede di nuovo sua sorella, è seduta vicino a un ragazzo magro, che indossa solo un paio di jeans lisi.
In mano ha un cucchiaio e lo sta scaldando con un accendino.
Anja lo sta guardando e gli sorride.
Katrine si avvicina.
“Anja cosa stai facendo?” chiede preoccupata.
I due si girano verso di lei.
“Oh, tu devi essere Katrine” dice il ragazzo senza smettere di scaldare il cucchiaino “Anja mi ha parlato di te”.
Le fa un sorriso.
Anja invece si alza di scatto.
“Che diavolo vuoi ancora!” le urla.
“Anja, per favore, vieni con me, hai bisogno di essere aiutata”.
“Potevi aiutarmi quando te l’ho chiesto! Invece ve ne siete sbattuti! Ve ne siete sempre sbattuti!”.
Anja avanza verso la sorella.
“Sei un ipocrita come la la mamma, vai affanculo” urla Anja.
“Anja...”
Katrine non sa più cosa dire.
All’improvviso sente una mano sulla sua spalla, è il ragazzo, ha messo una mano anche sulla spalla di Anja.
“Anja non fare così, è tua sorella, è venuta fino a qui per te, ti vuole bene” le dice con voce calma.
“Vuole bene solo a se stessa!”
Il ragazzo si gira verso Katrine.
“Scusaci” dice “io sono Luckas”.
Luckas le tende una mano sporca.
Katrine la stringe frettolosamente.
“Anja è un po’ agitata in questi giorni, ma siamo felici che tu sia qui”.
Le sorride di nuovo mettendo in mostra i denti anneriti.
Anja continua a guardarla con odio, ma rimane in silenzio.
Luckas mette un braccio attorno alla vita di Anja.
“Magari puoi aiutarci, abbiamo finito quasi tutto, magari puoi darci una mano...”
“Volete che vi trovi della droga?” chiede Katrine incredula.
“Solo per il concerto, non siamo dei drogati, solo per godercelo meglio” dice Luckas.
“Si sorella, dacci una mano, non sei venuta qui per aiutarmi?” chiede Anja in tono di sfida.
Katrine guarda i due
“Poi tornerai a casa?”
Anja la guarda.
“Dopo il concerto” risponde.
Katrine annuisce.
Anja si rilassa.
“Grazie sorella” le dice contenta, e Katrine, per un attimo, vede di nuovo la sua sorellina.

2 commenti:

Mr. Mist ha detto...

... ed ecco la proposta del diavolo! Ottima la descrizione di Luckas, al tempo stesso inquietante e rassicurante!

Nicholas ha detto...

Eh si, Luckas è tutto del diavolo e, come sappiamo, non esistono brave persone in DE