“Stai per morire?”
Guarda incredula lui e poi la mamma.
“Si, lo sapevo da diversi anni, e ormai non mi rimane più molto, una settimana, dieci giorni al massimo”.
La bambina fa qualche passo verso di lui allungando le braccia, l’uomo la ferma con un gesto della mano guantata.
“Sai che non puoi toccarmi”.
La mamma si china e abbraccia la bambina.
“Andrà tutto bene” le sussurra.
L’uomo prende una valigia.
“Dove vai?” chiede la bambina in lacrime.
“Devo andare a lavorare”
“No! Resta con noi!”
La bambina cerca di liberarsi dall’abbraccio della madre.
“Mi dispiace, un giorno capirai” dice l'uomo e apre la porta che da sull’esterno.
“Addio amore” le dice.
La bimba scoppia in lacrime, anche la donna sta piangendo adesso.
L'uomo chiude la porta.
7 commenti:
Beh si parte subito leggeri!
Da genitore questo post mi ha fatto un certo effetto... Molto ben descritta questa scena! Volevo già scrivertelo alla fine della storia "Concerto" Nicholas: la tua capacità narrativa riesce con poche frasi a toccare le corde emotive di chi ti legge, almeno per quel che mi riguarda! Complimenti, davvero, credo che questa storia mi darà moltissime soddisfazioni! ;)
Grazie!
Allora i miei sforzi per imparare a scrivere decentemente non sono sprecati :)
Chi ha chiesto "stai per morire?"
La bambina lo chiede, doveva essere un dialogo in media res dopo la notizia, mi spiace se non si è capito :)
Questo resoconto promette tremendamente bene. E mi accodo anch'io ai complimenti di Mr.Mist! :)
Oh sì, promette bene.
Scene cariche di pathos, non c'è che dire!
Complimenti!
Ora vediamo che succede...
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