La barca scivola sul mare vuoto, quattro figure si alzano sulla tolda scrostata dove hanno passato la notte.
Il capitano è al timone e guarda un po’ la strumentazione e un po’ l’orizzonte.
I quattro si stiracchiano, il sole si sta facendo sentire.
“Capitano quanto manca?” chiede un uomo vestito di tutto punto, compreso un paio di guanti.
“Abbiamo penetrato la zona protetta circa 2 ore fa, tra 5 o 6 ore dovremmo arrivare, penso verso le 14”.
Una giovane ragazza dai marcati tratti polinesiani si fa avanti salutando gli altri.
“Abbiamo avuto poco tempo ieri notte per conoscerci, io sono Mia Swaili, responsabile logistica del Governo dell’APAC per l’Area Protetta”.
Tende una mano all’uomo ben vestito.
L’uomo ignora la mano tesa.
“Sono l’ingegner Koothrapali della Wholefood, questa è una biotecnologa della nostra corporazione, la dott.sa Tardella”.
Una donna di circa quarant’anni, con abiti leggeri, stringe la mano della ragazza ancora a mezz'aria “Puoi chiamarmi Lucia”.
“Mentre lui è un contractor che si deve occupare della nostra sicurezza” continua l’uomo.
Un ragazzo giovane con i capelli tagliati corti si fa avanti.
“Piacere, Fred Thumberg” le dice e le stringe la mano.
“Thumberg? Come quella Thumberg?”
“Si, la mia famiglia è di origine svedese, ma non c’è parentela, purtroppo”.
La ragazza nota la mitraglietta che l’uomo porta a tracolla e la pistola nella fondina.
“Dovresti proteggerli da cosa? Spero non dalle sirene”.
Il contractor fa una faccia shockata, così come gli altri due.
“Certo che no! Sono animali, solo un pazzo vorrebbe nuocere a degli animali!”
“Voi le avete mai viste le sirene?”  chiede ancora Mia.
I tre fanno cenno di no.
“A me piacerebbe tantissimo vederle, mi piacerebbe vedere anche qualche pesce a dirla tutta, ma...“ guarda il mare vuoto “non penso succederà”.

Mia torna a voltarsi verso di loro.
“Voi l’avete visto il mondo, prima?”
“Io ero una bambina” risponde Lucia “non ricordo molto, ma era già messo male, il mondo”.
“Io ho circa la tua età, quindi non l’ho nemmeno visto” risponde Fred.
“Io l’ho visto”.
I quattro si girano a guardare il vecchio capitano.
“Sono nato nello scorso millennio, mica come voi bambocci”.
“Nello scorso millennio mi sembra difficile” puntualizza Koothrapali.
“Sissignore, Harlock, classe 1999” il capitano sputa fuori bordo.
“Strano nome”.
“Un’idea di mio padre, è vissuto negli anni ‘80 del secolo scorso, uomo di mare anche lui”.
“Quindi avete visto gli animali?”
“Li ho visti sì, e ho anche visto come abbiamo ridotto questo pianeta a una merda”.
“Ma ora non succederà più” dice Fred “ora abbiamo capito quanto sia importante la natura e gli animali, ora c’è l’ESA, ci sono le leggi...”
“Ora, ora, ora” lo interrompe brusco il capitano “ora non serve più a un cazzo”.
Tutti guardano il mare vuoto.
“Ora non c’è più un cazzo da proteggere” conclude Harlock.
“Il 99.99% della biomassa e il 99% delle specie viventi” mormora Lucia “ecco cosa ci è costato il riscaldamento globale...”

1 - IL MONDO DI PRIMA


La barca scivola sul mare vuoto, quattro figure si alzano sulla tolda scrostata dove hanno passato la notte.
Il capitano è al timone e guarda un po’ la strumentazione e un po’ l’orizzonte.
I quattro si stiracchiano, il sole si sta facendo sentire.
“Capitano quanto manca?” chiede un uomo vestito di tutto punto, compreso un paio di guanti.
“Abbiamo penetrato la zona protetta circa 2 ore fa, tra 5 o 6 ore dovremmo arrivare, penso verso le 14”.
Una giovane ragazza dai marcati tratti polinesiani si fa avanti salutando gli altri.
“Abbiamo avuto poco tempo ieri notte per conoscerci, io sono Mia Swaili, responsabile logistica del Governo dell’APAC per l’Area Protetta”.
Tende una mano all’uomo ben vestito.
L’uomo ignora la mano tesa.
“Sono l’ingegner Koothrapali della Wholefood, questa è una biotecnologa della nostra corporazione, la dott.sa Tardella”.
Una donna di circa quarant’anni, con abiti leggeri, stringe la mano della ragazza ancora a mezz'aria “Puoi chiamarmi Lucia”.
“Mentre lui è un contractor che si deve occupare della nostra sicurezza” continua l’uomo.
Un ragazzo giovane con i capelli tagliati corti si fa avanti.
“Piacere, Fred Thumberg” le dice e le stringe la mano.
“Thumberg? Come quella Thumberg?”
“Si, la mia famiglia è di origine svedese, ma non c’è parentela, purtroppo”.
La ragazza nota la mitraglietta che l’uomo porta a tracolla e la pistola nella fondina.
“Dovresti proteggerli da cosa? Spero non dalle sirene”.
Il contractor fa una faccia shockata, così come gli altri due.
“Certo che no! Sono animali, solo un pazzo vorrebbe nuocere a degli animali!”
“Voi le avete mai viste le sirene?”  chiede ancora Mia.
I tre fanno cenno di no.
“A me piacerebbe tantissimo vederle, mi piacerebbe vedere anche qualche pesce a dirla tutta, ma...“ guarda il mare vuoto “non penso succederà”.

Mia torna a voltarsi verso di loro.
“Voi l’avete visto il mondo, prima?”
“Io ero una bambina” risponde Lucia “non ricordo molto, ma era già messo male, il mondo”.
“Io ho circa la tua età, quindi non l’ho nemmeno visto” risponde Fred.
“Io l’ho visto”.
I quattro si girano a guardare il vecchio capitano.
“Sono nato nello scorso millennio, mica come voi bambocci”.
“Nello scorso millennio mi sembra difficile” puntualizza Koothrapali.
“Sissignore, Harlock, classe 1999” il capitano sputa fuori bordo.
“Strano nome”.
“Un’idea di mio padre, è vissuto negli anni ‘80 del secolo scorso, uomo di mare anche lui”.
“Quindi avete visto gli animali?”
“Li ho visti sì, e ho anche visto come abbiamo ridotto questo pianeta a una merda”.
“Ma ora non succederà più” dice Fred “ora abbiamo capito quanto sia importante la natura e gli animali, ora c’è l’ESA, ci sono le leggi...”
“Ora, ora, ora” lo interrompe brusco il capitano “ora non serve più a un cazzo”.
Tutti guardano il mare vuoto.
“Ora non c’è più un cazzo da proteggere” conclude Harlock.
“Il 99.99% della biomassa e il 99% delle specie viventi” mormora Lucia “ecco cosa ci è costato il riscaldamento globale...”

5 commenti:

Mr. Mist ha detto...

L'inizio del post con tutta la questione dei nomi evocativi: Koothrapali, Thumberg ed Harlock, aveva un mood più rilassato, la seconda parte invece ci riporta alla dura e tremenda realtà di una situazione ambientale che ha ormai passato il punto di non ritorno.
Come linea temporale Nicholas siamo oltre la seconda metà di questo secolo vero?

Nicholas ha detto...

Si, l'avventura è ambientata nel 2060, avevo detto ai pg che potevano tranquillamente avere personaggi di ogni nazionalità, ipotizzando un mondo molto più interconnesso e multiculturale, mi hanno preso in parola :D

Ale ha detto...

“Ora, ora, ora” lo interrompe brusco il capitano “ora non serve più a un cazzo”.
Tutti guardano il mare vuoto.
“Ora non c’è più un cazzo da proteggere” conclude Harlock.


In tre frasi tutta la dimensione del disastro.

Nicholas ha detto...

Mi sono trovato in enorme difficoltà nelle descrizione, ricordarmi di omettere uccelli che cantano, insetti che volano etc.
Tutte cose che di solito si mettono a mucchio nelle descrizioni classiche.

andrea ha detto...

Riuscire ad evocare un ambiente in cui NON ci sono i classici suoni della natura è difficile, probabilmente più di una descrizione classica.
Qui la focalizzazione sul disastro è proprio tangibile, bravo!