Per il resto della mattinata nessuno parla molto mentre si dirigono verso Oulx, la fine del loro viaggio.
Giulio si sta in coda, un occhio ai compagni e uno alla pista dietro di se.
Giampiero cammina a fianco a Tina, la ragazza guarda la strada e stringe la borsa di cuoio scuro.
Igino ha capito che Rinaldo non tornerà e anche lui rimane in silenzio, distraendosi di tanto in tanto a guardare il paesaggio.
Verso mezzogiorno però vedono sulla strada due uomini a cavallo.
Hanno armature metalliche, spade al fianco e fucili in mano.
Si fermano a una decina di metri dal gruppo.
Giampiero si fa avanti.
“Salute confratelli”
Uno dei due ricambia il saluto.
“Allora, Giampiero, i nostri sospetti erano fondati?”
Giampiero annuisce.
“Il signor Pautasso era caduto preda del maligno, usava il suo potere e la sua influenza per perseguire i suoi scopi” si gira verso il resto del gruppo “e aveva sottomesso la mente di questo povero disgraziato” dice indicando Igino.
L’uomo carica il fucile.
“È posseduto?”
Giampiero rimane silenzioso un istante.
“No, non ha colpe, è stato solo plagiato, ora che l’influenza di Pautasso è svanita è libero”.
“E dov’è l’adoratore del male?”
“Ha trovato la sua fine a Sestriere”.
“Ci altre persone possedute dal maligno?”
Giampiero lancia una lunga occhiata a Tina, poi si gira verso l’uomo a cavallo.
“No, nessuno”.
“Bene, allora vieni, che torniamo a Torino”.
“Aspettate, c’è un nuovo confratello che vorrebbe unirsi a noi”.
Giulio si fa avanti.
“Mi chiamo Giulio Peiretti e vorrei servire il Tempio”.
“Garantisco io per lui, dice Giampiero”.
“D’accordo Giulio, seguici e vedremo se sei degno”.

65 - TEMPLARI


Per il resto della mattinata nessuno parla molto mentre si dirigono verso Oulx, la fine del loro viaggio.
Giulio si sta in coda, un occhio ai compagni e uno alla pista dietro di se.
Giampiero cammina a fianco a Tina, la ragazza guarda la strada e stringe la borsa di cuoio scuro.
Igino ha capito che Rinaldo non tornerà e anche lui rimane in silenzio, distraendosi di tanto in tanto a guardare il paesaggio.
Verso mezzogiorno però vedono sulla strada due uomini a cavallo.
Hanno armature metalliche, spade al fianco e fucili in mano.
Si fermano a una decina di metri dal gruppo.
Giampiero si fa avanti.
“Salute confratelli”
Uno dei due ricambia il saluto.
“Allora, Giampiero, i nostri sospetti erano fondati?”
Giampiero annuisce.
“Il signor Pautasso era caduto preda del maligno, usava il suo potere e la sua influenza per perseguire i suoi scopi” si gira verso il resto del gruppo “e aveva sottomesso la mente di questo povero disgraziato” dice indicando Igino.
L’uomo carica il fucile.
“È posseduto?”
Giampiero rimane silenzioso un istante.
“No, non ha colpe, è stato solo plagiato, ora che l’influenza di Pautasso è svanita è libero”.
“E dov’è l’adoratore del male?”
“Ha trovato la sua fine a Sestriere”.
“Ci altre persone possedute dal maligno?”
Giampiero lancia una lunga occhiata a Tina, poi si gira verso l’uomo a cavallo.
“No, nessuno”.
“Bene, allora vieni, che torniamo a Torino”.
“Aspettate, c’è un nuovo confratello che vorrebbe unirsi a noi”.
Giulio si fa avanti.
“Mi chiamo Giulio Peiretti e vorrei servire il Tempio”.
“Garantisco io per lui, dice Giampiero”.
“D’accordo Giulio, seguici e vedremo se sei degno”.

5 commenti:

andrea ha detto...

... le carte iniziano ad essere rivelate.

Nicholas ha detto...

E Giulio si sgancia con abile mossa :D

Mr. Mist ha detto...

Adesso l 'attenzione si sposta su Igino e Tina!
Magistrale il modo in cui Giulio si è cavato d'impaccio senza colpo ferire c'è da dire che la sua via d'uscita se l'era creata durante il viaggio con Giampiero!

Rocco ha detto...

Ma non ci sarà un finale eroico che narri l'epica resistenza di Rinaldo contro tutti? Ed il lungo interrogatorio a cui sarà sottoposto dal rusati? E la eventuale messa al rogo? O magari l'ha scampata in qualche modo? Finale aperto?

Nicholas ha detto...

In accordo con il giocatore abbiamo evitato la scena.
In ogni caso è morto su questo non ci sono dubbi.