Il treno inizia a rallentare.
Tina prende le sue cose dalla cappelliera.
Abiti nuovi per una nuova vita, in un posto dove non la conosce nessuno.
Ho fatto come volevi papà, sono al sicuro ora.
Ha una stretta al cuore come ogni volta che ripensa a suo padre.
Pensa a tutto quello che avrebbe dovuto dirgli, di come suo padre l’ha protetta anche sapendola una strega, ora capisce la sua urgenza di trovare una colpevole e i suoi tentativi di salvare le ragazze perchè non pagassero colpe non loro.
Suo padre è morto come è vissuto: proteggendola.
Tina scende sulla banchina, intorno a lei un via vai di persone.
Esce dalla stazione e si dirige verso i traghetti.
Oltre la laguna intravede il campanile di San Marco.
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Da qui arrivo alle tre ipotesi su questo bel personaggio:
la prima che Tina abbia dei poteri che sfuggono alla sua volontà cosciente e che abbiano effetti collaterali nell'ambiente: animali che si rivegliano ed attaccano per esempio,
la seconda che sia una strega bianca, quindi non una persona malvagia che pratica una magia non collegata al diavolo anzi,
la terza che sia solo una "masca" una sorta di strega del folklore italiano, che diventa tale quando riceve il potere e "l'investitura" in eredità da un'altra masca.
Di certo non mi immagino questo personaggio come una strega adoratrice del diavolo che fa del male agli altri per diletto, questo no.
Ormai mancano solo i ringraziamenti, quindi posso spoilerare: in questa avventura non c'era nemmeno una strega.
Nemmeno Tina lo era, era solo una ragazza suggestionabile e sfortunata vittima dell'apofenia di un mondo spaventato.
E gli eventi "stregoneschi" potevano avere mille altre spiegazioni ma venivano letti in un'unica chiave, che andava bene a tutti.
Il core dell'avventura era proprio questo, mettere in campo un gruppo che, per i motivi più diversi, aveva bisogno di trovare delle streghe, pur avendo dubbi sulla loro effettiva esistenza e pur non volendo punire delle innocenti.
In ogni caso, se sarai interessato, dopo i ringraziamenti, farò un paio di post sulla costruzione di questa avventura.
Quanto alla spiegazione, nel mio commento ho fatto un volo pindarico su molte ipotesi senza capire che la spiegazione più corretta, logica e razionale, che tanto sarebbe piaciuta a Voltaire, era che Tina non fosse una strega ma una donna testimone di eventi che nessuno riusciva a spiegare, se non dando la colpa a qualcuno di ben definito e che magari non aveva la forza di potersi difendere da sospetti ed accuse di gente spaventata ed ignorante!
Mi fa piacere ti sia piaciuta, se la giocherai con i tuoi amici sarò curioso di sapere come la interpreteranno loro.