Al mattino il gruppo viene svegliato dai lamenti di Fred.
“Che succede?”
“Ho un mal di stomaco terribile, mi sa che non ho digerito”.
Il ragazzo si raggomitola.
Lucia gli passa alcune pastiglie e Fred le ingoia.
“Riposati”.
I quattro escono in strada e vedono una piccola folla radunata vicino alla spiaggia.
Si avvicinano.
“Che succede?” chiede Koothrapali facendosi largo.
Quindi si blocca e sbianca.
A terra ci sono i corpi di tre sirene, i lunghi capelli scuri si allargano sotto di loro, i volti perfetti sono composti, anche nella morte sono bellissime.
Anui afferra Koothrapali.
“Non siamo stati noi! Non siamo stati noi!”
“Cosa?” risponde Koothrapali stordito.
“Dobbiamo disfarci dei corpi! Dobbiamo bruciarli o l’ESA ci ammazzerà tutti!” insiste Anui.
Lucia si fa avanti.
“Aspettate! Ho bisogno di esaminare questi corpi”.
“Dobbiamo distruggerle!”
"Non ora!"
Lucia fa cenno a Harlok “Aiutami a portarle in quella rimessa”.
Harlock si china sulla prima sirena, una ragazza giovane, con i capelli castani, lisci come la seta.
Harlock li accarezza.
Poi passa un dito sulle sue labbra perfette.
Le accarezza il fianco e poi il seno.
“Che diavolo fai! Prendi quel pesce!”
Harlock si riprende e si carica la sirena, gli altri uomini presenti allungano le mani su quelle a terra, accarezzandole, uno inizia a slacciarsi i pantaloni.
Anche da morte i loro feromoni sono devastanti. Pensa Lucia.
“Mia dammi una mano”.
Le due ragazze prendono i corpi delle sirene e le portano verso una rimessa di pesca.
Gli uomini guardano imbambolati il gruppetto allontanarsi.
Commenti
Può anche averle uccise un uomo, a patto di rimanere parecchio lontano.