Lucia va avanti a tagliare e a commentare sul suo tablet con voce clinica.
“I denti sono diversi, meno adatti a consumare carne” si sposta sulla schiena dove vede alcune zampe chitinose retratte “questo è nuovo...”.
Scatta una foto.
“Sulla schiena le sirene hanno sviluppato delle zampe chitinose estroflettibili simili a quelle quelle dei crostacei, probabilmente per spostarsi sulla terra”.
Incide le branchie e segue le arterie.
“I soggetti hanno sviluppato un rudimentale apparato respiratorio, capace di sopperire alle branchie, sembra che stiano evolvendo a tutti gli effetti verso una specie anfibia”.
“E questo è un male?” la voce di Mia rompe il monologo della biotecnologa.
Lucia smette di registrare.
“Bhe no, gli animali evolvono, però le sirene sembrano essere in grado di farlo molto in fretta, sembra quasi che si adattino meglio alla teoria lamarckiana piuttosto che a quella darwiniana...".
"Che significa?"
"Che invece che premiare mutazioni casuali siano in grado di guidare le proprie mutazioni generazione dopo generazione".
Mia la guarda senza capirci molto.
"Lascia stare, è una teoria sconfessata da molto tempo, però se scoprissimo come fanno ad adattarsi così velocemente e bene, potrebbe essere d’aiuto anche ad altre specie, per aiutarle ad adattarsi alle nuove condizioni ambientali”.
Riprende la sua analisi.
“L’apparato digerente sembra essere adatto alla digestione di liquidi piuttosto che di solidi, sia i denti che i capezzoli della parte umana suggeriscono che le sirene dissanguino le vittime piuttosto che nutrirsi di loro”.
“Ma c’è del vero nelle storie di uomini che si accoppiano con le sirene”.
Luicia scoppia a ridere.
“Vieni qui”.
Mia si avvicina e Lucia le mostra l’apparato riproduttivo della sirena che stava controllando.
“Questa è un maschio” e ride di nuovo.
“Le sirene sono pesci, ne più ne meno, sono intelligenti come un pesce e si riproducono come un pesce, ci sono maschi e femmine però la parte superiore è sempre di donna, ma non devi credere sia davvero una parte umana, è più come un’esca, come quei pesci che, prima che il riscaldamento globale li sterminasse, attiravano le loro vittime con una luce, tutto qui”.
Lucia riprende a parlare al tablet mentre Mia osserva le tre creature stese sul tavolo.

23 - EVOLUZIONE


Lucia va avanti a tagliare e a commentare sul suo tablet con voce clinica.
“I denti sono diversi, meno adatti a consumare carne” si sposta sulla schiena dove vede alcune zampe chitinose retratte “questo è nuovo...”.
Scatta una foto.
“Sulla schiena le sirene hanno sviluppato delle zampe chitinose estroflettibili simili a quelle quelle dei crostacei, probabilmente per spostarsi sulla terra”.
Incide le branchie e segue le arterie.
“I soggetti hanno sviluppato un rudimentale apparato respiratorio, capace di sopperire alle branchie, sembra che stiano evolvendo a tutti gli effetti verso una specie anfibia”.
“E questo è un male?” la voce di Mia rompe il monologo della biotecnologa.
Lucia smette di registrare.
“Bhe no, gli animali evolvono, però le sirene sembrano essere in grado di farlo molto in fretta, sembra quasi che si adattino meglio alla teoria lamarckiana piuttosto che a quella darwiniana...".
"Che significa?"
"Che invece che premiare mutazioni casuali siano in grado di guidare le proprie mutazioni generazione dopo generazione".
Mia la guarda senza capirci molto.
"Lascia stare, è una teoria sconfessata da molto tempo, però se scoprissimo come fanno ad adattarsi così velocemente e bene, potrebbe essere d’aiuto anche ad altre specie, per aiutarle ad adattarsi alle nuove condizioni ambientali”.
Riprende la sua analisi.
“L’apparato digerente sembra essere adatto alla digestione di liquidi piuttosto che di solidi, sia i denti che i capezzoli della parte umana suggeriscono che le sirene dissanguino le vittime piuttosto che nutrirsi di loro”.
“Ma c’è del vero nelle storie di uomini che si accoppiano con le sirene”.
Luicia scoppia a ridere.
“Vieni qui”.
Mia si avvicina e Lucia le mostra l’apparato riproduttivo della sirena che stava controllando.
“Questa è un maschio” e ride di nuovo.
“Le sirene sono pesci, ne più ne meno, sono intelligenti come un pesce e si riproducono come un pesce, ci sono maschi e femmine però la parte superiore è sempre di donna, ma non devi credere sia davvero una parte umana, è più come un’esca, come quei pesci che, prima che il riscaldamento globale li sterminasse, attiravano le loro vittime con una luce, tutto qui”.
Lucia riprende a parlare al tablet mentre Mia osserva le tre creature stese sul tavolo.

5 commenti:

Nicholas ha detto...

Ci sono un po' di post di pipponi ma l'azione tornerà presto! :D

andrea ha detto...

A me piacciono i post con le spiegazioni... =P

Ale ha detto...

Anch'io apprezzo questi post con gli spiegoni.

@Nicholas: vedo che hai rilasciato un post extra questa settimana! Good!

Nicholas ha detto...

Ah melma!
Mi sono ponfuso, va beh poco male :)

Mr. Mist ha detto...

Mi accodo a chi apprezza il post-spiegone, questo mi è piaciuto particolarmente perchè ho rispolverato le mie nozioni di scienza delle medie! :D