Giulio fa cenno all'oste assonnato.
L’uomo prende una pentola dalla stufa e va al suo tavolo.
Versa due mestolate di latte caldo e torna a sedersi vicino alla stufa.
Nella sala comune non c’è ancora nessuno, fuori il sole sta sorgendo.
Giulio fa un lungo sbadiglio e finisce la colazione.
Osserva il sole salire a illuminare le cime delle montagne.
Un trapestio alle sue spalle lo fa girare, vede il suo datore di lavoro con la figlia.
Rinaldo gli fa un cenno, mentre Tina gli sorride, quindi si siedono con lui.
“Svegliato presto?” chiede Tina.
“Ho dormito male, immagino sia un po’ d’ansia per la missione”.
“Anche io ho dormito male...” risponde la ragazza.
Giulio guarda Rinaldo che sta pucciando del pane raffermo nel latte.
“E Igino?”
“Dorme, sai com’è gli piace starsene sotto le coperte al calduccio” risponde l'uomo, poi si gira verso le scale.
“Igino! Preparati!”
La chiamata fa sobbalzare l’oste che osserva i tre, un uomo di circa cinquant'anni, ben piantato e con la barba rada e un giovane di circa trenta con un’accetta al fianco e una pistola.
Decide di non commentare ma si sofferma sulla ragazza, molto giovane, con capelli scuri e lisci, un corpo sinuoso sotto gli abiti pesanti e un sorriso che illumina la stanza.
“Signor Rinaldo, eccomi!”
Un ragazzone scende dalle scale e si siede al tavolo, prende una scodella e inizia a mangiare.
“”Hai dormito bene Igino?” chiede Giulio.
“Si Giulio, benissimo, grazie Giulio”, gli sorride e torna a mangiare.
“Sbrigati Igino che abbiamo un appuntamento”.
“Si signor Rinaldo!”
Igino beve rumorosamente dalla scodella.
Quindi i quattro si alzano, Rinaldo lascia 2 scudi sul tavolo e escono nella fredda mattina primaverile.

1- SVEGLIA ALL'ALBA


Giulio fa cenno all'oste assonnato.
L’uomo prende una pentola dalla stufa e va al suo tavolo.
Versa due mestolate di latte caldo e torna a sedersi vicino alla stufa.
Nella sala comune non c’è ancora nessuno, fuori il sole sta sorgendo.
Giulio fa un lungo sbadiglio e finisce la colazione.
Osserva il sole salire a illuminare le cime delle montagne.
Un trapestio alle sue spalle lo fa girare, vede il suo datore di lavoro con la figlia.
Rinaldo gli fa un cenno, mentre Tina gli sorride, quindi si siedono con lui.
“Svegliato presto?” chiede Tina.
“Ho dormito male, immagino sia un po’ d’ansia per la missione”.
“Anche io ho dormito male...” risponde la ragazza.
Giulio guarda Rinaldo che sta pucciando del pane raffermo nel latte.
“E Igino?”
“Dorme, sai com’è gli piace starsene sotto le coperte al calduccio” risponde l'uomo, poi si gira verso le scale.
“Igino! Preparati!”
La chiamata fa sobbalzare l’oste che osserva i tre, un uomo di circa cinquant'anni, ben piantato e con la barba rada e un giovane di circa trenta con un’accetta al fianco e una pistola.
Decide di non commentare ma si sofferma sulla ragazza, molto giovane, con capelli scuri e lisci, un corpo sinuoso sotto gli abiti pesanti e un sorriso che illumina la stanza.
“Signor Rinaldo, eccomi!”
Un ragazzone scende dalle scale e si siede al tavolo, prende una scodella e inizia a mangiare.
“”Hai dormito bene Igino?” chiede Giulio.
“Si Giulio, benissimo, grazie Giulio”, gli sorride e torna a mangiare.
“Sbrigati Igino che abbiamo un appuntamento”.
“Si signor Rinaldo!”
Igino beve rumorosamente dalla scodella.
Quindi i quattro si alzano, Rinaldo lascia 2 scudi sul tavolo e escono nella fredda mattina primaverile.

5 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Sarà il nome inusuale, sarà il fatto che ama stare a letto fino all'ultimo, come me ultimamente, sarà lo stile da: "bravo ma ciula"... comunque Igino è già il mio eroe!

Ursha ha detto...

Io unto sulla bruna invece.

Mr. Mist ha detto...

La bruna, mi sa, la puntano in tanti! XD

Ursha ha detto...

@Mr.Mist la mia professione richiede di puntare all'ovvio.

Nicholas ha detto...

@Mr. Mist anche "grand gross ciula e baloss" :D