Dog e Ned sono seduti nello spazioso ufficio della Tamla-Motown.
I loro abiti larghi e dozzinali contrastano con quelli delle altre persone in completi eleganti e capi ricercati.
Alle pareti riproduzioni di quadri famosi e dischi d’oro, sulla larga scrivania di cristallo alcuni contratti.
“Signor Donovan saremo lieti di pubblicare e distribuire il suo secondo album, siamo colpiti dai testi e dal coraggio e siamo sicuri sarà the next big thing, faremo uscire il singolo “Fire in the Hole” quest’estate, siamo certi rimarrà in cima alla classifica Billboard per almeno un mese!”
“Io quella canzone non la canto!”
“Cosa?”
Dog interviene.
“Dai Ned, ne abbiamo parlato, hai visto il contratto? Ci pagano 2 milioni di dollari!”
“Io non sono frocio! Non canto roba da froci!”
Gli occhi dell’uomo elegante si fanno stretti.
“Signor Donovan, non ce ne frega niente di cosa lei sia o non sia, le nostre ricerche dicono che i target cari alle minoranze di genere avranno un’impennata nel 2020, la sua canzone è perfetta e lei è perfetto per parlare di omosessualità in un ambiente estremamente omofobo come quello da cui proviene” gli allunga il contratto “lei la canterà”.
“Io sono Ned Nigga Donovan! Io non canto quella roba!” dice Ned con disprezzo.
“Signor Donovan, lei non è nessuno” l'uomo indica un giovane con i capelli ossigenati seduto a fianco “il nostro esperto di digital marketing che cura i suoi profili social sta già lavorando a modificare il suo profilo, alcuni hashtag contro la mascolinità tossica, un paio di post per il rispetto delle diversità percepita e una strizzata d’occhio verso i nuovi modelli non-binary”.
“Ma che stai dicendo? Io non voglio i vostri soldi! Io vengo dalla strada, voglio il rispetto!”
Dog si gira verso Ned.
“Ned, basta con questo atteggiamento, il mondo è cambiato, solo tuo fratello e quei quattro cretini che lo seguono non se ne rendono conto, basta con sta cosa del ghetto, dell’essere real, pensa ai soldi!”
L’uomo elegante riprende.
“Signor Donovan, lei firma e canta, se no di neri che vogliono fare due milioni di dollari ne troviamo una dozzina entro stasera e le assicuro che nessuno si ricorderà di lei tra un mese”.
“Eddai Ned” continua Dog “è l’occasione che sognavamo da ragazzini, è qui!”
Poi gli sussurra una strofa che Ned conosce bene.
“Look, if you had one shot or one opportunity /
To seize everything you ever wanted in one moment /
Would you capture it, or just let it slip?”
Ned capitola.
“E va bene, ma io non sono frocio ok? Non lo sono! Mi fanno schifo!”.
L’uomo sorride e gli porge una biro.

5 - MAJOR


Dog e Ned sono seduti nello spazioso ufficio della Tamla-Motown.
I loro abiti larghi e dozzinali contrastano con quelli delle altre persone in completi eleganti e capi ricercati.
Alle pareti riproduzioni di quadri famosi e dischi d’oro, sulla larga scrivania di cristallo alcuni contratti.
“Signor Donovan saremo lieti di pubblicare e distribuire il suo secondo album, siamo colpiti dai testi e dal coraggio e siamo sicuri sarà the next big thing, faremo uscire il singolo “Fire in the Hole” quest’estate, siamo certi rimarrà in cima alla classifica Billboard per almeno un mese!”
“Io quella canzone non la canto!”
“Cosa?”
Dog interviene.
“Dai Ned, ne abbiamo parlato, hai visto il contratto? Ci pagano 2 milioni di dollari!”
“Io non sono frocio! Non canto roba da froci!”
Gli occhi dell’uomo elegante si fanno stretti.
“Signor Donovan, non ce ne frega niente di cosa lei sia o non sia, le nostre ricerche dicono che i target cari alle minoranze di genere avranno un’impennata nel 2020, la sua canzone è perfetta e lei è perfetto per parlare di omosessualità in un ambiente estremamente omofobo come quello da cui proviene” gli allunga il contratto “lei la canterà”.
“Io sono Ned Nigga Donovan! Io non canto quella roba!” dice Ned con disprezzo.
“Signor Donovan, lei non è nessuno” l'uomo indica un giovane con i capelli ossigenati seduto a fianco “il nostro esperto di digital marketing che cura i suoi profili social sta già lavorando a modificare il suo profilo, alcuni hashtag contro la mascolinità tossica, un paio di post per il rispetto delle diversità percepita e una strizzata d’occhio verso i nuovi modelli non-binary”.
“Ma che stai dicendo? Io non voglio i vostri soldi! Io vengo dalla strada, voglio il rispetto!”
Dog si gira verso Ned.
“Ned, basta con questo atteggiamento, il mondo è cambiato, solo tuo fratello e quei quattro cretini che lo seguono non se ne rendono conto, basta con sta cosa del ghetto, dell’essere real, pensa ai soldi!”
L’uomo elegante riprende.
“Signor Donovan, lei firma e canta, se no di neri che vogliono fare due milioni di dollari ne troviamo una dozzina entro stasera e le assicuro che nessuno si ricorderà di lei tra un mese”.
“Eddai Ned” continua Dog “è l’occasione che sognavamo da ragazzini, è qui!”
Poi gli sussurra una strofa che Ned conosce bene.
“Look, if you had one shot or one opportunity /
To seize everything you ever wanted in one moment /
Would you capture it, or just let it slip?”
Ned capitola.
“E va bene, ma io non sono frocio ok? Non lo sono! Mi fanno schifo!”.
L’uomo sorride e gli porge una biro.

5 commenti:

Rocco ha detto...

“Signor Donovan, lei firma e canta, se no di neri che vogliono fare due milioni di dollari ne troviamo una dozzina entro stasera e le assicuro che nessuno si ricorderà di lei tra un mese”. BELLISSIMA.

Mr. Mist ha detto...

E' vero Rocco è una frase che ti mette all'angolo!
Qui però alla fina la citazione di Eminem mi sa che c'è stata... XD

Nicholas ha detto...

@mr.mist alla fine fiasco è un gioco di stereotipi 😁

andrea ha detto...

Più stereotipi ci sono, più rende!

Ursha ha detto...

Finora questa è la scena più epica, ma mi sa che il meglio deve ancora arrivare