È pomeriggio inoltrato quando appare Perosa Argentina.
Le case di pietra sono protette da una palizzata di legno.
Sull'ingresso c'è un excurbites con alcuni curiosi, stupiti di vedere dei viaggiatori.
Rinaldo si fa avanti.
“Siamo cacciatori di streghe, siamo qui per conto della curia di Pinerolo”.
“Streghe? Qui non ci sono streghe”.
“Il fatto che non le vediate non significa che non ci siano”.
Le persone presenti iniziano a parlottare tra di loro.
“Dicono ci siano delle streghe”
“Eh l’ho sempre saluto”
“Da Pinerolo vengono”
Rinaldo sovrasta le chiacchiere "C'è un posto dove io e i miei uomini possiamo sistemarci?"
“C’è il municipio e la locanda, al municipio però ci siamo noi” risponde l'excurbites.
“La locanda andrà bene” taglia corto Rinaldo.
Il gruppetto si lascia dietro la folla di curiosi e raggiunge un edificio in muratura, sulla facciata esterna è ancora visibile una scritta a lettere scure “VINCERE E VINCEREMO”.
All’interno c’è il camino acceso, alcuni tavolacci, scansie con beni di prima necessità.
Marco, l’oste li accoglie con i due giovani figli Chiara e Giuseppe.
Il gruppo occupa l’unica stanza per gli ospiti al piano superiore dove ci sono tre letti a castello.
Quindi tornano dabbasso e si fanno portare da mangiare.
A sera Giulio se ne sta fuori dalla locanda a fumare, Igino invece fa un giro per il paese immerso nel buio.
Quando torna raggiunge Tina.
”Ho un mal di testa fortissimo”.
“Anche stasera?”
“Si”
La ragazza tira fuori un flaconcino di morfina e prepara una siringa.
“Lo sai che questa roba prima o poi diventerà un problema...”
“Mi fa tanto male la testa” continua Igino con insistenza.
Tina gli pratica un’iniezione.
Quindi tutti vanno a dormire.
Commenti
Un paio di riflessioni estemporanee, al momento quest'avventura ha una minore frequenza d'incontri di morti rispetto ad altre di SR potrebbe essere legata alla zona poco popolata oppure siamo un po' più avanti col calendario e quindi il Sacro Impero ha fatto già un po' di pulizia.
Mi è piaciuta la caratterizzazione del villaggio con la frase del ventennio sul muro, che poi in un paesello delle mie zone una di quelle frasi consunta e scrostata da qualche parte c'è ancora!
I pochi Morti sono più che altro legati alla scarsa densità abitativa, l'avventura è ambientata nel 1957.