A pranzo il gruppo si ritrova, tranne Tina che è dall’erborista locale e si sta facendo sistemare la ferita.
“Bene, avete qualcosa?” chiede Rinaldo.
“Poca roba” inizia Giulio “qualcuno ha additato Marzia Chiotti, l’erborista, spesso va nei boschi e prepara impacchi di erbe”.
“È sola?”
“No, sposata e con un figlio”.
“A me diversi hanno fatto il nome di Elena Cartino” continua Giampiero “vive con la famiglia, non si è ancora sposata nonostante abbia 25 anni, e a volte legge il futuro nei fondi di caffè”.
Giulio fa un cenno verso Chiara, la giovane sta attizzando il fuoco nel camino “non è la sola che “dovrebbe sposarsi” secondo gli abitanti, pare che abbia modi di fare un po’ libertini”.
“A me invece diverse persone hanno parlato di una certa Mara Sarini, una vedova, vive nella sporcizia e nell’indigenza, non va mai a messa e spesso canticchia litanie strane, oltre a insultare e maledire chiunque le arrivi a tiro”.
“Cosa fate in queste situazioni?” chiede Giampiero.
“Questa è la situazione normale, voci, pettegolezzi, chiediamo agli excurbites, al prete e poi cerchiamo di capire” risponde Rinaldo “dopo pranzo, tu andrai a parlare con il prete, Giulio con gli excurbites, Igino farà un giro nei dintorni, ha una certa sensibilità il ragazzo”.
“E voi che farete?” chiede Giampiero.
“Io ovviamente, farò la pennichella”.
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