Il gruppo esce da Pinerolo risalendo la strada che costeggia il Chisone.
Il cielo è nuvoloso e l’aria fredda, le montagne contornano la valle coperte da fitti boschi.
Qua e la mucchi di neve nel bosco o a bordo strada.
Giampiero si avvicina a Tina.
“Ma tuo padre è sempre così?”
“Così come?” chiede sgranando gli occhi.
“Bhe così… burbero”.
Tina ride “Si avevo capito, comunque no, a volte è peggio, ma è bravo, solo non ti conosce, io viaggio insieme a loro da un anno e gli altri due da almeno 3 anni”.
“E com’è la vita dei cacciatori di streghe?”
Tina sospira.
“Bhe è dura...”.
“Oh hai finito di infastidire mia figlia?” da dietro arriva la voce di Rinaldo “vai in avanscoperta con Giulio”.
“Certo signor Pautasso” risponde Giampiero e avanza lungo la fila.
5 commenti:
Taac beccato! XD
Non le riporto nella narrazione ma al tavolo volavano frasi in piemontese i "boja faus" si sprecavano :D
Che io conosco ed uso spesso per la cronaca! :D
... eviterò perciò di ambientare una qualsiasi avventura / campagna in Veneto, allora XD
No ambientala pure in Veneto al massimo nel resoconto usa dei giri di parole tipo: "Accidempoli" o "Per dindirindina"! XD
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