“Come mai hai una spada?” chiede Tina a Giampiero.
“Bhe è un’ottima arma”.
“Si ma non se ne vedono tante”.
“Era di mio padre, e mi alleno spesso ad usarla, sono contento sia stata utile”
“Bhe siamo cacciatori di streghe, ognuno di noi deve essere anche in grado di difendersi” commenta Giulio “te la cavi anche con la doppietta, è consolante, almeno non devo sempre tenerti d’occhio”.
Igino intanto ricarica la sua Bodeo con attenzione seduto poco lontano.
“Ho visto che sei brava con le ferite” continua Giampiero.
“Si, a Torino lavoravo all’ospedale come infermiera”.
“Sembra un compito tranquillo e sicuro, come mai hai smesso?”
“Se abbiamo finito mettiamoci in marcia” li sprona Rinaldo “basta cianciare”.
Tutti si alzano e il gruppo si rimette in marcia.
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Il povero Giampiero non sa nulla delle persone con cui si è imbarcato in una missione molto pericolosa, ogni occasione è buona per capirci qualcosa.