Il Chisone impetuoso riempie la vallata col rumore del suo scrosciare, Giulio si ferma e indica due cinghiali che grufolano a bordo strada.
“E quelli?”
“Non perdiamo tempo” Rinaldo estrae la Beretta e spara un colpo in aria.
I due cinghiali corrono via nel bosco.
Giulio zoppica senza stivale verso dove erano e controlla cosa stavano grufolando.
“C’è qualcosa di interessante?”
Giulio tira su un tubero sporco di terra e mezzo mangiato.
“Una patata dolce”.
Poi si gira a indicare qualcosa sul versante della montagna.
“Laggiù vedo delle baite, andate a vedere se è rimasto qualcosa, che mi si sta intorpidendo il piede”.
Igino e Rinaldo risalgono il bosco mentre gli altri li aspettano sulla strada.
Sono li da alcuni minuti quando un lupo esce dal bosco a circa venti metri di distanza.
L’animale li fissa senza muoversi.
Giulio si alza lentamente e estrae la pistola.
Il lupo non si muove.
Giulio la punta e la tiene fissa sulla creatura.
Passano alcuni, interminabili secondi.
Poi il lupo scatta via nel bosco sparendo alla vista.
“Attenzione, lupi!” urla Tina versa gli altri due.
Lo scrosciare del Chisone però copre il suo avvertimento.
Un quarto d’ora dopo Igino e Rinaldo sono di ritorno a mani vuote.
“Niente, se non riesci a camminare sali sul ciuco”.

9 - IL LUPO


Il Chisone impetuoso riempie la vallata col rumore del suo scrosciare, Giulio si ferma e indica due cinghiali che grufolano a bordo strada.
“E quelli?”
“Non perdiamo tempo” Rinaldo estrae la Beretta e spara un colpo in aria.
I due cinghiali corrono via nel bosco.
Giulio zoppica senza stivale verso dove erano e controlla cosa stavano grufolando.
“C’è qualcosa di interessante?”
Giulio tira su un tubero sporco di terra e mezzo mangiato.
“Una patata dolce”.
Poi si gira a indicare qualcosa sul versante della montagna.
“Laggiù vedo delle baite, andate a vedere se è rimasto qualcosa, che mi si sta intorpidendo il piede”.
Igino e Rinaldo risalgono il bosco mentre gli altri li aspettano sulla strada.
Sono li da alcuni minuti quando un lupo esce dal bosco a circa venti metri di distanza.
L’animale li fissa senza muoversi.
Giulio si alza lentamente e estrae la pistola.
Il lupo non si muove.
Giulio la punta e la tiene fissa sulla creatura.
Passano alcuni, interminabili secondi.
Poi il lupo scatta via nel bosco sparendo alla vista.
“Attenzione, lupi!” urla Tina versa gli altri due.
Lo scrosciare del Chisone però copre il suo avvertimento.
Un quarto d’ora dopo Igino e Rinaldo sono di ritorno a mani vuote.
“Niente, se non riesci a camminare sali sul ciuco”.

2 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Mi viene in mente un pezzo di Primo Levi che riguardava l'importanza di avere le scarpe piùttosto che avere il cibo in guerra: perchè con le scarpe puoi andare a cercare il cibo mentre non vale il contrario... Questo post mostra quanto avesse ragione!

Ursha ha detto...

In giochi horror più "civili" questo siparietto basterebbe a gridare all'incantatore di bestie e al wyrd. Questo tipo mi piace sempre meno...