Otello sale svogliatamente sul motorino di servizio e lo accende. Stava comodo in ufficio a fare pause tra una pausa caffè e l’altra con l’aria condizionata a palla, mentre ora si trova a dover uscire in missione nel caldo pomeriggio romano.
D’altronde, ogni tanto deve pur dimostrare di averlo almeno un po’ meritato quel posto ai Vigili Urbani. Certo lui ha fatto il concorso e papà - il Senator Celletti - ha solo verificato che avesse vinto. Tutto qua. La Commissione già sapeva di che pasta era fatto Otello. Papà che conosceva bene i Commissari aveva speso parola.
Dal Comando Centrale gli hanno appena richiesto di fare un sopralluogo davanti al Centro Sociale della Borgatara, perchè gira voce che lì i ragazzi preparano la droga e poi la spacciano a scuola.
Sti drogati de mmerda…
Otello sbuffa dal comando fino a destinazione.

Il vecchio motorino sobbalza sulle buche sconnesse davanti al centro sociale. Otello parcheggia davanti ad un taxi che ha appena scaricato tre giovani rasta pieni di piercing che odorano di cannabis.
Sti drogati de mmerda… mo pure in taxi vanno in giro. Comunisti col rolex…
I tre stanno pigliando vari borsoni dal mezzo. Il tassista aspetta pazientemente che raccolgano le loro cose appoggiato alla fiancata del taxi, a coprire parzialmente il simbolo della Città di Roma mentre fuma una sigaretta.
Otello si avvicina e senza troppi preamboli in barba ad ogni procedura chiede: - Che c’è in quei borsoni?
Il tassista si scomoda e si frappone tra i tre ed Otello: - Ma che je rompi i cojoni, non vedi che son stranieri? Arrivano dall’aeroporto, son ragazzi… vengono a divertirsi nella Città Eterna!
In un moto di orgoglio, Otello si erge per un istante a difensore della legalità: - Sì ma a quanto pare in questo posto ci sono dei giri strani…
- Macché… secondo te se c’avevano giri strani passavano i controlli all’aeroporto? Rilassati…
Otello non se lo fa ripetere due volte e rinuncia immediatamente ad ogni fatica, optando invece per un controllo semplice e routinario, anche perchè approfittando dell’intromissione del tassista i tre giovani hanno preso le loro cose e si sono infilati veloci dentro il centro sociale.
- Vabbé. Però devo vedere i tuoi documenti. Licenza e patente.
- In arrivo…
Otello sbircia veloce solo il nome, scandendolo come fanno sempre i colleghi dell’Arma.
- Licenza numero 374/bis… Giuliano De Andreis…
- “Er Patata” per gli amici.
Otello gli restituisce i documenti senza ulteriori verifiche, congedandolo con un “tutto a posto”.
Quindi si sbriga a montare in sella al motorino per tornare nella frescura del suo ufficio.
Il tassista segue con lo sguardo l’allontanarsi del mediocre vigile urbano mentre finisce la sua sigaretta. Poi una chiamata al radiotaxi lo scuote, un nuovo cliente è in attesa.
Si fionda in macchina e parte di gran lena, senza accorgersi del borsone scuro dimenticato sul sedile posteriore.

1 - CENTRO SOCIALE BORGATARA

Otello sale svogliatamente sul motorino di servizio e lo accende. Stava comodo in ufficio a fare pause tra una pausa caffè e l’altra con l’aria condizionata a palla, mentre ora si trova a dover uscire in missione nel caldo pomeriggio romano.
D’altronde, ogni tanto deve pur dimostrare di averlo almeno un po’ meritato quel posto ai Vigili Urbani. Certo lui ha fatto il concorso e papà - il Senator Celletti - ha solo verificato che avesse vinto. Tutto qua. La Commissione già sapeva di che pasta era fatto Otello. Papà che conosceva bene i Commissari aveva speso parola.
Dal Comando Centrale gli hanno appena richiesto di fare un sopralluogo davanti al Centro Sociale della Borgatara, perchè gira voce che lì i ragazzi preparano la droga e poi la spacciano a scuola.
Sti drogati de mmerda…
Otello sbuffa dal comando fino a destinazione.

Il vecchio motorino sobbalza sulle buche sconnesse davanti al centro sociale. Otello parcheggia davanti ad un taxi che ha appena scaricato tre giovani rasta pieni di piercing che odorano di cannabis.
Sti drogati de mmerda… mo pure in taxi vanno in giro. Comunisti col rolex…
I tre stanno pigliando vari borsoni dal mezzo. Il tassista aspetta pazientemente che raccolgano le loro cose appoggiato alla fiancata del taxi, a coprire parzialmente il simbolo della Città di Roma mentre fuma una sigaretta.
Otello si avvicina e senza troppi preamboli in barba ad ogni procedura chiede: - Che c’è in quei borsoni?
Il tassista si scomoda e si frappone tra i tre ed Otello: - Ma che je rompi i cojoni, non vedi che son stranieri? Arrivano dall’aeroporto, son ragazzi… vengono a divertirsi nella Città Eterna!
In un moto di orgoglio, Otello si erge per un istante a difensore della legalità: - Sì ma a quanto pare in questo posto ci sono dei giri strani…
- Macché… secondo te se c’avevano giri strani passavano i controlli all’aeroporto? Rilassati…
Otello non se lo fa ripetere due volte e rinuncia immediatamente ad ogni fatica, optando invece per un controllo semplice e routinario, anche perchè approfittando dell’intromissione del tassista i tre giovani hanno preso le loro cose e si sono infilati veloci dentro il centro sociale.
- Vabbé. Però devo vedere i tuoi documenti. Licenza e patente.
- In arrivo…
Otello sbircia veloce solo il nome, scandendolo come fanno sempre i colleghi dell’Arma.
- Licenza numero 374/bis… Giuliano De Andreis…
- “Er Patata” per gli amici.
Otello gli restituisce i documenti senza ulteriori verifiche, congedandolo con un “tutto a posto”.
Quindi si sbriga a montare in sella al motorino per tornare nella frescura del suo ufficio.
Il tassista segue con lo sguardo l’allontanarsi del mediocre vigile urbano mentre finisce la sua sigaretta. Poi una chiamata al radiotaxi lo scuote, un nuovo cliente è in attesa.
Si fionda in macchina e parte di gran lena, senza accorgersi del borsone scuro dimenticato sul sedile posteriore.

5 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Otello: il braccio svogliato della legge!

Mr. Mist ha detto...

Bella partenza Ale! ;)

Nicholas ha detto...

Ohhh un fiasco in italia?
Alla grandissima!

Rocco ha detto...

Bellissimo inizio, e ottima la narrazione, con le caratterizzazioni dei pg e con quell'ultima "occhiata" al borsone dimenticato, che prevedo sarà foriero di sventure...

Ale ha detto...

@Rocco: prevedi bene... :)