Alla porta l’excurbites di guardia li osserva.
“Era una strega dunque?”
“Lo era” risponde Rinaldo.
“E cosa farete?”
“Il mio uomo la porterà fuori dal villaggio e le farà passare la voglia di tornare a corrompere questi luoghi, i lupi finiranno il lavoro”.
Il ragazzo rabbrividisce e poi si fa da parte.
I due uomini fanno qualche passo poi Rinaldo si mette una mano in tasca e tira fuori una decina di scudi e li da alla ragazza, le mette a tracolla una bisaccia.
“Dentro c’è pane e carne secca, un po’ di formaggio, Igino ti accompagnerà fino alla strada, da li poi prendi per Pinerolo, non tornare, ti ucciderebbero, a Pinerolo di che sei stata attaccata dai banditi”.
La ragazza annuisce senza rispondere.
“Non parlare a nessuno del tuo passato, i tuoi errori sono perdonati, puoi ricominciare una nuova vita”.
Si volta verso Igino.
“Accompagnala fino alla strada, intanto dico a Tina di prepararti la morfina”.
Quindi torna verso la porta.
Igino prende la ragazza sottobraccio e si incammina nel buio.
7 commenti:
Ecco le risposte per MrMist e il motivo per cui è utile avere qualcuno come Igino nel gruppo :)
Mah...A me pare che più che trovarle le streghe le creino con un po' di fantasia e estorcendo confessioni con la tortura...tipicamente medievale del resto...però nn capisco questa cosa del bandire, mi pare un atteggiamento buonista che scontenta tutti, se continua così alla fine dell'avventura a pinerolo ci saranno piu streghe che a salem!
In realtà bandirle tranquillizza il villaggio (la minaccia è allontanata), non esacerba troppo la popolazione (non l'hanno bruciata) e, nel caso ci fossero dei dubbi, come spesso ce ne sono, non si rischia di uccidere un innocente.
Dopotutto non c'era in lei volontà di nuocere, magari lontana dai boschi e con una vita diversa le cose andranno molto diversamente.
Chissà...
Grazie ancora Nicholas! Allafine Igino ècome un bambinone con una labile cognizione del bene e del male e una fiducia ceca nei confronti di Rinaldo.
Il gruppo di Rinaldo è formato da belle persone molto empatiche e sagge, è d un bel po' che non mi capitava di leggere di persone che sembrano ancora cercare di conservare un po' di pietà! Almeno per ora questo è quello che mi è arrivato!
La scena mi ha fatto tornare in mente una giocata di tanti anni fa', dove ci capitò di fare dei prigionieri dopo uno scontro con dei soldati nemici, che ci avevano attaccato e poi visto che lo scontro stava finendo male, si erano arresi. Dilemma morale: giustiziarli o lascirli vivere e come? Due premesse: 1) l'ambientazione era Ravenloft, dove le scelte morali hanno un peso (e noi lo sapevamo); 2) i soldati erano al soldo di un nobile potente e malvagio. Nel gruppo c'era chi li voleva ammazzare e chi li voleva risparmiare, discussioni varie ed alla fine si è giunti ad un compromesso molto simile a quello del post: lasciati liberi in mezzo alla foresta dove ci avevano attaccato, senza armi né armature, il che a Ravenloft è una mezza condanna a morte, ma c'era sempre la possibilità che si salvassero in qualche modo, ai tempi fu un buon compromesso tutto sommato.
"cieca" sorry!
Mi viene un dubbio...voi intendete la strega come un essere dichiaratamente malvagio dotato di poteri magici soprannaturali innati o come una persona qualsiasi che usa riti "illegali"? Perché nel primo caso bandendola non penso si elimini il problema, almeno dal punto di vista della curia.
Infatti è una zona grigia, in citta gli inquisitori non avrebbero dubbi, ma qui non siamo in città e questi non sono inquisitori, sono persone che cercano di fare la cosa giusta, di proteggere il villaggio, di evitare di uccidere innocenti, e di guadagnarci qualcosa.
Non è facile sopratutto in un ambiente pericolo come le terre perdute.
Strega vuol dire tante cose da adoratrice del demonio a erborista, e se la prima è un pericolo reale, non è detto che tutte le altre sfumature lo siano.
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