Al mattino vengono svegliate da un bussare insistente.
Rinaldo apre la porta e diverse persone entrano riparandosi dalla pioggia.
“Siete i cacciatori di streghe?”
“Ci sono streghe?”
“Vi manda la curia?”
“C’è il nuovo prete?”
“Siete venuti per l’omicidio?”
“Calma! Calma!” Rinaldo interrompe il vociare “ora ci mettiamo comodi e mi raccontate tutto”.
Un paio d’ore dopo Rinaldo ha la situazione più chiara e convoca il suo gruppo.
“Dunque pare che la situazione sia la seguente, due giorni fa un giovane ne ha ammazzato un altro durante una lite”.
“C’entra una donna?” chiede Giulio.
“Si, una certa Elena, fidanzata di Mauro, Mauro ha ucciso il suo amico Enzo”.
Rinaldo guarda il gruppo “alcuni dicono per colpa di Elena che tradiva Mauro con Enzo”.
“C’è altro?” chiede Giampiero.
“Una certa Rosa Limassi, mai sposata, gestisce una bottega di formaggi, non ha molte simpatie e nell’ultimo inverno, le lunghe piogge, la sua bottega è l’unica a non essere stata colpita dal fango e dall’acqua”.
Rinaldo beve un sorso d’acqua.
“Infine c’è la famiglia Geneaux, mezzi francesi, fanno lavoretti come braccianti, i figli sono ladruncoli, vivono nella sporcizia, non vanno mai a messa e pare che una di loro faccia le carte”.
“Zingari in pratica” commenta Giulio.
“Circa, in ogni caso dividetevi e cercate un po’ di voci, io come al solito vedo se qualcuno vuole venire a fare qualche delazione”.
“E il prete?” chiede Giampiero.
“Il prete è morto circa 6 mesi fa, hanno scritto alla diocesi per farsene mandare un altro ma la lettera pare fosse col carro che abbiamo trovato”.
“Questo spiega l’assenza di notizie”.
“Già, ora concentriamoci sul nostro lavoro”.
Commenti
Il tutto per pochi scudi e un alto rischio di morte improvvisa.
Un bel lavoro insomma.
Ed è anche il motivo per cui ci vanno cauti con le condanne a morte e spesso si limitano a "bandire" la strega.