“Igino! Igino!”
L’uomo apre gli occhi.
“Che succede?”
Vede Tina chinata su di lui, poco dietro ci sono gli altri in piedi.
Tina si scosta.
“Puzzi più di una distilleria!”
Igino prova a mettersi in piedi ma scivola sull’erba umida di pioggia e cade.
“Dove sono i miei stivali?” si guarda attorno intontito “Che è successo?”
Giampiero e Giulio lo aiutano a rialzarsi e poi lo accompagnano fino alla struttura coperta.
Vicino al fuoco Igino si riscalda e si toglie i vestiti zuppi d’acqua.
“Che è successo Igino” chiede Rinaldo.
Igino si stringe una coperta sul corpo nudo mentre si avvicina al fuoco.
“Signor Rinaldo, sono stati gli zingari! Mi hanno anche rubato gli stivali!”
“Tranquillo Igino, raccontami tutto da principio”.
“Ero andato li a vedere cosa facessero, volevo vedere la ragazza che legge le carte, e c’erano due di loro molto amichevoli, mi hanno fatto sedere e abbiamo bevuto un po’”.
Igino starnutisce e si soffia rumorosamente il naso.
“È arrivata questa ragazzina e mi ha fatto pescare delle carte, per leggermi il futuro” Igino si blocca per un istante.
“Signor Rinaldo a un certo punto, mentre guardava una delle carte, le ho visto gli occhi farsi tutti neri e grandi e come il suo viso deformarsi! Ho avuto paura ma è durato un attimo, poi è andata avanti”.
“E cosa c’è nel tuo futuro Igino?” chiede Rinaldo in modo affettuoso.
“Tanta felicità signor Rinaldo, ha detto che mi sposerò presto e che avrò una bella casa piena di bambini”.
Igino sorride.
“Si, certo, come no” borbotta Giulio.
“E poi cosa è successo dopo?”
“Dopo volevo tornare da voi ma gli altri due hanno insistito che rimanessi un po’ li a bere con loro, erano gentili e non ci ho visto nulla di male”.
“Insomma ti hanno fatto ubriacare Igino” commenta Giulio e poi gli da una pacca sulle spalle.
“Sei un credulone Igino, te lo dico sempre, la prossima volta vengo anche io con te”.
Poi vede il volto contrito di Igino.
“Dai non preoccuparti, non è successo nulla, adesso andiamo a recuperare i tuoi stivali” getta un altro ciocco nel fuoco “tu resta qui e asciugati”.

35 - SBRONZA


“Igino! Igino!”
L’uomo apre gli occhi.
“Che succede?”
Vede Tina chinata su di lui, poco dietro ci sono gli altri in piedi.
Tina si scosta.
“Puzzi più di una distilleria!”
Igino prova a mettersi in piedi ma scivola sull’erba umida di pioggia e cade.
“Dove sono i miei stivali?” si guarda attorno intontito “Che è successo?”
Giampiero e Giulio lo aiutano a rialzarsi e poi lo accompagnano fino alla struttura coperta.
Vicino al fuoco Igino si riscalda e si toglie i vestiti zuppi d’acqua.
“Che è successo Igino” chiede Rinaldo.
Igino si stringe una coperta sul corpo nudo mentre si avvicina al fuoco.
“Signor Rinaldo, sono stati gli zingari! Mi hanno anche rubato gli stivali!”
“Tranquillo Igino, raccontami tutto da principio”.
“Ero andato li a vedere cosa facessero, volevo vedere la ragazza che legge le carte, e c’erano due di loro molto amichevoli, mi hanno fatto sedere e abbiamo bevuto un po’”.
Igino starnutisce e si soffia rumorosamente il naso.
“È arrivata questa ragazzina e mi ha fatto pescare delle carte, per leggermi il futuro” Igino si blocca per un istante.
“Signor Rinaldo a un certo punto, mentre guardava una delle carte, le ho visto gli occhi farsi tutti neri e grandi e come il suo viso deformarsi! Ho avuto paura ma è durato un attimo, poi è andata avanti”.
“E cosa c’è nel tuo futuro Igino?” chiede Rinaldo in modo affettuoso.
“Tanta felicità signor Rinaldo, ha detto che mi sposerò presto e che avrò una bella casa piena di bambini”.
Igino sorride.
“Si, certo, come no” borbotta Giulio.
“E poi cosa è successo dopo?”
“Dopo volevo tornare da voi ma gli altri due hanno insistito che rimanessi un po’ li a bere con loro, erano gentili e non ci ho visto nulla di male”.
“Insomma ti hanno fatto ubriacare Igino” commenta Giulio e poi gli da una pacca sulle spalle.
“Sei un credulone Igino, te lo dico sempre, la prossima volta vengo anche io con te”.
Poi vede il volto contrito di Igino.
“Dai non preoccuparti, non è successo nulla, adesso andiamo a recuperare i tuoi stivali” getta un altro ciocco nel fuoco “tu resta qui e asciugati”.

4 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Adesso ci aspetta un capitolo molto interessante... Gli zingari sono sempre una variante molto forte nelle storie di esoterismo e mistero, loro stanno un po' nel mezzo ed ingraziarseli o meno spesso fa la differenza!

Nicholas ha detto...

Eh niente, Igino era sbronzo :D

Mr. Mist ha detto...

Igino è sempre e comunque Igino: un animo semplice!

Nicholas ha detto...

Il giocatore lo interpretava molto bene, va detto.
E cmq già due personaggi hanno perso gli stivali.