È sera quando Rinaldo gli altri tornano alla casa dei Geneaux insieme a una mezza dozzina di uomini infuriati e spaventati.
“Siamo qui per fare una perquisizione” urla Rinaldo.
Uno dei Geneaux si avvicina.
“Vi ho già detto che nessuno perquisisce niente, capisc?”.
Il bottaio del villaggio tira un pugno fortissimo in faccia al giovane che barcolla.
È un attimo e gli uomini si avventano sui due giovani picchiandoli selvaggiamente, una donna di mezza età esce di corsa urlando, uno degli uomini la butta per terra e inizia a prenderla a calci.
“Dobbiamo fare qualcosa!” urla Giampiero.
“Voi dovete solo perquisire il fienile e la casa” risponde secco Rinaldo e da le spalle al linciaggio che si consuma poco distante.
Dopo una decina di minuti Giulio e Igino escono dal fienile, Igino ha in mano qualcosa.
“Cos’hai trovato?” chiede Rinaldo.
“Un foglio con delle parole in latino”.
Rinaldo lo guarda, ci sono alcune parole scritte a caso, qualche frase con le declinazioni sbagliate, il nome di dio ricorre spesso.
“Bravo Igino, vai a preparare una stanza, tra poco arriviamo”.
Rinaldo va verso i Geneaux, la furia dei paesani è scomparsa e adesso non sanno bene cosa fare, evitano di guardare i due uomini e la donna che stanno seduti in un angolo mentre i bambini piagnucolano.
Rinaldo indica Lucia.
“Vieni con noi, dobbiamo chiederti delle cose”.
La ragazzina guarda la mamma spaventata.
La donna cerca di alzarsi stringendo i denti, ma Giulio si fa avanti.
“Signora, non si preoccupi” dice con voce ferma.
La donna si lascia ricadere dolorante e inizia a singhiozzare.
Rinaldo prende Lucia per mano e scende verso la parte bassa del forte.

39 - LINCIAGGIO


È sera quando Rinaldo gli altri tornano alla casa dei Geneaux insieme a una mezza dozzina di uomini infuriati e spaventati.
“Siamo qui per fare una perquisizione” urla Rinaldo.
Uno dei Geneaux si avvicina.
“Vi ho già detto che nessuno perquisisce niente, capisc?”.
Il bottaio del villaggio tira un pugno fortissimo in faccia al giovane che barcolla.
È un attimo e gli uomini si avventano sui due giovani picchiandoli selvaggiamente, una donna di mezza età esce di corsa urlando, uno degli uomini la butta per terra e inizia a prenderla a calci.
“Dobbiamo fare qualcosa!” urla Giampiero.
“Voi dovete solo perquisire il fienile e la casa” risponde secco Rinaldo e da le spalle al linciaggio che si consuma poco distante.
Dopo una decina di minuti Giulio e Igino escono dal fienile, Igino ha in mano qualcosa.
“Cos’hai trovato?” chiede Rinaldo.
“Un foglio con delle parole in latino”.
Rinaldo lo guarda, ci sono alcune parole scritte a caso, qualche frase con le declinazioni sbagliate, il nome di dio ricorre spesso.
“Bravo Igino, vai a preparare una stanza, tra poco arriviamo”.
Rinaldo va verso i Geneaux, la furia dei paesani è scomparsa e adesso non sanno bene cosa fare, evitano di guardare i due uomini e la donna che stanno seduti in un angolo mentre i bambini piagnucolano.
Rinaldo indica Lucia.
“Vieni con noi, dobbiamo chiederti delle cose”.
La ragazzina guarda la mamma spaventata.
La donna cerca di alzarsi stringendo i denti, ma Giulio si fa avanti.
“Signora, non si preoccupi” dice con voce ferma.
La donna si lascia ricadere dolorante e inizia a singhiozzare.
Rinaldo prende Lucia per mano e scende verso la parte bassa del forte.

5 commenti:

Mr. Mist ha detto...

... sì signora nulla di cui preoccuparsi sua figlia è nelle capaci mani del nostro carn.... ehm "responsabile degli interrogatori"... 0_0'

Nota stilistica: ho apprezzato l'uso del "capisc"! :D

Nicholas ha detto...

Mancava giusto il "babbuz" :D

Rocco ha detto...

La furia dei paesani si è sciolta come neve al sole dopo solo un po' di botte? Che paesani mansueti! cmq sono ancora stupito di come l'abbiamo presa bene i familiari della strega del paese precedente...neanche un'imboscata, una sassaiola a tradimento o
qualcos'altro, quindi mi sa che sono io che faccio proprio fatica a entrare nell'ambientazione...

Mr. Mist ha detto...

Secondo me hai fatto due osservazioni interessanti Rocco: sulla prima non saprei con certezza, posso solo immaginare da alcune cose qui e lì che Nicholas abbia immaginato una società semplice di gente tutto sommato brava, anche se con qualche meschinità fisiologica. Queste persone arrabbiate e spaventate che andavano lì per perquisire la casa dei Geneaux, che fino a prova contraria sono innocenti, hanno reagito male al diniego alla perquisizione, poi essendoci finiti in mezzo donne e soprattutto bambini, la rabbia di queste persone è un po' scemata.
Sulla seconda ipotesi posso citare il detto che recita: "La vendetta è un piatto che va servito freddo" che quindi non esclude possibili ritorsioni future da parte dei famigliari, credo però che al momento le loro priorità siano altre, per esempio: continuare la loro vita in un villaggio dove ora, come minimo sono guardati con diffdenza; aiutare clandestinamente, per quanto possibile, la loro figlia che deve sopravvivere da sola in un ambiente estremamente pericoloso.

Nicholas ha detto...

@Rocco ho cercato di ricreare un ambiente "normale", questi sono montanari, rabbiosi e sanguigni ma anche persone semplici e di buon cuore.
In un mondo dove l'accoglienza fa la differenza tra la vita e la morte.
Senza contare che non sono usi alla violenza, infliggere violenza è una cosa a cui bisogna essere abituati o allenati, come in tutte le cose, se no non sai bene come gestirla.
Inoltre non sono esperti di stregoneria, in diverse occasioni la "giustificano" (ad esempio per ricevere cure).
L'arrivo di gente dall'esterno da loro modo di fare ciò che non osano fare (ossia escludere o eliminare un membro scomodo della società senza sentirsi in colpa o andarci di mezzo).

Per il paese prima è stata presa di mira una famiglia che ha un solo membro e che era mal vista dagli excurbites, quindi abbiamo un uomo solo che è rimasto con un figlio, contro tutto il villaggio e un gruppo agguerrito di gente armata, difficile vendicarsi e rischiare anche di lasciare orfano il figlio (e poi non era un cuor di leone).

Negli altri paesi staremo a vedere :)

In ogni caso ci sta che certi comportamenti sembrino strani, al tavolo aveva molto più senso ma narrando può essere che si perdano delle cose :)

Detto questo