Il gruppetto si muove seguendo i rumori delle raffiche dirigendosi verso il centro.
Li vedono Cameron dietro il muro della struttura in cemento, Tommy è nascosto dietro un edificio alle sue spalle, il giornalista spara brevi raffiche oltre la struttura verso alcune case in legno.
“Che succede?” chiede William affiancandosi a Tommy.
“I Charlie sono là davanti, hanno inchiodato Cameron”.
William si gira verso la squadra.
“Fuoco di soppressione ragazzi”.
Tommy lo guarda, sta per ribattere quando una raffica dalle case di legno scheggia l’angolo dietro al quale è nascosto.
Fanculo.
I quattro soldati prendono la mira verso le case e scaricano i loro M16.
I proiettili passano i muri di legno spaccando le assi e scagliando schegge ovunque.
Cameron ne approfitta per sporgersi e tirare una granata.
Pochi secondi e la detonazione sfonda porte e finestre.
Cameron scatta oltre l’angolo e sfonda la porta dell’edificio in cemento.
Quindi corre alla finestra con il suo fucile.
Da davanti arrivano brevi raffiche.
Cameron inquadra dei Vietcong che si ritirano tra i vicoli.
Dietro di lui i suoi compagni sparano ancora qualche colpo.
La risposta nemica si fa sporadica e poi cessa.
Scende un silenzio irreale.
Poi se sentono delle urla e dei pianti.
I marine aspettano qualche minuto.
Alcuni vietnamiti si avvicinano timorosi agli edifici devastati poi entrano e iniziano a portare fuori alcuni corpi insanguinati.
Cameron si affaccia.
“Si sono sganciati! Zona sicura!”.

44 - FUOCO DI SOPPRESSIONE


Il gruppetto si muove seguendo i rumori delle raffiche dirigendosi verso il centro.
Li vedono Cameron dietro il muro della struttura in cemento, Tommy è nascosto dietro un edificio alle sue spalle, il giornalista spara brevi raffiche oltre la struttura verso alcune case in legno.
“Che succede?” chiede William affiancandosi a Tommy.
“I Charlie sono là davanti, hanno inchiodato Cameron”.
William si gira verso la squadra.
“Fuoco di soppressione ragazzi”.
Tommy lo guarda, sta per ribattere quando una raffica dalle case di legno scheggia l’angolo dietro al quale è nascosto.
Fanculo.
I quattro soldati prendono la mira verso le case e scaricano i loro M16.
I proiettili passano i muri di legno spaccando le assi e scagliando schegge ovunque.
Cameron ne approfitta per sporgersi e tirare una granata.
Pochi secondi e la detonazione sfonda porte e finestre.
Cameron scatta oltre l’angolo e sfonda la porta dell’edificio in cemento.
Quindi corre alla finestra con il suo fucile.
Da davanti arrivano brevi raffiche.
Cameron inquadra dei Vietcong che si ritirano tra i vicoli.
Dietro di lui i suoi compagni sparano ancora qualche colpo.
La risposta nemica si fa sporadica e poi cessa.
Scende un silenzio irreale.
Poi se sentono delle urla e dei pianti.
I marine aspettano qualche minuto.
Alcuni vietnamiti si avvicinano timorosi agli edifici devastati poi entrano e iniziano a portare fuori alcuni corpi insanguinati.
Cameron si affaccia.
“Si sono sganciati! Zona sicura!”.

2 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Bene bene ragazzi rieccoci qui nel nostro usuale casino bellico dopo la pausa pasquale, visto che la giornata è ancora assai lunga direi di ricmoinciare con un pezzo tranquillo ma mooolto evocativo che ne dite di un bel blues?!
Ecco a voi dalla chitarra e dalla calda voce di Mr. Johnny Cash: "Singing in Vietnam talking blues"!

https://youtu.be/x0mUOmE7-O0

Buon inizio di settimana ed enjoy.

Ursha ha detto...

Vorrei ribadire che i nostri valorosi soldati utilizzano esclusivamente la forza strettamente necessaria dettata dalle condizioni di ingaggio, cercando di trattenere il più possibile il fuoco per cercare di evitare il coinvolgimento della popolazione civile in ogni maniera possibile a seconda delle specifiche circostanze dell'operazione in corso