I marine raggiungono la cima e stabiliscono un perimetro scavando delle buche nel terreno.
Le munizioni scarseggiano e anche le bombe.
Jason e Alabama sembrano instancabili e aiutano gli altri con i lavori.
Tommy si siede vicino a William.
“Mi spiace per la gamba capitano”
“Fanculo, mi basta tornare a casa”.
William si accende una sigaretta e ne passa una a Tommy.
“Come va la mano? Riuscirai ancora a scrivere?”
“Se si sbrigano a recuperarci si, ma per ora mi basta riuscire a sparare”.
“Sei un militare vero?”
“Già, ex marine, ho servito in Vietnam nel 1965, prima ondata”.
“Lo sapevo” dice William.
Fa un tiro.
“Once a Marine...”.
“Forever a Marine” conclude Tommy.
“Com’era all’inizio?”
Tommy fa un lungo tiro, pensieroso.
“Era meglio, i vietnamiti ci venivano incontro con collane di fiori, si affollavano in strada per acclamarci, noi costruivamo strade, e scuole, e case, li aiutavamo con i loro problemi”.
“Che brave personcine” commenta sarcastico William “Noi invece entriamo nei villaggi e massacriamo i musi gialli”.
Tommy guarda questo ragazzo di 24 anni, che si è passato l'offensiva del Tet e tutte le altre offensive che i media non riportano, perchè tanto sono tutte uguali.
“Non eravamo migliori, questa guerra era migliore”.
“Belle parole del cazzo, facile essere bravi quando nessuno ti odia e ti spara addosso a sorpresa, quando i bambini non portano bombe nelle tasche e i marine non vengono impiccati agli alberi.”
William getta la sigaretta.
“Se per tornare vivo e per salvare al vita a un marine devo ammazzare 10 musi gialli innocenti, ne ammazzo anche 20 per stare sicuro”.
Anche Tommy getta via la sigaretta.
“Questo posso capirlo, ma non posso accettarlo, per questo ho posato il fucile e preso la penna”.
Poi si alza e torna al suo buco.

51 - ONCE A MARINE


I marine raggiungono la cima e stabiliscono un perimetro scavando delle buche nel terreno.
Le munizioni scarseggiano e anche le bombe.
Jason e Alabama sembrano instancabili e aiutano gli altri con i lavori.
Tommy si siede vicino a William.
“Mi spiace per la gamba capitano”
“Fanculo, mi basta tornare a casa”.
William si accende una sigaretta e ne passa una a Tommy.
“Come va la mano? Riuscirai ancora a scrivere?”
“Se si sbrigano a recuperarci si, ma per ora mi basta riuscire a sparare”.
“Sei un militare vero?”
“Già, ex marine, ho servito in Vietnam nel 1965, prima ondata”.
“Lo sapevo” dice William.
Fa un tiro.
“Once a Marine...”.
“Forever a Marine” conclude Tommy.
“Com’era all’inizio?”
Tommy fa un lungo tiro, pensieroso.
“Era meglio, i vietnamiti ci venivano incontro con collane di fiori, si affollavano in strada per acclamarci, noi costruivamo strade, e scuole, e case, li aiutavamo con i loro problemi”.
“Che brave personcine” commenta sarcastico William “Noi invece entriamo nei villaggi e massacriamo i musi gialli”.
Tommy guarda questo ragazzo di 24 anni, che si è passato l'offensiva del Tet e tutte le altre offensive che i media non riportano, perchè tanto sono tutte uguali.
“Non eravamo migliori, questa guerra era migliore”.
“Belle parole del cazzo, facile essere bravi quando nessuno ti odia e ti spara addosso a sorpresa, quando i bambini non portano bombe nelle tasche e i marine non vengono impiccati agli alberi.”
William getta la sigaretta.
“Se per tornare vivo e per salvare al vita a un marine devo ammazzare 10 musi gialli innocenti, ne ammazzo anche 20 per stare sicuro”.
Anche Tommy getta via la sigaretta.
“Questo posso capirlo, ma non posso accettarlo, per questo ho posato il fucile e preso la penna”.
Poi si alza e torna al suo buco.

3 commenti:

Mr. Mist ha detto...

... e ringraziamo il signor Jerry Branch, caporedattore presso l'Associated Press nonchè diretto superiore di Thomas Paradise, che ci concesso questa intervista in cui ci ha raccontato un po' di cose sul reporter disperso insieme alla sua scorta di marines a Burgher Hill. Devo dire che la storia di Thomas Paradise mi ha colpito molto: un ex marine che dopo esser stato in azione in Vietnam nel '65 decide di tornare sei anni dopo come giornalista per far conoscere al mondo cosa accade veramente qui, davvero una persona eccezionale!
A questa persona eccezionale, che speriamo tutti di vedere tornare a casa presto sano e salvo, dedichiamo questa bellissima canzone di Bob Dylan: "Mr. Tambourine Man". Questa canzone è per te Tommy tieni duro ok?!

https://youtu.be/oecX_1pqxk0

Enjoy

Nicholas ha detto...

Eh si, anche il buon Tommy è stato un marine, cosa senz'altro utile in questa situazione.

andrea ha detto...

"Si scoprirà alla fine se Tommy sarà davvero utile..."
"Sempre meglio che un calcio negli zebedei, non credi?"