La narrazione è finita, spero che le avventure dei marines in Vietnam vi siano piaciute.


Questa avventura è stata un po’ un vezzo, durante un lungo viaggio (fatto quando ancora si poteva) mi sono visto The Vietnam War di Ken Burns, un bel documentario su Netflix che spiega bene cos’è stata la guerra del Vietnam e mi è venuta voglia di scriverci una oneshot.


A dirla tutta, anche la mia primissima oneshot della “nuova scuola” ossia la Pattuglia Perduta era una trasposizione in chiave fantasy della guerra del Vietnam, una guerra lunghissima, terribile e dolorosa che tutti bene o male conosciamo, o almeno pensiamo di conoscere grazie ai film e all’immaginario che è stato costruito intorno.


Questa volta niente intrighi o tradimenti, solo un gruppo di ragazzini con dei fucili mandati a combattere una guerra già persa, costretti a scegliere se rimanere vivi o rimanere umani.


I giocatori hanno interpretato molto bene i loro personaggi, molti dei quali si possono definire “negativi”, ossia desiderosi di salvarsi anche a costo di sparare a degli innocenti per odio, per disprezzo ma, soprattutto, per paura.


L’intera avventura era costruita sulle ambiguità, saper decidere se tirare il grilletto o rischiare un colpo, se rischiare di sparare a un innocente o rischiare di essere colpiti.
Ben sapendo che avrebbero dovuto rendere conto di ogni azione davanti agli occhi inquisitori dell’opinione pubblica, qualora si fossero salvati.
Erano personaggi difficili da giocare e sono contento che i miei giocatori abbiano dato vita a dei personaggi unici.


Quindi un grazie a:


Ale nei panni del soldato Cameron
Christian nei panni del giornalista Paradise
Ciro nei panni del soldato Ford
Giova nei panni del capitano Riker
Paolo nei panni del soldato Richardson


E ovviamente un grazie ad Ale che mi ospita sempre su OneShot.


Inoltre come non ringraziare Mr. Mist per la bellissima colonna sonora e per i racconti di Radio OneShot, bellissime canzoni, mi hanno riportato a quando abbiamo giocato con il sottofondo musicale degli anni ’70.

Mr. Mist ha una cultura musicale pazzesca e ha sempre saputo scegliere il pezzo giusto per quasi 60 puntate, complimenti! E grazie!


Un grazie anche a Ursha per la sua storia parallela, sei un ottimo narratore, io aspetto con ansia una tua narrazione qui su OneShot!


Un grazie anche a tutti i partecipanti abituali che vengono a commentare, è sempre bello fare due chiacchiere nei commenti parlando di una passione che si condivide.


E, appena si potrà… Alla prossima oneshot! 

RINGRAZIAMENTI


La narrazione è finita, spero che le avventure dei marines in Vietnam vi siano piaciute.


Questa avventura è stata un po’ un vezzo, durante un lungo viaggio (fatto quando ancora si poteva) mi sono visto The Vietnam War di Ken Burns, un bel documentario su Netflix che spiega bene cos’è stata la guerra del Vietnam e mi è venuta voglia di scriverci una oneshot.


A dirla tutta, anche la mia primissima oneshot della “nuova scuola” ossia la Pattuglia Perduta era una trasposizione in chiave fantasy della guerra del Vietnam, una guerra lunghissima, terribile e dolorosa che tutti bene o male conosciamo, o almeno pensiamo di conoscere grazie ai film e all’immaginario che è stato costruito intorno.


Questa volta niente intrighi o tradimenti, solo un gruppo di ragazzini con dei fucili mandati a combattere una guerra già persa, costretti a scegliere se rimanere vivi o rimanere umani.


I giocatori hanno interpretato molto bene i loro personaggi, molti dei quali si possono definire “negativi”, ossia desiderosi di salvarsi anche a costo di sparare a degli innocenti per odio, per disprezzo ma, soprattutto, per paura.


L’intera avventura era costruita sulle ambiguità, saper decidere se tirare il grilletto o rischiare un colpo, se rischiare di sparare a un innocente o rischiare di essere colpiti.
Ben sapendo che avrebbero dovuto rendere conto di ogni azione davanti agli occhi inquisitori dell’opinione pubblica, qualora si fossero salvati.
Erano personaggi difficili da giocare e sono contento che i miei giocatori abbiano dato vita a dei personaggi unici.


Quindi un grazie a:


Ale nei panni del soldato Cameron
Christian nei panni del giornalista Paradise
Ciro nei panni del soldato Ford
Giova nei panni del capitano Riker
Paolo nei panni del soldato Richardson


E ovviamente un grazie ad Ale che mi ospita sempre su OneShot.


Inoltre come non ringraziare Mr. Mist per la bellissima colonna sonora e per i racconti di Radio OneShot, bellissime canzoni, mi hanno riportato a quando abbiamo giocato con il sottofondo musicale degli anni ’70.

Mr. Mist ha una cultura musicale pazzesca e ha sempre saputo scegliere il pezzo giusto per quasi 60 puntate, complimenti! E grazie!


Un grazie anche a Ursha per la sua storia parallela, sei un ottimo narratore, io aspetto con ansia una tua narrazione qui su OneShot!


Un grazie anche a tutti i partecipanti abituali che vengono a commentare, è sempre bello fare due chiacchiere nei commenti parlando di una passione che si condivide.


E, appena si potrà… Alla prossima oneshot! 

5 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Come non ringraziare Nicholas, che ci ha dato una storia stupenda degna, secondo il mio umilissimo parere, della sceneggiatura di un film sul Vietnam! Grazie anche ai suoi giocatori che come attori consumati hanno saputo interpretare personaggi anche molto scomodi lontani anni luce dalla loro realtà senza mai scadere nel grottesco, mantenendo la serietà di un racconto dove lo stato di alienazione e smarrimento morale dei quattro ragazzi era palpabile! Penso che se ci fosse un Oscar per le narrazioni questa che hanno creato: Nicholas, Ale, Christian, Ciro, Giova e Paolo, avrebbe un botto di nomination!
Adesso partono i miei ringraziamenti "particolari" Ale e Jamila mi hanno dato il calcio nel deretano che mi serviva per tentare l'esperimento della colonna sonora, e li ringrazio,anche se sul momento la cosa mi aveva spaventato non poco, sono cresciuto coi film sul Vietnam: Platoon, Full Metal Jacket, Hamburger Hill, We Were Soldiers, Fratelli nella notte ecc. e avevo un'idea di canzoni sul Vietnam ma, al contrario di quello che crede Nicholas, la mia cultura musicale non è affatto così ampia, anzi questa narrazione mi ha dato l'opportunità di ampliare le mie conoscenze su un periodo musicale straordinario! Grazie ancora Ale e Jamila.
Ursha, poi col suo genio ha creato una storia nella storia colla sua "Femme fatale" Miss Mitters, un po' ninfomane un po' killer, come protagonista e bang, mi sono trovato catapultato nella storia anche io e ci ho portato dentro Radioneshot coronando il sogno di interpretare per qualche momento: Adrian Cronauer, il geniale dj di "Good Morning Vietnam" uno dei miei film preferiti, (guardatelo davvero se non lo avete mai visto). Grazie Ursha!
Grazie ad Andrea, che ha portato nella storia il personaggio di Gaylord per arricchier la narrazione di Ursha.
Che dire altro grazie a tutti quelli che hanno letto la storia e l'hanno apprezzata anche senza lasciare un commento!
A presto: GOOOD MORNING ONESHOT!!! XD

Ursha ha detto...

Grazie mille a tutti voi per avermi consentito di intrufolarmi nel dietro le quinte della vostra storia, dipingendo il teatrino grottesco e discutibile di uno stato maggiore, che probabilmente non è mai esistito, che fondamentalmente se ne sbatte degli uomini al fronte e cerca solo di sfruttarli per il loro tornaconto.

Grazie a Nicolas, Mr. Mist per averci tenuto compagnia in questi mesi e ad Ale per aver creato One Shot.

Anche se negli ultimi anni ero praticamente sparito dalla rete vi avevo continuato a seguire in silenzio.

Relativamente alla possibilità di pubblicare una one shot su queste pagine, fatalità ieri sera ho letto il quick start di broken tales e stavo pensando di giocare un adattamento per fighting fantasy, se esce qualcosa di carino questa volta pubblico la storia qui.

andrea ha detto...

Grazie, Nicholas, per questa storia molto "difficile" e sfaccettata, immagino non sia stato facile gestire un approccio così delicato e scelte "discutibili".
Complimenti anche per la narrazione, in grado di farmi "sentire" la tensione dei protagonisti, alle prese con le insidie nella giungla del Vietnam.
Davvero un gran bel lavoro.

E grazie anche al "dietro le quinte" di MrMist e Ursha, che hanno aggiunto "quel non so che" a questo magnifico racconto!

Ale ha detto...

Mi accodo ai complimenti degli altri lettori del blog, e come al solito ringrazio Nicholas (e le sue vittim... ehm... i suoi giocatori) per le storie che ci regala, per il fatto di contribuire a tenere vivo il blog che continua a macinare storie nonostante ormai abbia la non trascurabile età di 11 anni.
Grazie a Mr.Mist, penna immancabile in ogni commento ed ora anche DJ ufficiale di RadioOneshot, e grazie ad Ursha per il dietro le quinte narrato in parallelo costruendo un racconto sul racconto con impegno encomiabile.
Grazie ad Andrea e Jamila e a tutti gli altri che ancora passano di qua per leggere queste pagine.
Non è ancora finita, ci sono nuove avventure che aspettano di essere raccontate. A breve arriveranno aggiornamenti in merito! ;)

jamila ha detto...

Complimenti a tutti, narrazioni e colonna sonora molto apprezzate.
Vi attendo alla prossima one shot