Come dicevo nell’introduzione, la gestione delle risorse è molto importante in un’azienda, fortunatamente un po’ meno in un GDR.
In quest’ambito ricadono la gestione logistica e organizzativa del gruppo di gioco. In un sistema di gestione di un’azienda è la direzione che fornisce le risorse per il semplice fatto che ha potere di spesa. In un gruppo di gioco le risorse e l’organizzazione devono essere discusse tra tutti quanti (e se necessario coordinate dal Master): dove ci si trova a giocare? Quando? Se si gioca con miniature, chi le porta, chi le acquista? Chi porta cibo e bevande?
Come noterete, alcuni di questi aspetti sono banali e non richiedono di essere discussi, soprattutto se si gioca tra amici. Altri al contrario possono rivelarsi molto spinosi…
Un caso decisamente complicato è la gestione delle persone. In azienda la Direzione, o l’ufficio del personale con delega, sono gli enti preposti alla gestione delle persone.
Parallelamente, in un gruppo di gioco, questo aspetto tocca al Master. Quando dico che la questione è spinosa non lo dico a casaccio. In un’azienda la Direzione ha un potere gerarchico per cui può prendere decisioni sul proprio personale.
In un gruppo un Master non ha potere gerarchico: spesso un giocatore è anche un amico, e non lo si può “comandare” a piacimento.
Lasciando perdere la gestione di situazioni di conflitto, ci possono essere anche casi di gestione “logistica” delle persone che alla lunga rischiano di mandare a monte una campagna.
Ad esempio: ad inizio campagna si stabilisce che si gioca il lunedì sera, e tutti approvano. Poi però il giocatore X per problemi di lavoro il lunedì non garantisce la sua presenza e chiede di spostare al martedì.
Tutti approvano, tranne il giocatore Y che puntualizza che vanno bene tutti i martedì tranne quelli di Champions League perché deve seguire la sua squadra. Allora si va sul mercoledì, ma il giocatore X non può perché ha gli allenamenti di basket, il giovedì non può Z, ecc. ecc.
Quest’esempio serve solo a mostrare come un piccolo mutamento di una situazione vada a scombussolare tutti gli equilibri in un gruppo. Spesso le priorità di ognuno sono diverse, e non necessariamente giocare a un GDR sta al primo posto. E’ questione di scelte.
Cosa c’entra il Master in tutto questo? Deve coordinare e fare delle scelte a sua volta. Se applica un sistema di gestione e di monitoraggio della soddisfazione, è probabile che abbia sott’occhio tutti i malumori dei propri giocatori.
Nell’esempio sopra è probabile che molti giocatori lamentino il fatto che la presenza non sicura di X porti a cambiare spesso giorno di gioco o a saltare diverse sessioni: del resto è lui che ha spezzato gli equilibri.
Tuttavia X ci tiene a giocare, ma non vuole nemmeno rinunciare al basket. Insomma, da solo non farà mai un passo indietro. Eppure è un dato di fatto che le sue assenze pesano sul gruppo.
In un caso come questo il Master deve farsi, ahimè, carico della responsabilità di parlare a X, Y, Z e tutti gli altri, sondare gli animi, cercare soluzioni. E se di soluzioni non se ne trovano deve prendere delle decisioni, chiedere a X di farsi da parte, o a Y e Z di fare rinunce, o al limite sospendere il gioco.
Queste scelte non devono essere fatte in modo arbitrario, ma gestite con senno e diplomazia, basandosi sui riscontri emersi dai dati di monitoraggio di cui il Master è in possesso. Le decisioni devono sempre essere giustificate dall’evidenza dei fatti: solo in questo modo è possibile evitare ulteriori situazioni di conflitto.
In quest’ambito ricadono la gestione logistica e organizzativa del gruppo di gioco. In un sistema di gestione di un’azienda è la direzione che fornisce le risorse per il semplice fatto che ha potere di spesa. In un gruppo di gioco le risorse e l’organizzazione devono essere discusse tra tutti quanti (e se necessario coordinate dal Master): dove ci si trova a giocare? Quando? Se si gioca con miniature, chi le porta, chi le acquista? Chi porta cibo e bevande?
Come noterete, alcuni di questi aspetti sono banali e non richiedono di essere discussi, soprattutto se si gioca tra amici. Altri al contrario possono rivelarsi molto spinosi…
Un caso decisamente complicato è la gestione delle persone. In azienda la Direzione, o l’ufficio del personale con delega, sono gli enti preposti alla gestione delle persone.
Parallelamente, in un gruppo di gioco, questo aspetto tocca al Master. Quando dico che la questione è spinosa non lo dico a casaccio. In un’azienda la Direzione ha un potere gerarchico per cui può prendere decisioni sul proprio personale.
In un gruppo un Master non ha potere gerarchico: spesso un giocatore è anche un amico, e non lo si può “comandare” a piacimento.
Lasciando perdere la gestione di situazioni di conflitto, ci possono essere anche casi di gestione “logistica” delle persone che alla lunga rischiano di mandare a monte una campagna.
Ad esempio: ad inizio campagna si stabilisce che si gioca il lunedì sera, e tutti approvano. Poi però il giocatore X per problemi di lavoro il lunedì non garantisce la sua presenza e chiede di spostare al martedì.
Tutti approvano, tranne il giocatore Y che puntualizza che vanno bene tutti i martedì tranne quelli di Champions League perché deve seguire la sua squadra. Allora si va sul mercoledì, ma il giocatore X non può perché ha gli allenamenti di basket, il giovedì non può Z, ecc. ecc.
Quest’esempio serve solo a mostrare come un piccolo mutamento di una situazione vada a scombussolare tutti gli equilibri in un gruppo. Spesso le priorità di ognuno sono diverse, e non necessariamente giocare a un GDR sta al primo posto. E’ questione di scelte.
Cosa c’entra il Master in tutto questo? Deve coordinare e fare delle scelte a sua volta. Se applica un sistema di gestione e di monitoraggio della soddisfazione, è probabile che abbia sott’occhio tutti i malumori dei propri giocatori.
Nell’esempio sopra è probabile che molti giocatori lamentino il fatto che la presenza non sicura di X porti a cambiare spesso giorno di gioco o a saltare diverse sessioni: del resto è lui che ha spezzato gli equilibri.
Tuttavia X ci tiene a giocare, ma non vuole nemmeno rinunciare al basket. Insomma, da solo non farà mai un passo indietro. Eppure è un dato di fatto che le sue assenze pesano sul gruppo.
In un caso come questo il Master deve farsi, ahimè, carico della responsabilità di parlare a X, Y, Z e tutti gli altri, sondare gli animi, cercare soluzioni. E se di soluzioni non se ne trovano deve prendere delle decisioni, chiedere a X di farsi da parte, o a Y e Z di fare rinunce, o al limite sospendere il gioco.
Queste scelte non devono essere fatte in modo arbitrario, ma gestite con senno e diplomazia, basandosi sui riscontri emersi dai dati di monitoraggio di cui il Master è in possesso. Le decisioni devono sempre essere giustificate dall’evidenza dei fatti: solo in questo modo è possibile evitare ulteriori situazioni di conflitto.
Commenti
La partita di basket viene prima di D&D? Ok è un dato di fatto. La partita della Juve viene prima di D&D? Ok, anche questo lo è. Idem il lavoro, la morosa (anche se si sa... il pelo vince sul dado...), ecc.
Anche D&D è un impegno preso, alla pari degli altri. Per me è un impegno importante, anche perchè ci spendo molto del mio tempo per prepararmi. Quindi scelgo di non prendermi altri impegni per giocare e per permettere di giocare.
Quando giochi a un GDR non giochi da solo, e le tue esigenze si devono conciliare con quelle di altre persone.
Ci sta che una partita possa saltare o essere spostata per altri impegni, ma non deve essere la regola, altrimenti non se ne viene fuori.
Per il lavoro capisco che il paragone sta stretto e che il motivo è più che serio, e anche tra di noi quando è capitato ci siamo sempre venuti incontro. Ma quando gli incastri diventano impossibili, qualcuno deve sacrificare i suoi impegni, oppure fare un passo indietro.
MA STIAMO SCHERZANDO??????
XD
Eh... la Juve in champions... una volta...
ricordo la mia ultima partita allo stadio: semifinale di chapmion's col Real!!!
Non aggiungo altro.
La Juve era ovviamente un esempio buttato lì a caso. In realtà è la tripletta dell'Inter dell'anno scorso che ci ha dato parecchi problemi di "incastro"... :)
P.s. ha evitato accuratamente di mettere nel mio commento le parole "Juventus" e "Champions' League" per evitare contrasti coi possibili lettori interisti come ad esempio Steve!
ma x caso si stava parlando di quell'anno in cui la juventus andò in finale x perdere poi dal milan?!che poi nell'anno successivo andò in serie B per lo scandalo CALCIOPOLI?!
Questo non esclude però che il soggetto non sia "più" interessato ad altre cose, e che magari non voglia rinunciare ad alcune di esse per il gdr. A questo punto il chiarimento è doveroso, più che altro per rispetto nei confronti degli altri.
@Steve: non fomentare odio calcistico sul blog!
@Steve: ecco volevo evitare proprio questo genere di commenti!
J.
P.S. GRANDE NOVARA!
si vede dalla risposta che ho ricevuto....
se rispondi a questa domanda ti chiedo scusa e prometto che non ti faccio più commenti cattivi sulla juve!
quale giocatore della juve marcò Figo e non gli fece vedere palla (premetto che figo era fresco pallone d'oro)?