Dalla porta aperta si sparge un tanfo di sangue e chiuso, all'interno la stanza è ampia ed apparentemente priva di finestre, le sedie e la mobilia sono state spostate dalle loro posizioni originarie ed accatastate lungo i muri e negli angoli per ottenere quanto più spazio possibile, al centro della sala è visibile un grosso tavolo.
Sui muri ci sono ampi schizzi di sangue ormai rappreso e strani segni di bruciature, mentre per terra ci sono due pozze di poltiglia molliccia e rossastra, mescolati in mezzo a quello che sicuramente è materiale organico ci sono pezzi di tessuto, probabilmente abiti, e sul pavimento intorno segni di bruciature.

La luce della torcia illumina il tavolo, sul pavimento dietro di esso s'intravede una forma scura ed immobile, ma è ciò che si trova sopra di esso ad attrarre l'attenzione dei tre malcapitati: un corpo sdraiato in posizione supina e perpendicolare rispetto all'entrata.
Quasi subito si capisce che è quello di una donna vestita di abiti semplici e senza scarpe, il colorito della carne è pallido, un'orrenda ferita squarcia la gola della povera vittima, non sembrano esserci altri segni di ferite visibili.
La testa della giovane donna è reclinata sulla superficie del tavolo con il volto girato in direzione della porta, quasi tutto il sangue è uscito lateralmente formando sul tavolo una pozza rossastra che si appiccica ai capelli e cola sul pavimento.
Gli occhi azzurri della donna sono aperti, fissi e vitrei in essi non ci sono tracce di paura od orrore solo il gelo della morte, e conferiscono al cadavere una sguardo inquietante come un muto atto d'accusa.

10 - L'ALTARE DEL SACRIFICIO

Dalla porta aperta si sparge un tanfo di sangue e chiuso, all'interno la stanza è ampia ed apparentemente priva di finestre, le sedie e la mobilia sono state spostate dalle loro posizioni originarie ed accatastate lungo i muri e negli angoli per ottenere quanto più spazio possibile, al centro della sala è visibile un grosso tavolo.
Sui muri ci sono ampi schizzi di sangue ormai rappreso e strani segni di bruciature, mentre per terra ci sono due pozze di poltiglia molliccia e rossastra, mescolati in mezzo a quello che sicuramente è materiale organico ci sono pezzi di tessuto, probabilmente abiti, e sul pavimento intorno segni di bruciature.

La luce della torcia illumina il tavolo, sul pavimento dietro di esso s'intravede una forma scura ed immobile, ma è ciò che si trova sopra di esso ad attrarre l'attenzione dei tre malcapitati: un corpo sdraiato in posizione supina e perpendicolare rispetto all'entrata.
Quasi subito si capisce che è quello di una donna vestita di abiti semplici e senza scarpe, il colorito della carne è pallido, un'orrenda ferita squarcia la gola della povera vittima, non sembrano esserci altri segni di ferite visibili.
La testa della giovane donna è reclinata sulla superficie del tavolo con il volto girato in direzione della porta, quasi tutto il sangue è uscito lateralmente formando sul tavolo una pozza rossastra che si appiccica ai capelli e cola sul pavimento.
Gli occhi azzurri della donna sono aperti, fissi e vitrei in essi non ci sono tracce di paura od orrore solo il gelo della morte, e conferiscono al cadavere una sguardo inquietante come un muto atto d'accusa.

10 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Complimenti per l'immagine Nicholas... mette davvero i brividi...!!!

Nicholas ha detto...

Grazie, mi sono lasciato ispirare dalla narrazione :)

Sommo Kuduk ha detto...

Effettivamente le immagini sono sempre evocative ;-)

rocco ha detto...

temo che abbiamo appena trovato rose holsen... e i due mucchi di poltiglia mi sa che erano altri due...considerato il tentacolato ne mancano ancora 2 se non erro...c'erano 5 soprabiti e 2 pellicce...non abbasserei troppo la guardia...la tensione è ancora altissima...

Mr. Mist ha detto...

Tenere il conto dei dispersi e farlo coincidere con quelli dei morti / non morti è la sfida nella sfida! ;)

rocco ha detto...

ok la seduta col buon aleister,(casuale l'assonanza con aleister crowley?)ma la domanda vera è...cosa ci facevano lì Ray e Sam?

Mr. Mist ha detto...

Pazienza Rocco, a suo tempo tutte le domande avranno la loro risposta...

Nicholas ha detto...

@rocco mi piacerebbe dire che è una sofisticata citazione, ma in realtà l'ho preso da un file di nomi generici per Cthulhu (in originale è Alistar).

andrea ha detto...

Il passo da seduta spiritica a macello di quartiere è stato breve! =D

Bravo Rocco che tiene i conti!

Ale ha detto...

@Rocco: a dire la verità dimentichi quella "chiazza rossastra" vista dai nostri eroi la prima volta che hanno aperto la porta che si affaccia sulle scale da cui sono saliti (post 03). Nella rampa che scende c'era della roba "smarmellata" (cit.). Che siano i 2 mancanti? ;)
Comunque sappi che tenere il conto come dice Mr.Mist è stato il gioco nel gioco!