
“Da dove veniva?”
“Da qualche parte di la”.
Corrono tra gli edifici fino alla strada.
Alla loro sinistra vedono in basso l’SDKFZ nascosto dietro un edificio, alla loro destra, lungo la strada che sale, individuano una vecchia cisterna dell’acqua.
“Laggiù è abbastanza rialzato per coprire tutta l’area”.
“Quindi che facciamo?”
“Quindi corriamo!”
I tre si mettono a correre nella neve passando non lontano dalla vecchia scuola.
Dietro di loro sentono i colpi di fucile e le raffiche cadenzate della mitragliatrice pesante.
Raggiungono la struttura di metallo del serbatoio dell’acqua.
Un colpo singolo rimbomba nell’aria colpendo uno dei sostegno non lontano dal soldato Takash.
“Spara dalla scuola!”
“Su! Presto!”
I tre si arrampicano sulla scaletta rugginosa e si riparano oltre il parapetto di metallo.
Il cecchino sembra ignorarli forse disturbato dalle fucilate che i soldati più in basso scaricano contro le finestre.
Heinz e Marcus appoggiano i fucili alla balaustra e osservano con attenzione la scuola.
Il soldato scelto fa un cenno al suo compagno “Eccolo!”.
Da una finestra si intravede una figura dietro un armadio di metallo, è acquattata come se stesse prendendo la mira con attenzione.
Più in basso vedono il capitano e un altro soldato avanzare di corsa nello spazio aperto che li separa dalla scuola.
Heinz calma il respiro, lui e Marcus prendono la mira con attenzione.
È questione di momenti, è un tiro difficile, ma se esitano troppo il cecchino sparerà di nuovo ai loro compagni o cambierà posizione.
Passano alcuni secondi.
La forma del nemico è in linea con il mirino.
Sotto i due soldati sono a metà strada dalla scuola, macchie scure sulla neve candida.
Heinz sposta di qualche grado la canna per compensare il vento.
Tira il grilletto.
Il proiettile spacca il vetro e colpisce l’armadio di metallo.
Il cecchino balza verso il muro.
Il marconista spara.
La pesante pallottola da 7.92 mm passa a fianco all’armadio, sfiora uno stipite di cemento e si pianta nella gamba del cecchino.
Vedono la figura crollare a terra fuori dalla loro visuale.
“Preso!”
Si gira verso Heinz.
“Io e Takash andiamo a prenderlo”.
“Bene, io vi copro da qui”.
Heinz guarda verso la strada.
“Merda! Vedete di fare in fretta!”
Alla base della salita decine e decine di morti stanno avanzando verso l’SDKFZ.
Commenti
Così ho preso un d6 e l'ho messo nascosto sotto un bicchiere di plastica e ho detto "questi sono i round che ha scelto il cecchino prima di fare la sua prossima azione" ora scegliete i vostri e poi vediamo chi aspetta di più".
Grossi calcoli probabilistici finchè ho detto "avete 6 secondi per dirmi il numero" e ho iniziato a contare.
Comunque il doppio tiro è stato interessante. Ed anche l'orda di morti... =O
Io cmq uso una house rules che ti da un +1 ogni round di mira ma non la usa mai nessuno.
In WH esiste il mirare ma lo puoi fare solo per mezza azione.
Ogni volta che penso ad un'avventura, tento sempre di "coinvolgere" i personaggi anche piazzando loro davanti qualche sfida adatta alle loro peculiarità. Poi sta ai giocatori cogliere e saper sfruttare l'occasione o fuggire se capiscono di non essere in grado di affrontare la cosa.
Ad esempio, ho un mio amico che interpreta in CP il personaggio Fisk, grosso come un armadio e sulla strada della cyberpsicosi.
Per farlo divertire devo piazzare dei bestioni con cui fare a botte o situazioni in cui deve "contenersi"... ovviamente gli altri devono capire che questi "mostri" sono insensatamente grossi ed agire di conseguenza se non vogliono finire male!
Esempio di D&D: un barbaro con forza 22 e carisma 3.
In realtà si dovrebbero "minimizzare" le debolezze, però spesso si finisce con personaggi oscenamente grossi.
http://www.urbandictionary.com/define.php?term=min%2Fmax
Grazie Andrea! :)
Personalmente non sono pregiudizialmente ad un personaggio costruito con quei criteri, a patto che poi venga interpretato in quel modo con tutte le conseguenze del caso, cosa che purtroppo - proprio per il fatto di considerare il PG min-maxato più un essere da videogioco che un elemento narrativo - non avviene.
Ad esempio il suddetto barbaro sarebbe probabilmente un bestione con la capacità di comprendonio ed interazione sociale di una pigna. Tuttavia dubito che il min-maxer lo interpreti in quel modo in gioco, evidenziandone i tratti negativi durante le avventure o il downtime in città. Stiamo parlando di uno che davanti al re probabilmente scoreggia e si ficca le dita nel naso, come minimo. E queste sono cose che un GM dovrebbe considerare per creare problemi, a lui ed ai compagni - come può il problema essere arginato? Perché un tizio del genere dovrebbe andarsene in giro con il gruppo? Socialmente sarebbe inaccettabile nonostante l'utilità in combattimento... Quale potrebbe essere la sua evoluzione nel tempo, i suoi sentimenti nel realizzare di non essere accettato?
In breve, un personaggio min-max ha molte interessanti potenzialità per essere giocato a livello interpretativo, ma difficilmente chi lo crea è interessato a svilupparle, e spesso chi siede dall'altra parte dello screen è incapace di gestirlo nel contesto dell'ambientazione.
E questo è in genere il caso in cui il "giocattolo si rompe" ed il gruppo fatica a stare insieme e la campagna ad andare oltre la decina di sessioni prima di interrompersi....
Personalmente adotto un approccio molto pg friendly, ad esempio se hai il carisma basso le guardie non ti credono mai e vengono a cercare te per ogni cosa, i commercianti ti fanno pagare di più e, nei casi limite (tipo 4 o meno) ogni villaggio la gente cerca di linciarti.
Dopo un po' di sessioni così i personaggi non scendono dotto l'otto.
Quello che dice Ale cmq è molto vero ma non l'ho mai visto succedere.
Uno dei vantaggi di WH è che se sei umano tutte le caratteristiche di base hanno 20 + 2d10, quindi i min-max non esistono.
Essendo una maga, ossia un personaggio intelligente, capiva quando poteva parlare e quando doveva stare zitta, praticamente sempre, soltanto quando parlava con colleghi maghi poteva avere più libertà di parola, in quel caso però le conseguenze delle sue uscite, sempre fuori luogo, ricadevano su di lei ed il gruppo in sè non ne soffriva troppo.
Io di norma faccio tirare 4 personaggi così che almeno uno sia decente, inoltre permetto di ritirare quelli la cui somma delle caratteristiche è < 60.
Sono sistemi per evitare i casi limite.
Poi se il pg vuole quello con il 18 e il 4 è meglio che 4 vada nel posto giusto e non "al carisma tanto non serve".