“Potremmo andare di notte.”
“No, in montagna, senza luna, su un terreno ghiacciato che non conosciamo rischiamo troppo.
Andremo con un piccolo gruppo, ci avvicineremo coperti dalla nevicata, gli altri rimarranno qui a sistemare i feriti.”
I soldati si guardano, poi Klaus chiama chi dovrà andare.
Oltre a lui e al marconista, andranno i due soldati scelti Heinz e Juhazs e il soldato Takash.
“Vengo anche io” annuncia l’interprete.
Klaus lo guarda.
“Altrimenti come comunicate con gli altri due?” chiede e poi sorride.
“Va bene, ma procurati un’arma.”
Il giovane si fa consegnare la Tokarev presa dalla cecchina di Fieni e se la mette alla cintura.
“Sono pronto.”
“Bene, andiamo.”
I due soldati scelti prendono un paio di bombe a mano mentre il marconista si carica a spalle la MG-42 e un paio di nastri.
L’interprete prende dalla sua borsa la Tokarev che aveva nascosto in precedenza e infila anche quella nello zaino.
5 commenti:
In certi momenti c'è poco da fare piani: la speranza è di saper gestire quello che ci si troverà di fronte!
Stavolta si sono preparati bene però si sa che ogni piano cede alla prova del campo di battaglia.
In ogni caso ora Varga ha 2 armi e proiettili per entrambe.
Io al suo posto avrei preso una placca di metallo da mettere sotto la giacca, non si sa mai! ;)
Contando il fatto che il soldato scelto ha sparato due volte al proprio capitano la placca sarebbe da mettere sulla schiena :D
ahahahahahahaha XD
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