L’ultima immagine impressa nel suo cervello è uno spuntone di ferro del pilone crollato che gli trapassa il petto.
Prova ad alzarsi, un dolore lancinante gli attraversa il torace.
Spero di avere ancora le costole al loro posto.
Gira la testa, a pochi millimetri da lui una barra di ferro rugginosa si alza verso il cielo.
Rabbrividisce.
A qualche metro di distanza vede il marconista, è steso sulla schiena, il polpaccio incastrato tra due blocchi di cemento, il resto della gamba piegato all’interno, un osso sbrecciato e lordo di sangue esce da sotto il ginocchio.
Intorno a lui il sangue cola nella neve e nelle acqua gelide.
Cerca di chiamarlo, ma riesce a emettere solo un gemito.
Più indietro vede Juhazs rialzarsi da un mucchio di neve fresca.
Poi un rumore attira il suo sguardo.
Sopra di lui vede sagome indistinte di persone che si allungano verso Varga sospeso nel vuoto.
Poi un colpo secco e il cassone si stacca.
Vede l’interprete cadere come una marionetta, colpire le pietre sottostanti, il cassone cade sopra di lui, uno dei bordi gli piomba sul braccio.
Le due tonnellate di acciaio rimangono un attimo in equilibrio, poi cadono nel fiume.
Commenti
Comunque complimenti, hai trasmesso veramente una forte carica emotiva.
Varga e Marcus invece avranno dei problemi ben più seri.
Ora con l'interprete ed il marconista KO iniziano davvero i problemi seri!
Peccato per Varga, mi stava simpatico.