Le schegge della bomba hanno colpito il capitano al petto e al braccio.
L’uomo guarda il cielo sopra di lui mentre il sangue arrossa la neve.
Con una mano sta cercando di estrarre qualcosa dalla tasca interna della divisa.
Klaus fa qualche passo e poi gli si ferma davanti.
Alza l’accetta e la cala con gesto secco.
La lama colpisce la fronte del vecchio capitano spaccando l’osso e conficcandosi in profondità tra i capelli.
Il sangue sgorga coprendo il viso dell’uomo, la mano si ferma.
“Per Debrecem” sussurra Klaus.
Si china a guardare cosa stesse cercando Otto.
Tra le dita rigide l’uomo stringe una foto ingiallita ora chiazzata di sangue.
Nell’immagine c’è un salotto ben arredato, su una sedia è seduta una donna esile con un sorriso dolce, a fianco a lei una bambina con i capelli scuri sorride verso l’obiettivo.
Klaus si rialza, si gira e torna sui suoi passi.
Dietro al camion Juhazs è a fianco a Kovacs e sta cercando di medicare come meglio può la gamba del sergente.
Klaus fa cenno a loro di andare.
Juhazs prende Kovacs sotto braccio.
I tre avanzano lungo il ponte.
Commenti
Pensavo che le motivazioni di Klaus per uccidere Otto fossero legate agli eventi recenti, invece erano più lontane nel tempo e molto più profonde!
Sono contento che Kovacs sia ancora vivo, sperando che tra i partigiani ci sia qualcuno con nozioni di pronto soccorso.
A questo punto il giocatore che muoveva Otto avrà preso le redini di un altro personaggio, tra i tedeschi manca ancora Schmitz all'appello, forse anche lui ha tirato fuori l'arcano giusto e se l'è cavata con poco altrimenti dovremo sapere il suo segreto solo alla pubblicazione dell'avventura! In ogni caso bella scena, molto ben descritta!
Schimtz è morto, si è preso due pallottole ed è stato buttato giù dal camio da Varga.