New York, Marzo 7, 1929, Mattina

Cinque figure aspettano l’arrivo del Greyhound per Portland, da lì prenderanno la coincidenza per Falmouth.
- Siamo vicini lo sento - afferma Perlenbacher pregustando la conclusione della caccia e quando potrà scrivere di tutta questa storia. - Ti abbiamo in pugno Neuvelle!
Tony sta caricando alcune scatole di munizioni nel suo zaino da viaggio.
- Nuova pistola? - chiede Ryan.
- Già, qualcuno mi doveva un favore. E tu?
- Volevo portarmi un fucile ma credo che mi accontenterò di avere una pistola pure io.
Sorride, ripensando a quanto gli hanno chiesto per avere una buona arma.
Troppo.

- Dove pensate sia il tesoro?
- Beh Neuvelle è salito sull’Olympic portandolo con sè, però è sbarcato senza, quindi è ritornato in America con la stessa nave. Neuvelle era furbo, secondo me il tesoro è sempre rimasto a bordo, aveva già in mente di recuperarlo dopo, magari facendo perdere prima le sue tracce, e in Inghilterra ha capito come.
- Ma perché il Titanic? Perché non simulare la sua morte?
- Non lo so… un tesoro come quello farebbe gola a molti, meglio pensare che sia in fondo al mare insieme al corpo di Neuvelle, finché lui era in vita si dava per scontato il tesoro fosse con lui, dopo la morte sarebbe stato cercato ovunque a meno che non fosse irraggiungibile. In una sola mossa Neuvelle si è garantito l’impunità per lui e per tutto quello che aveva rubato.
- Quindi ha affondato lui un intero transatlantico vuoi dire?
- Credo anch’io che sia impossibile, forse è stato solo molto fortunato...

Un grosso pulman entra nello spiazzo antistante la stazione, frenando in una poltiglia di acqua e neve.
- Andiamo.
Il gruppo prende i borsoni e sale sul bus, prossima tappa Portland e poi Falmouth, si torna dove tutto è iniziato.

75 - UN UOMO MOLTO FORTUNATO

New York, Marzo 7, 1929, Mattina

Cinque figure aspettano l’arrivo del Greyhound per Portland, da lì prenderanno la coincidenza per Falmouth.
- Siamo vicini lo sento - afferma Perlenbacher pregustando la conclusione della caccia e quando potrà scrivere di tutta questa storia. - Ti abbiamo in pugno Neuvelle!
Tony sta caricando alcune scatole di munizioni nel suo zaino da viaggio.
- Nuova pistola? - chiede Ryan.
- Già, qualcuno mi doveva un favore. E tu?
- Volevo portarmi un fucile ma credo che mi accontenterò di avere una pistola pure io.
Sorride, ripensando a quanto gli hanno chiesto per avere una buona arma.
Troppo.

- Dove pensate sia il tesoro?
- Beh Neuvelle è salito sull’Olympic portandolo con sè, però è sbarcato senza, quindi è ritornato in America con la stessa nave. Neuvelle era furbo, secondo me il tesoro è sempre rimasto a bordo, aveva già in mente di recuperarlo dopo, magari facendo perdere prima le sue tracce, e in Inghilterra ha capito come.
- Ma perché il Titanic? Perché non simulare la sua morte?
- Non lo so… un tesoro come quello farebbe gola a molti, meglio pensare che sia in fondo al mare insieme al corpo di Neuvelle, finché lui era in vita si dava per scontato il tesoro fosse con lui, dopo la morte sarebbe stato cercato ovunque a meno che non fosse irraggiungibile. In una sola mossa Neuvelle si è garantito l’impunità per lui e per tutto quello che aveva rubato.
- Quindi ha affondato lui un intero transatlantico vuoi dire?
- Credo anch’io che sia impossibile, forse è stato solo molto fortunato...

Un grosso pulman entra nello spiazzo antistante la stazione, frenando in una poltiglia di acqua e neve.
- Andiamo.
Il gruppo prende i borsoni e sale sul bus, prossima tappa Portland e poi Falmouth, si torna dove tutto è iniziato.

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