Giulio fa cenno all'oste assonnato.
L’uomo prende una pentola dalla stufa e va al suo tavolo.
Versa due mestolate di latte caldo e torna a sedersi vicino alla stufa.
Nella sala comune non c’è ancora nessuno, fuori il sole sta sorgendo.
Giulio fa un lungo sbadiglio e finisce la colazione.
Osserva il sole salire a illuminare le cime delle montagne.
Un trapestio alle sue spalle lo fa girare, vede il suo datore di lavoro con la figlia.
Rinaldo gli fa un cenno, mentre Tina gli sorride, quindi si siedono con lui.
“Svegliato presto?” chiede Tina.
“Ho dormito male, immagino sia un po’ d’ansia per la missione”.
“Anche io ho dormito male...” risponde la ragazza.
Giulio guarda Rinaldo che sta pucciando del pane raffermo nel latte.
“E Igino?”
“Dorme, sai com’è gli piace starsene sotto le coperte al calduccio” risponde l'uomo, poi si gira verso le scale.
“Igino! Preparati!”
La chiamata fa sobbalzare l’oste che osserva i tre, un uomo di circa cinquant'anni, ben piantato e con la barba rada e un giovane di circa trenta con un’accetta al fianco e una pistola.
Decide di non commentare ma si sofferma sulla ragazza, molto giovane, con capelli scuri e lisci, un corpo sinuoso sotto gli abiti pesanti e un sorriso che illumina la stanza.
“Signor Rinaldo, eccomi!”
Un ragazzone scende dalle scale e si siede al tavolo, prende una scodella e inizia a mangiare.
“”Hai dormito bene Igino?” chiede Giulio.
“Si Giulio, benissimo, grazie Giulio”, gli sorride e torna a mangiare.
“Sbrigati Igino che abbiamo un appuntamento”.
“Si signor Rinaldo!”
Igino beve rumorosamente dalla scodella.
Quindi i quattro si alzano, Rinaldo lascia 2 scudi sul tavolo e escono nella fredda mattina primaverile.

1- SVEGLIA ALL'ALBA

Giulio fa cenno all'oste assonnato. L’uomo prende una pentola dalla stufa e va al suo tavolo. Versa due mestolate di latte caldo e ...

Se non ci fosse Nicholas a tenerci compagnia durante la quarantena COVID-19... dovremmo inventarlo.
Mentre il cadavere del povero Marco di Fire in the Hole non è ancora freddo (e soprattutto non si è ancora rialzato), cambiamo ambito e atmosfere ed immergiamoci nel brutale mondo di Sine Requie!

Come sempre ecco il teaser di questo nuovo racconto:
Mentre la primavera tarda ad arrivare un cacciatore di streghe e il suo seguito avanza in val Chisone, su ordine della curia di Pinerolo che, per troppo tempo, ha allentato il controllo sulle valli.
Un gruppo formato da veterani reduci da diverse missioni e di nuove leve unitesi per l’occasione.
Un viaggio attraverso villaggi a lungo ignorati dove potrebbe nascondersi un male molto più subdolo e distruttivo dei Morti.
Intorno a loro le vette innevate e lo scrosciare del Chisone in piena e gli occhi sospettosi di chi abita in queste valli, persone abituate a essere isolate da molto prima che il Risveglio le separasse dal resto del mondo.
Buona lettura!

LA CACCIA

Se non ci fosse Nicholas a tenerci compagnia durante la quarantena COVID-19... dovremmo inventarlo. Mentre il cadavere del povero Marco d...


Dog si allunga sulla branda della scomoda cella.
I suoi legami con la mafia sono venuti fuori, si è beccato 3 anni, una pena tutto sommato mite.
Tira fuori un quadernetto e aggiunge un po’ di rime alle canzoni a cui sta lavorando.
Il tempo non gli manca.
Un giorno uscirò e finalmente potrò vivere la mia vita.
Sospira.
Gli torna in mente il viso di Marco, come sempre gli succede quando pensa al futuro.
Al futuro che non ci sarà mai.
“LUCI!” urlano nel corridoio e le luci si spengono.
Dog mette il quadernetto sotto il cuscino e si prepara a dormire.



20 - DOG

Dog si allunga sulla branda della scomoda cella. I suoi legami con la mafia sono venuti fuori, si è beccato 3 anni, una pena tutto somma...


Ned spinge la carrozzina sul portico di casa, respira l’aria fredda che arriva dal lago Michigan.
La vecchia madre esce e gli mette una coperta sulle spalle.
“Non prendere freddo”.
Ned annuisce stanco e la donna rientra.
Guarda il suo quartiere.
La pallottola del fratello lo ha colpito alla spina dorsale.
Ci è voluto un anno perchè potesse anche solo lasciare il letto.
Fire in the Hole è stata un successo ma è durato pochi mesi, senza possibilità di fare tour o continuare a cantare la sua etichetta ha rescisso il contratto ed è passata alla star successiva.
Ned non sa nemmeno come accedere al suo stesso profilo instagram.
Lui viveva per la musica, ma i palchi sono lontani ormai, irraggiungibili.
Ha speso i soldi del suo effimero successo in cure e medicinali, quando sono finiti è dovuto tornare al quartiere dal quale ha cercato di scappare prima e trovare rispetto poi.
Passa un gruppo di neri con bandane e bomber.
Uno di loro mima il gesto di un pompino all’indirizzo di Ned, gli altri ridono sguaiatamente.
“Frocio” urla uno.
L’altro tira fuori la pistola.
“Non ti ammazziamo solo per rispetto a tuo fratello, lui si che è un duro”.
Ned non dice nulla.
A volte vorrebbe avere il rispetto che ha Ted, ma poi pensa che del rispetto te ne fai poco in carcere.
Ted uscirà da vecchio, quando tutti lo avranno dimenticato.
Vorrei tanto essere dimenticato anch’io.
Gli rimangono ancora un po’ di anni, poi anche sua madre se ne andrà, essere un’icona gay serve molto a poco nel quartiere, e negli altri ambienti si sono già scordati di lui.
Quando rimarrò solo farò davvero un pompino. 
Pensa con amarezza.
Il primo e ultimo pompino della mia vita, farò un bel pompino alla mia pistola.

19 - NED

Ned spinge la carrozzina sul portico di casa, respira l’aria fredda che arriva dal lago Michigan. La vecchia madre esce e gli mette una ...


Ted è seduto al banco degli imputati.
Il suo avvocato d’ufficio è bianco, la giudice è bianca, la giuria è bianca.
La giudice legge velocemente il verdetto della giuria.
“Vedo che lei, signor Donovan si è macchiato di tentato omicidio, con l’aggravante dei crimini d’odio” va avanti a leggere “solo l’eroico gesto di suo fratello, che si è gettato davanti al proiettile, ha salvato la vittima”.
Ted guarda la giuria.
Ci hanno messo meno di 5 minuti a deliberare.
La giudice si rivolge direttamente a lui.
“Vede signor Donovan, deve capire che in questo mondo le minoranze sono importati, che è compito del nostro sistema giudiziario far si che siano preservate le differenze e che nessuno si arroghi il diritto di punire qualcuno per la sua diversità”.
Ted non dice nulla.
“Non c’è posto per le discriminazioni, questo deve capirlo signor Donovan”.
Fa un attimo di pausa, poi riprende.
“Di norma la pena per tentato omicidio sarebbero 10 anni, ma lei è un nero che viene da un contesto disagiato e sappiamo bene tutti che persone come lei sono recidive, incapaci di cambiare e di integrarsi”.
Colpisce il legno con un colpo secco del martelletto
“Condanno Ted Donovan a vent’anni di carcere, il prossimo”.

18 - TED

Ted è seduto al banco degli imputati. Il suo avvocato d’ufficio è bianco, la giudice è bianca, la giuria è bianca. La giudice legge vel...


La berlina di don Gambino è parcheggiata a bordo strada.
I fari illuminano i campi incolti.
Macro è in piedi, alle sue spalle don Gambino arma la sua pistola.
La radio della macchina è sintonizzata sul concerto.
Marco sente la dedica di Dog e poi la canzone che ha scritto per lui.
“I was stranger and so he was
I love him, just because
I’m his man and he was mine
Now and then, and all be fine”.
Una lacrima scende sulla sua guancia.
“Addio Dog” mormora.
Don Gambino spara.

17 - MARCO

La berlina di don Gambino è parcheggiata a bordo strada. I fari illuminano i campi incolti. Macro è in piedi, alle sue spalle don Gambi...


All’interno il concerto inizia con una presentazione dei due rapper, il pubblico, quasi tutto bianco, scatta foto e punta i cellulari per fare dirette e stories.
La base parte, Ned scalda un po’ il pubblico con un pezzo del primo album, poi le luci calano e parte la base di Fire in the Hole.
Ned attacca ma la sua voce non si sente.
Batte sul microfono, fa cenno verso i tecnici.
Ted sorride e attacca convinto con il suo pezzo ma anche il suo microfono è muto.
Le luci si spengono sui due rapper e un occhio di bue illumina Dog.
Il ragazzo prende il microfono.
“Questa è per te, Marco, ovunque tu sia, spero tu la stia ascoltando, ti amo”.
E poi inizia a cantare.
“I was stranger and so he was
I love him, just because
I’m his man and he was mine
Now and then, and all be fine”.
Il pubblico segue muovendo gli smartphone.
Ted furibondo estrae una pistola cromata.
Ned avventa su Dog.
“Ti ammazzo con le mie mani!” urla coperto dalla musica.
Ted spara.

16 - LAST SONG

All’interno il concerto inizia con una presentazione dei due rapper, il pubblico, quasi tutto bianco, scatta foto e punta i cellulari p...


Marco è nello spiazzo antistante al capannone.
Fuori centinaia di persone, troupe televisive, luci al neon e volantini del nuovo album di Ned “Nigga” Donovan.
Ragazzine si fanno selfie davanti ai cartelloni, giovani ben vestiti di downtown bevono birra e twittano dai loro smartphone.
Una berlina si ferma in una via laterale.
Marco la riconosce subito e si dirige verso l’auto di don Gambino.
Il corpulento boss scende dall’auto insieme ad altri due energumeni.
Si avvicina a Marco.
Il boss è furente.
“Pezzo di merda! Pensavi davvero di fottermi?”
“Cosa?”
Uno degli uomini afferra Marco e lo spintona verso il retro dell’auto.
Apre il bagagliaio e dentro c’è il cadavere di una giovane donna dai tratti asiatici.
Il viso è devastato e coperto di sangue raggrumato.
Due fori sul vestito leggero e un terzo foro in fronte.
“Che cazzo avete fatto?” chiede Marco incredulo.
“Mi hai mandato da un uomo! Da un uomo che si finge donna!” urla don Gambino sputacchiando.
“Te la fai con i femminielli!”
“Don Gambino vi giuro che-”
“Basta così! Andiamo!”
I due uomini spingono Marco in macchina e la berlina riparte.

15 - THE END OF THE LINE

Marco è nello spiazzo antistante al capannone. Fuori centinaia di persone, troupe televisive, luci al neon e volantini del nuovo album d...


La sera del concerto Dog zoppica nel backstage trascinandosi dietro un borsone e si dirige dai tecnici.
“Ragazzi c’è un cambio di scaletta”.
“Che cambio? Qui è già tutto programmato”.
“Allora dopo l’apertura, quando parte Fire in the Hole, luci sul mixer, tracce audio 1 e 2 disabilitate e traccia 3 attiva”.
“Vuoi che togliamo il suono a Ned e Ted e teniamo solo la tua linea? Ma gli organizzatori lo sanno?”
“Si è tutto a posto”.
“Tutto a posto un bel cazzo, noi qua ci giochiamo il posto!”
“20.000 dollari se lo fate”.
“20.000?”
Dog apre il borsone da cui spuntato mazzette di dollari legati assieme, quello che ha ottenuto dalla vendita della sua amata Maserati Quattroporte III.
“Ok, ma poi il resto della scaletta resta uguale”.
“Si, si tranquilli”.
Il tecnico gli pianta un dito in mezzo al petto.
“E tu non fare troppi casini ok? Che il concerto deve filare quantomeno liscio”.
“Quattro minuti, il tempo di cantare una canzone e poi ridai pure l’audio ai Donovan”.
L’uomo prende il borsone, l’altro annuisce.
“Andata”.

14 - CHANGE OF PLANS

La sera del concerto Dog zoppica nel backstage trascinandosi dietro un borsone e si dirige dai tecnici. “Ragazzi c’è un cambio di scalet...


Dog esplode.
“Non era una donna era un uomo! Ero io! Vaffanculo tu, Ned e tutti voialtri omofobi del cazzo! Io ho scritto le canzoni di Ned! Io ho creato Fire in the Hole! Io sono gay! Io! Io!”.
Riprende fiato.
“Fin da quando siamo ragazzini ho dovuto sopportare in silenzio per paura di essere ammazzato dai voialtri coglioni, ma adesso basta! Adesso sono stufo di nascondermi hai capito?!”.
Ted lo guarda per un lungo istante.
Poi scoppia ridere.
“Mioddio Dog, sei una sagoma!” ride di gusto battendosi la mano sulla coscia “Tu frocio? Ah ah ah! Me l’avevi quasi fatta!” riprende fiato tra le risate “Vecchio marpione! Mioddio che ridere”.
Poi si calma un po’.
“Bella fratello ma adesso torniamo seri, che mi serve il numero della puttanella, dai che te la sarai passata pure tu”.
Dog rimane allibito.
Poi curva le spalle preso dallo sconforto.
“Si Ted, te lo mando su Telegram”.
“Grazie fratello, oh poi se mi dici che merita me la passo anche io” e gli fa l'occhiolino.
“Ci vediamo domani sera al concerto d’apertura”.
Poi si incammina verso l’uscita.
Dog lo sente ridacchiare ancora mentre si allontana.
Prende lo smartphone e cerca tra i contatti.
Si ferma su SM - Annie.
Copia il numero e lo manda a Ted,
Divertiti

13 - COMING OUT

Dog esplode. “Non era una donna era un uomo! Ero io! Vaffanculo tu, Ned e tutti voialtri omofobi del cazzo! Io ho scritto le canzoni di ...


Ted entra a casa di Dog senza nemmeno bussare.
“Dog! Dove sei?”
Dog esce zoppicando dalla cucina.
Ted sventola un giornale.
“Oh, hai visto le notizie? Ned è stato beccato fuori da un locale pieno di froci! Lo sapevo che era frocio! Avrei dovuto sparargli!”
Dog prende il giornale.
STAR DEL RAP FERMATA IN STATO CONFUSIONALE FUORI DA UN LOCALE GAY
Il famoso rapper Ned “Nigga” Donovan è stato fermato ieri sera fuori dal Vale Tudo un rinomato locale di downtown famoso per essere punto di ritrovo della comunità LGBTQ+.
Pare che Ned fosse in stato confusionale ed è stato riaccompagnato a casa dalla polizia.
Dog getta il giornale.
“Hai sentito la mia canzone?” chiede Ted “spacca vero?”
“Si, si, molto bella”.
Dog ha un tremito a ripensare a quel pezzo piatto, sconclusionato e autocelebrativo.
“Allora al concerto siamo d’accordo, tu metti le luci su di me e cantiamo quella invece che Fire in the Hole”.
Ted si guarda intorno.
“Altra cosa amico, pare che Marco fosse qua a spassarsela con una puttanella cinese, fisso gliel’hai procurata tu, voi gialli vi conoscete tutti” Ted scoppia a ridere come se avesse fatto un battutone.
Si riprende.
“Dammi il suo numero”.

12 - BITCHES

Ted entra a casa di Dog senza nemmeno bussare. “Dog! Dove sei?” Dog esce zoppicando dalla cucina. Ted sventola un giornale. “Oh, hai ...


È sera tardi Ned ferma la macchina davanti a un locale.
Stringe il volante fino a sbiancarsi le nocche.
Sta sudando.
Sul sedile del passeggero una pistola cromata.
La musica del locale arriva ammortizzata, anche se si distingue chiaramente Like a Virgin di Madonna.
Ve lo faccio vedere io se sono frocio!
Prende la pistola.
Io i froci li ammazzo!
Entra nel locale dove diversi uomini stanno ballando.
Fa qualche passo.
Qualcuno lo indica urlando per sovrastare la musica.
“Ned Nigga!”
“È uno di noi!”
“Ned facciamo un selfie!”
Ned tira fuori la pistola.
“Vi ammazzo!”
La gente urla, corre, si spintona.
Ned spara.
La detonazione rimbomba, il proiettile colpisce uno specchio frantumandolo, la musica si spegne.
I buttafuori si gettano su Ned e lo trascinano fuori.
All’esterno stanno già arrivando le auto della polizia.

11 - KILLING MACHINE

È sera tardi Ned ferma la macchina davanti a un locale. Stringe il volante fino a sbiancarsi le nocche. Sta sudando. Sul sedile del pa...


Ned ferma la macchina davanti alla palestra.
Mo ti faccio vedere io chi è real!
Sul sedile dietro, coperto da un telo, un sacco di erba purissima.
Quell’idiota di Ted tiene ancora la sua roba nella sua cameretta, come quando avevamo 14 anni. Coglione.
Scende dalla macchina e entra in palestra.
Dentro diversi uomini sudano e grugniscono sollevando enormi bilancieri.
Si dirige verso Marco che sta facendo addominali.
“Ciao bello, mi hanno detto che ti interessa della roba”.
Marco finisce la serie, poi si alza.
“Ted?”
“No, sono Ned, il fratello furbo”.
“Cazzo siete uguali”.
Prende l’asciugamano da terra.
“E pure le stesse cose offrite”.
“In che senso?”
“Lascia perdere, di che erba parli”.
“Vieni e ti mostro” Ned si gira e va verso l’uscita, seguito da Marco.
Apre la macchina e mostra il sacco d’erba.
Marco lo apre, ne prende una presetta e la annusa.
“Ma questa è l’erba di Ted!”
“Cosa? Come fai a saperlo?”
“Meno male che sei quello furbo”.
Marco prende l’erba.
“Questa roba appartiene già alla famiglia, mo levati di torno coglione”.
Ned rimane interdetto.
Marco si allontana con il sacco sottobraccio lasciando Ned solo nel parcheggio.

10 - STREET CRED

Ned ferma la macchina davanti alla palestra. Mo ti faccio vedere io chi è real! Sul sedile dietro, coperto da un telo, un sacco di erba...


Ted e Marco sono seduti alla “Vecchia Napoli”, il locale è chiuso ma la saletta è sempre aperta per Don Gambino e i suoi affari.
“Allora siamo d’accordo Ted, tu vendi la tua roba, il 20% va a noi e un paio di volte ti arriverà dell’eroina da far girare”.
“Perfetto don Gambino, bacio le mani”.
“Ma che baci e baci, stai fermo, tu vedi troppi film”.
“Cosa posso fare per lei don Gambino?” chiede Ted.
“Lascia stare, piuttosto, Marco, girami il contatto di quella troietta che te lo succhiava l’ultima volta”.
“Ma no, era una così, non so chi sia”.
Ted drizza le orecchie.
“Sono il massimo esperto di troiette a sud di Detroit, ve la trovo io, come era?”
“Aspetta“ dice don Gambino e tira fuori uno smartphone.
“Tony dov’è quella cosa che mi hai fatto vedere?”
Un ragazzo si avvicina prende lo smartphone, poche mosse e apre la galleria degli screenshot, appare un sedere sfocato.
Ted guarda il cellulare.
“Non so chi sia ma riconosco quel quadro sullo sfondo” poi fa un sorrisone “tranquillo don Gambino, so a chi chiedere!”.

9 - EXPERTIZE

Ted e Marco sono seduti alla “Vecchia Napoli”, il locale è chiuso ma la saletta è sempre aperta per Don Gambino e i suoi affari. “Allora...


Marco e Dog sono stesi sul letto.
Marco accarezza il compagno mentre lui gli racconta cosa ha dovuto sopportare in questi giorni.
“Dai, che appena fatto il concerto sarà fatta, e potrai lasciarti alle spalle Ned, Ted e tutto questo mondo”.
“Non vedo l’ora guarda, volevo fare qualcosa di buono, dare l’esempio a tanti come me e te che devono nascondersi, ma ho capito che al mondo non interessiamo, al mondo interessa solo fare soldi, e la battaglia non deve solo essere giusta, deve venire anche dalla persona giusta”.
Sospira.
“La persona giusta che decidono loro, del colore che decidono loro”.
“Ehy ehy, non fare così, tra un po’ sarai ricco, te ne andrai da sta città di merda, pensa alla California o a New York, li sarai libero di essere chi vuoi”.
“Saremo, vuoi dire” dice Dog e sorride a Marco.
“Davvero? Vuoi che venga con te?”
“Certo! Che credi che ti avrei lasciato qui con quei mafiosetti? Ce ne andiamo a vivere la vita che ci hanno sempre negato”.
Marco lo bacia con trasporto.
Poi Dog gli slaccia i pantaloni e inizia a fargli un pompino.
In quel momento lo smartphone di Marco suona, appare sono una lettera “G”, è una video chiamata.
“Oh merda”
Marco risponde inquadrandosi solo il viso.
“Si capo?”
“Marco, come va? Senti allora d’accordo per quell’incontro con quel Ted, facciamo stasera”.
“Si capo, va beni-oooh-ooooh”
“Che succede Marco?”
Dog continua senza fermarsi.
“Niente capo, va tutto ben-ooohh-ohhh”
“Oh ma che stai a farti fare un pompino mentre mi telefoni? Vecchia canaglia, tu si che sei un dritto, gira la fotocamera, fammi vedere sta troietta”.
“No capo senti io-oooohhohhh”
“Girala fammi divertire, tranquillo a Maria non gli dico nulla, vecchio marpione”
Marco gira la fotocamera inquadrando il sedere di Dog.
“Guarda che culo, oh tu si che ne sai Marco, guarda che femmina, vai va, ti lascio divertire, ciao ciao”.
La chiamata si interrompe.
“Ma sei scemo! Se mi beccava ero morto!”
Dog si rialza e si mette a ridere.
“Dai che un paio di giorni e tutto questo non sarà che un lontano ricordo”.

8 - VIDEOCALL

Marco e Dog sono stesi sul letto. Marco accarezza il compagno mentre lui gli racconta cosa ha dovuto sopportare in questi giorni. “Dai,...


Dog sta uscendo dall’edificio della major, Ned se n’è andato subito dopo aver firmato il contratto.
Dog zoppica con la gamba ancora rotta e si appoggia alle stampelle.
All'improvviso si trova davanti una telecamera e un microfono, mentre un faretto gli viene sparato in faccia.
“Sono Mike di MTM e questo è “Rap Stars and Celebrities: What Do They Know? Do They Know Things? Let's Find Out!””
“Che succede?” balbetta Dog.
Qualcuno gli mette una sedia dietro e lo fa sedere.
“Allora signor Dog, pare che Ned Nigga Donovan, l’astro nascente del rap farà coming out a breve, lo farà durante il concerto?”
“Cosa? io non-”
“Amici di MTV ho ascoltato in anteprima Fire in the Hole e vi posso dire che questa canzone spacca oltre a parlare di un tema troppo spesso taciuto nella cultura rap, Ned ha avuto il coraggio di dire al mondo che i gay esistono anche in ambienti omofobici e maschilisti come quello del rap di strada dove è cresciuto”.
Mette il microfono in faccia a Dog.
“Dj Dog T, lei è con Ned dagli esordi, quando ha saputo della sua omosessualità? Come l’ha vissuta? Come commenta il fatto che vuole fare coming out al primo concerto del suo tour?”
“Senti, io non so chi ti ha detto queste cose ma Ned non è gay, non farà coming out e quella canzone l’ho scritta io!".
Dog alza la voce.
"Io! Io sono gay è giusto che si sappia, per troppo tempo mi sono nascosto e… cosa sta facendo?”
Dog vede Mike fare cenno con la mano al cameraman.
“Taglia, taglia” dice Mike, poi si gira verso Dog “senti non ci frega nulla se tu sei gay, ci frega se Ned è gay".
Guarda Dog come se non capisse il mondo.
"Un nero, che canta street rap e che ha il coraggio di fare una canzone simile? Ci interessa lui”.
“Ma io sono gay! Io ho dovuto nascondermi! Io ho sofferto in questo ambiente maschilista e violento, io-”
“Dog, falla finita, la tua storia non frega un cazzo a nessuno, sei solo il DJ, e poi sei koreano, non interessi”.
Il faretto che illumina Dog si spegne.
Mike si gira verso le telecamere.
“Amici ascoltatori, pare proprio che al concerto avremo una sorpresa, un annuncio esplosivo da parte di Ned”.
Mike strizza l’occhio alla telecamera.
“Ricordatevi sempre di essere voi stessi e di combattere per quello in cui credete, non abbiate paura di dire al mondo chi siete e di essere d’esempio per gli altri, MTM è con voi!”.
Alle sue spalle Dog si alza a fatica e prende le stampelle, poi zoppica verso un’uscita laterale.

7 - SPOTLIGHTS

Dog sta uscendo dall’edificio della major, Ned se n’è andato subito dopo aver firmato il contratto. Dog zoppica con la gamba ancora rott...


Ted è con Marco in una bettola.
“Allora Marco, so che sei del giro, io voglio fare il salto di qualità, basta con il piccolo spaccio, voglio passare al giro vero”.
“Vuoi passare al giro vero?”
Ted gli getta una busta trasparente piena d’erba.
“Guarda questa”.
Marco apre il sacchetto e annusa l’erba.
“Roba buona, te lo concedo”.
“Ne ho un sacco tanto” dice Ted.
“E vorresti spacciarla nelle nostre zone?”
“Vorrei prendere un mano il giro dello spaccio di Detroit Est, zona vostra ma possiamo metterci d’accordo”.
“Penso si possa fare, ti organizzo un incontro con Gambino, poi deciderà lui”.
“Ottimo! Allora siamo d’accordo”.

6 - GOOD STUFF

Ted è con Marco in una bettola. “Allora Marco, so che sei del giro, io voglio fare il salto di qualità, basta con il piccolo spaccio, vo...


Dog e Ned sono seduti nello spazioso ufficio della Tamla-Motown.
I loro abiti larghi e dozzinali contrastano con quelli delle altre persone in completi eleganti e capi ricercati.
Alle pareti riproduzioni di quadri famosi e dischi d’oro, sulla larga scrivania di cristallo alcuni contratti.
“Signor Donovan saremo lieti di pubblicare e distribuire il suo secondo album, siamo colpiti dai testi e dal coraggio e siamo sicuri sarà the next big thing, faremo uscire il singolo “Fire in the Hole” quest’estate, siamo certi rimarrà in cima alla classifica Billboard per almeno un mese!”
“Io quella canzone non la canto!”
“Cosa?”
Dog interviene.
“Dai Ned, ne abbiamo parlato, hai visto il contratto? Ci pagano 2 milioni di dollari!”
“Io non sono frocio! Non canto roba da froci!”
Gli occhi dell’uomo elegante si fanno stretti.
“Signor Donovan, non ce ne frega niente di cosa lei sia o non sia, le nostre ricerche dicono che i target cari alle minoranze di genere avranno un’impennata nel 2020, la sua canzone è perfetta e lei è perfetto per parlare di omosessualità in un ambiente estremamente omofobo come quello da cui proviene” gli allunga il contratto “lei la canterà”.
“Io sono Ned Nigga Donovan! Io non canto quella roba!” dice Ned con disprezzo.
“Signor Donovan, lei non è nessuno” l'uomo indica un giovane con i capelli ossigenati seduto a fianco “il nostro esperto di digital marketing che cura i suoi profili social sta già lavorando a modificare il suo profilo, alcuni hashtag contro la mascolinità tossica, un paio di post per il rispetto delle diversità percepita e una strizzata d’occhio verso i nuovi modelli non-binary”.
“Ma che stai dicendo? Io non voglio i vostri soldi! Io vengo dalla strada, voglio il rispetto!”
Dog si gira verso Ned.
“Ned, basta con questo atteggiamento, il mondo è cambiato, solo tuo fratello e quei quattro cretini che lo seguono non se ne rendono conto, basta con sta cosa del ghetto, dell’essere real, pensa ai soldi!”
L’uomo elegante riprende.
“Signor Donovan, lei firma e canta, se no di neri che vogliono fare due milioni di dollari ne troviamo una dozzina entro stasera e le assicuro che nessuno si ricorderà di lei tra un mese”.
“Eddai Ned” continua Dog “è l’occasione che sognavamo da ragazzini, è qui!”
Poi gli sussurra una strofa che Ned conosce bene.
“Look, if you had one shot or one opportunity /
To seize everything you ever wanted in one moment /
Would you capture it, or just let it slip?”
Ned capitola.
“E va bene, ma io non sono frocio ok? Non lo sono! Mi fanno schifo!”.
L’uomo sorride e gli porge una biro.

5 - MAJOR

Dog e Ned sono seduti nello spazioso ufficio della Tamla-Motown. I loro abiti larghi e dozzinali contrastano con quelli delle altre pers...


Il palco del concerto è montato in un vecchio magazzino, fuori nello spiazzo auto scassate, neri che fumano e ridono, ragazze che ballano, erba e alcool che gira.
Dentro Ned e Ted fanno le prove generali per la serata di apertura nel nuovo tour di Ned che si terrà a breve, c’è parecchia folla, i tecnici provano le luci mentre Dog al mixer imposta le basi.
Vicino a lui, appoggiate al mixer, le stampelle che gli servono a camminare con la gamba rotta.
I primi pezzi sono piaciuti molto, il pubblico, quasi completamente nero scandisce “Ned Nigga! Ned Nigga! Ned Nigga!”
Ted fa cenno a Dog e poco dopo parte la base del nuovo pezzo.
Ned guarda Dog senza capire ma Ted prende il microfono e attacca.
“I was walking down the sand /
Me and he, hand by hand”
Il pubblico guarda interdetto.
“I was stranger and so he was
I love him, just because
I’m his man and he was mine
Now and then, and all be fine”.
Ted smette di cantare.
Il pubblico mormora stranito.
“Questo è l’intro della canzone scritta da quel frocio di mio fratello!”
Poi attacca a rappare di auto, pistole e ragazze dal culo grosso.
Ned si fa avanti e cerca di togliergli il microfono.
Ted lo spinge via e poi attacca a improvvisare sulla stessa base.
“Ehy brother what the fuck?
I’m not gay, I don’t wanna suck!”
Ned rimane interdetto.
Ted incalza.
“You may have faith
In-to be gay
But I have faith
In my .38”
E tira fuori un'automatica cromata.
“Go be pussy with the ma-jor
I said them “no-more””
Il pubblico ulula e acclama Ted.
Ned si guarda intorno e poi butta il microfono e corre via verso il backstage.

4 - RAP BATTLE

Il palco del concerto è montato in un vecchio magazzino, fuori nello spiazzo auto scassate, neri che fumano e ridono, ragazze che ballano...


Dog è a casa che ascolta musica, il suono del campanello lo fa alzare.
“Chi è?”
Apre la porta e un tizio lo spintona dentro.
“Ehi!”
“Stai zitto coglione!”
Dietro di lui entra un altro uomo con la carnagione abbronzata e i capelli neri e pieni di brillantina.
“Ho ancora tempo” protesta Dog.
Il primo uomo prende una mazza e sfascia il 60 pollici.
“Ti ho detto di stare zitto!”
Dog si gira verso il secondo uomo.
“Eddai Marco, restituisco tutto a Gambino, dammi qualche giorno, stiamo per firmare”.
Alle sue spalle una vetrinetta va in frantumi.
Poi è il tempo delle consolle.
“Fermalo!”
“Dog, Gambino vuole i suoi soldi, tra tre giorni” risponde Marco.
“Tre giorni?”
L’altro uomo si avvicina con la mazza.
“Cos’è? Sei sordo oltre che stupido?”
Marco lo ferma con un cenno “Tranquillo Gio, ora lo convinciamo”.
“Bravo, parlagli tu, io faccio un giro in cucina”.
L’uomo entra in cucina e pochi istanti dopo si sente rumore di piatti e bicchiere in frantumi.
“Come stai?” chiede Marco.
“Non bene, quel cretino di Ned continua a fare problemi”.
Marco si avvicina e gli da un bacio.
“Scusami, ma non sono riuscito a convincere Gambino”.
“Lo so, tranquillo, scemo io a chiedergli i soldi per iniziare, ma davvero stanno arrivando, stiamo per firmare”.
“Vuole che ti diamo una lezione”.
Dog abbassa lo sguardo.
“Ok, fallo tu però, da te posso accettarlo”.
Marco annuisce.
“Cercherò di rovinare quel bel faccino” Marco gli sorride, poi gli accarezza la guancia “Chiudi gli occhi” .
Dog esegue e Marco gli tira un pugno in faccia.
In quel momento Giovanni ritorna dalla cucina.
“Ah bravo! Ti diverti senza di me!”
“Tranquillo ha capito”.
“Sarà, ma meglio ripeterlo”.
E prima che Marco possa dire qualcosa Giovanni spacca una gamba di Dog con la sua mazza.
Dog cade a terra urlando
“Tre giorni!”
Poi si gira e esce.
Marco guarda Dog con tristezza.
“Scusami” sussurra e poi segue Giovanni.

3 -MAFIA

Dog è a casa che ascolta musica, il suono del campanello lo fa alzare. “Chi è?” Apre la porta e un tizio lo spintona dentro. “Ehi!” “...