San Terenzio appare con le sue case di pietra e muratura intorno alla strada.
Mauro fa un largo giro per il bosco.
“È un paese piccolo, ma non escludo possano esserci dei Morti, meglio evitare scontri”.
Il gruppo avanza nel sottobosco umido e scivoloso.
Calpestando le foglie gialle e le piante di ortiche.
Arrivano all’altra estremità di San Terenzio e prendono la deviazione per la costa.
“Finalmente un po’ di asfalto!”.
La pioggia continua a cadere.

Nel primo pomeriggio appare il mare e il castelletto di San Terenzio sulla riva.
La strada lo costeggia per poi proseguire lungo la costa.
Il gruppo si ferma osservando la struttura.
“Sembra ancora solido” commenta Andrea.
“Si” risponde Mauro “questa zona è piena di castelletti, e nonostante l’incuria sono ancora in discrete condizioni”.
“E dell’antenna che mi dici?”
Andrea indica una rozza antenna costruita con un paio di pali di ferro che si alza dal tetto.
“Non ne ho idea”.
“Andiamo a vedere”.
Il gruppo scende verso il castelletto.
La struttura è tozza e quadrata, il portone è stato abbattuto da tempo e giace nell’erba.
Su una delle due ante c’è una scritta in latino in vernice bianca.
Andrea si gira verso Giulio.
“Cosa c’è scritto?”
L’alto inquisitore da una rapida occhiata.
“Ë semplicemente un avviso per dire che la zona è sicura”.
“Va bene entriamo”.

6 - SAN TERENZIO

San Terenzio appare con le sue case di pietra e muratura intorno alla strada. Mauro fa un largo giro per il bosco. “È un paese piccol...


“Tu ti fidi di questi due maestro?”
“C’è qualcosa che non mi torna, Francesco dovrebbe essere l’alto inquisitore, mentre a quanto pare è il suo aiutante, che invece dovrebbe chiamarsi Angelo, e l’inquisitore si chiama Giulio, mentre invece dovrebbe essere lui Francesco…
Che siano inquisitori non c’è dubbio, ma sono i nostri inquisitori?”
“Forse, per sicurezza, il grande inquisitore viaggia in finte vesti da aiutante”
“Forse…”
Andrea guarda i due porporati camminare affiancati parlottando tra di loro.
Mauro è in testa a guidare il gruppo.
“Mauro, quanta strada c’è da fare?” gli urla Andrea.
“Se non troviamo intoppi, due giorni, due giorni e mezzo, oggi conto di arrivare a Lerici prima del buio”.
Alcune gocce d’acqua iniziano a cadere.
Dopo poco inizia una fitta pioggia autunnale.
“Ci mancava solo questa”.

5 - DUBBI

“Tu ti fidi di questi due maestro?” “C’è qualcosa che non mi torna, Francesco dovrebbe essere l’alto inquisitore, mentre a quanto pare è...


Mauro si gira verso Giulio.
“Ti chiami davvero Giulio? Pensavo ti chiamassi Francesco”.
L’aiutante dell’inquisitore dice “Francesco sono io”.
Mauro lo guarda senza capire.
Andrea si alza a fatica.
“Non siete voi quelli che stiamo aspettando” dice con voce ferma.
Francesco lo guarda freddamente.
“State aspettando due inquisitori e siamo noi”.
“Non stiamo aspettando nessun Giulio, l’alto inquisitore che stiamo aspettando noi ha un altro nome”.
“Non so cosa vi abbiano detto ma noi siamo gli inquisitori e voi i templari quindi diamoci da fare!”.
Andrea non replica.

Il gruppo si riposa un’oretta per permettere a Mauro di fasciare per bene la ferita di Andrea.
Quindi Mauro si avvicina all’alto inquisitore.
“Ci sono due strade per raggiungere la cattedrale, dobbiamo raggiungere San Terenzio e da li possiamo o scendere verso il castello e prendere la litoranea oppure proseguire verso la statale che passa per l’interno”.
“Fammi vedere la mappa” chiede Francesco.
“Con tutto il rispetto non sareste in grado di seguirla, io sono pratico delle zone e la mappa è molto vecchia, il vostro ordine mi ha assunto come guida proprio perché sono capace”.
“E sia, prenderemo la litoranea”.
Andrea si avvicina seguito da Jacopo.
“Si può sapere cosa stiamo cercando?”
“Voi preoccupatevi di scortarci, lasciate all’inquisizione i compiti dell’inquisizione”.
Poco dopo il gruppo riparte.

4 - NOMI

Mauro si gira verso Giulio. “Ti chiami davvero Giulio? Pensavo ti chiamassi Francesco”. L’aiutante dell’inquisitore dice “Francesco son...


Alla porta Andrea abbassa il suo Expiator sui nemici.
La lama penetra la spalla di un Morto scendendo verso il petto, la motosega si fa strada tra i tessuti e le ossa della creatura, sangue e carne vengono lanciati tutto intorno.
Il Morto crolla a terra.
Un altro Morto si fa avanti e gli altri pressano da dietro.
Andrea indietreggia mettendo la lama rotante davanti a sé, la prima creatura avanza contro l’Expiator, la motosega si fa strada nel suo ventre, il morto viene scosso da tremiti mentre la catena lo sventra tranciando gli organi marci tra schizzi di sangue e interiora.
Un terzo morto passa a fianco a quello impalato allungando le mani verso il templare.
Andrea da gas, e tira su la lama che si apre la strada liberandosi dalla creatura.
Alza l’arma pronto a colpire ma la motosega colpisce lo stipite sopra la porta in una cascata di polvere e detriti.
Il Morto gli si lancia alla gola stringendo i denti sulla gorgiera.
Andrea barcolla all’indietro scalciando via la creatura, si porta una mano alla gola cercando di fermare l’emorragia.

Nella sala intanto Mauro abbatte un Morto con la sua accetta e si gira verso l’inquisitore.
“Tu come ti chiami?”
“Giulio” gli urla di rimando l’uomo sparando con la Beretta.
Mauro rimane un attimo interdetto, poi un Morto entra dalla finestra e lui lo affronta con la sua accetta.
Jacopo si volta vedendo il suo maestro in difficoltà, abbatte il morto davanti a se con lo scudo e lo scavalca raggiungendo Andrea.
Si frappone tra lui e i Morti calando la spada come una furia.
Andrea indietreggia e si siede su una trave crollata.
L’inquisitore in seconda arriva al suo fianco e lo aiuta a togliersi la gorgiera.
Sul collo c’è una ferita aperta che gronda sangue scuro.
Il templare prende ago e filo da una bisaccia, l’inquisitore versa acqua che si mischia al sangue e poi polvere disinfettante.
Con un grugnito Andrea infila l’ago nei lembi della ferita e tende la carne avvicinando le due estremità.
Jacopo abbatte altri due morti e anche Mauro finisce il suo avversario.
Sulla casetta scende il silenzio.

3 - LA LAMA DELLA FEDE

Alla porta Andrea abbassa il suo Expiator sui nemici. La lama penetra la spalla di un Morto scendendo verso il petto, la motosega si fa ...


Il gruppo marcia veloce, le foglie secche che ingombrano il sentiero crepitano sotto gli stivali.
Andrea si volta a controllare, i Morti sono a un centinaio di metri più indietro ma continuano a seguire il gruppo.
 “Così non va” commenta Andrea “sono ore che camminiamo non riusciremo a distanziarli”.
Jacopo si porta a fianco al suo maestro in retroguardia.
“Facciamoli a pezzi!”
Mauro si volta verso di loro.
“Più avanti c’è un piccolo edificio in muratura, possiamo provare ad affrontarli lì”.
I due inquisitori non dicono nulla e continuano a seguire il cacciatore di morti.
Poco dopo una struttura in muratura invasa dalla vegetazione appare a bordo strada.
I cinque entrano.
Andrea di mette sulla porta e estrae il suo Expiator, gli altri si dispongono alle finestre.
“Jacopo, proteggi gli inquisitori”.
Il giovane scudiero si porta alla finestra e prende la sua Bodeo.
La impugna con entrambe le mani e appena il gruppo di Morti appare dalla curva spara.
La detonazione rimbomba nella stanza, il proiettile spacca la tibia di un Morto che cade a terra.
Jacopo tira il cane e spara ancora.
Un’altra detonazione.
La stanza si riempie di odore di cordite
Il proiettile strappa via il braccio di un Morto che cade a terra ma si rialza poco dopo.
Il basso rumore di un motore avvisa che l’Expiator di Andrea si è acceso.
Mauro spara con il suo fucile Carcano e lo stesso fa l’inquisitore con la sua Beretta.
I morti avanzano implacabili.
I primi raggiungono la porta gli altri si schiacciano contro la finestra.
Jacopo spara quasi a bruciapelo, la testa di un Morto esplode come un frutto maturo.
Mauro impugna la sua accetta mentre l’aiutante inquisitore al suo fianco scarica la Beretta sui nemici.

2 - BATTAGLIA

Il gruppo marcia veloce, le foglie secche che ingombrano il sentiero crepitano sotto gli stivali. Andrea si volta a controllare, i Morti...


“E quindi voi due siete templari da molto?”
“Da tutta la vita” risponde uno dei due giovani con una motosega modificata che gli pende dal fianco.
“Io mi chiamo Andrea e servo l’ordine da molti anni e lui e Jacopo, il mio scudiero”.
Indica con un cenno il giovane con i capelli completamente bianchi che sta guardando la radura intorno al crocevia.
 “E tu chi sei?” chiede Andrea.
“Mauro” risponde l’uomo “sono un cacciatore di morti, conosco bene la zona".
Mauro si siede su una pietra umida.
"Per essere Maestro e scudiero avete quasi la stessa età” commenta.
Jacopo torna verso di loro.
“Sono in ritardo”.
“Pazienta ragazzo” gli dice Mario “gli inquisitori sono così”.
Si accende una sigaretta.
Indica con un cenno i capelli bianchi del giovane.
“Dovete averne viste voialtri”.
“Ne abbiamo viste, si” risponde Andrea asciutto.
I tre rimangono in silenzio.
Il cielo è plumbeo e il vendo freddo fa stormire gli alberi con foglie gialle e rosse.
“Ma perché non siamo partiti tutti assieme da La Spezia?” chiede Jacopo.
“Gli ordini sono di aspettarli qui, non so molto di più”.
“Quindi anche voi non ne sapete molto eh?” Mauro sogghigna “questi inquisitori, non sai mai cosa stiano tramando”.
I due giovani rimangono in silenzio.
“Date retta a me, sedetevi, quelli prima di mezzogiorno non arrivano”.
Mauro getta la sigaretta e si passa una mano sulla barba ispida.
“Questo freddo e questa umidità non fanno bene alle mie ossa, inizio a essere vecchio per questa vita”.
Si batte le mani sulle cosce per scaldarle.
“Guardate la!”.
Mauro e Andrea guardano verso il punto indicato da Jacopo.
Da uno dei sentieri sono apparsi due uomini, hanno le vesti porpora e oro dell’inquisizione, camminano veloci, guardandosi spesso dietro.
Andrea fa qualche passo nella loro direzione.
Mauro si alza.
Poco dopo però si fermano tutti e tre.
A circa dieci metri dagli inquisitori diversi Morti barcollano famelici.
I due inquisitori raggiungono il gruppetto, affannati.
“Presto! Ci sono dei Morti!”
“Siete i due che aspett…”
“Non c’è tempo!”
Mauro si mette in marcia.
“Seguitemi!”
Il gruppo lo segue.

1 - L'INCONTRO

“E quindi voi due siete templari da molto?” “Da tutta la vita” risponde uno dei due giovani con una motosega modificata che gli pende ...

Rientrati finalmente dopo i bagordi delle festività, eccoci qui ad accogliere appesantiti un nuovo anno (appesantiti dall'armatura eh... non dal brasato, cit. Abatantuono).
Nuovi giochi da provare, nuove storie da raccontare. Personalmente a differenza degli altri anni non ho un "piano d'azione", per cui non tedierò nessuno con i miei buoni propositi per il 2019. Lo farò più avanti.

Quello che mi preme adesso è introdurre un nuovo racconto di Sine Requie targato Nicholas, tanto per aprire in bellezza. Come sempre ecco qui sotto il teaser:

Una missione segreta porta un gruppo di uomini ad avanzare nelle Terre Perdute, alla ricerca di qualcosa di vitale importanza.
Inquisitori e Templari marciano fianco a fianco, nonostante i rispettivi ordini si disprezzino e da anni combattano una guerra clandestina per il favore del Santo Padre e il controllo del Sancutm Imperium.
Intorno a loro gli aspri paesaggi della Liguria e i Morti stranamente irrequieti.
Con un occhio controllano la strada, con l’altro i loro avversari di sempre, mentre le terre sicure sono sempre più lontane e i pericoli sempre maggiori.
Buona lettura!

LA CROCE E LA SPADA

Rientrati finalmente dopo i bagordi delle festività, eccoci qui ad accogliere appesantiti un nuovo anno (appesantiti dall'armatura eh....